Aumenti di gas e pellet: previsioni per l'autunno e come risparmiare sul riscaldamento
Con la fine dell’estate e l’attuale contesto socio-economico in molti si chiedono come risparmiare sulle bollette nei prossimi mesi; ecco alcuni consigli
Gli ultimi rincari sulle bollette e sul costo dell’energia si faranno sentire sempre di più nei prossimi mesi, in particolare a fronte dell’invasione russa in Ucraina e alle sanzioni introdotte dall’Occidente, che hanno fatto letteralmente impennare i prezzi delle risorse naturali importate da questi paesi, come gas, pellet e legna per stufe e camini.
Questo ha avuto effetti importanti sui costi del gas, ad esempio, che è aumentato con rincari importanti, tanto che molte stime parlano di rialzi che potrebbero arrivare anche fino al 300%. E se la soluzione al problema non è semplice, né immediata, è bene avere un quadro completo della situazione per fare delle scelte ragionate e cercare di risparmiare il più possibile sulle prossime bollette, a seconda delle proprie esigenze.
Pellet: ecco tutti gli aumenti
Ma gli aumenti non riguardano solo il gas: anche il prezzo del pellet è in crescita a partire da Febbraio 2022, quando i mercati di tutto il mondo hanno subìto l’impatto del conflitto russo-ucraino.
Da allora il prezzo del pellet è raddoppiato, passando dai canonici 5€ al sacco a cui si era abituati, a circa 10-11€ al sacco. Ci sono addirittura casi in cui un sacco di pellet è arrivato a costare 16€, a causa dell’estrema instabilità dei mercati.
Un’altra ragione dell’aumento del prezzo del pellet è che sono sempre di più gli italiani che hanno scelto questa fonte alternativa per il riscaldamento.
Secondo l’Istat è ben il 15% delle famiglie che riscalda casa con questo materiale, la cui richiesta è quindi in aumento a fronte di un calo della produzione, dal momento che per quanto Russia, Bielorussia e Ucraina non siano gli unici produttori da cui l’Italia acquista il pellet, la maggior parte della produzione è al momento situata in questi paesi, che hanno subito il blocco commerciale dell’Occidente.
Nonostante ciò, una stufa a pellet rimane un’ottima soluzione per riscaldare gli spazi della casa. Permette di riscaldare ambienti molto ampi con un piccolo quantitativo di pellet, evitando al contempo l’emissione di fumi nocivi per l’uomo e l’ambiente, e offrendo funzioni tecnologiche all’avanguardia, come corretto isolamento per evitare scottature o vetri autopulenti.
Come risparmiare sul riscaldamento
Alla luce di questi rincari, fare una scelta che permetta di risparmiare è un processo piuttosto complesso e vanno presi in considerazione molti fattori, alcuni dei quali poco prevedibili, come il contesto socio-politico e il conflitto in Ucraina.
Questa corsa all’aumento andrà a colpire anche altre materie prime come ad esempio la legna, usata per camini o stufe. Qui il prezzo è da considerarsi al quintale e nel 2021 per accendere il camino bastavano circa tra i 10 e i 12 euro. Oggi a fronte della stessa quantità di legna, servono tra i 18 e i 20€.
Uno scenario anche peggiore riguarda il gas, il cui prezzo ha toccato la quota di 295 €/MWh, per poi stabilizzarsi sui 280 €/MWh, con un rincaro importante rispetto all’anno precedente, quando il costo si aggirava sui 170 e i 200€.
Il governo Italiano ha chiaramente messo già in campo una serie di procedure e misure, le cosiddette salva-bolletta, ma queste potrebbero non bastare, e per molte famiglie fare fronte a questi aumenti potrebbe essere difficile.
La situazione preoccupa non poco i consumatori, che temono bollette molto salate per i mesi invernali dell’autunno/inverno 2022 e 2023 e cercano le soluzioni più vantaggiose per cercare di limitare spese e coisti.
Ci sono diverse soluzioni che permettono di risparmiare sul riscaldamento. Una di queste è rappresentata dai pannelli fotovoltaici, che sfruttano l’energia solare. Esistono anche dei Bonus che consentono di acquistarli ad un minor prezzo.
Naturalmente ogni consumatore deve trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze e caratteristiche della propria casa.
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