Aumenta il prezzo dell'energia? Con il fotovoltaico non solo si risparmia, ma si guadagna: ecco quanto
Il prezzo dell'energia aumenta. Niente panico: con l'impianto fotovoltaico, non solo si risparmia e si tutela l'ambiente, ma si guadagna: ecco quanto
- Allarme caro energia: di cosa si tratta
- Perchè affidarsi a un impianto fotovoltaico
- Impianto fotovoltaico autoconsumo: come funziona
- Vendita dell'energia elettrica: quanto si guadagna
- Impianto fotovoltaico: le agevolazioni
Le bollette dell’energia elettrica negli ultimi mesi sono lievitate. A ottobre sono aumentate del 30% circa e quest’anno ogni famiglia si ritroverà a pagare intorno ai 145 euro in più rispetto al 2020, secondo quanto confermato da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). Ma le sorprese non sono finite: nei primi mesi del 2022 ci saranno ulteriori aumenti sia lato energia elettrica sia per quanto riguarda il gas. I mesi invernali sono quelli in cui ogni cittadino spende di più, anche perchè ci si affida al riscaldamento. Se non si sta attenti si rischia di pagare davvero tanto. In questo contesto, l’energia prodotta da fonti rinnovabili diventa sempre più conveniente. Complici gli aiuti statali, tra cui il Superbonus 110%, oggi installare il fotovoltaico sul tetto diventa ancora più conveniente.
Allarme caro energia: di cosa si tratta
I prezzi dell’energia e del gas sono aumentati gradualmente negli ultimi mesi. A settembre 2021 il PUN (Prezzo Unico Nazionale dell’Energia Elettrica) ha raggiunto i 158€/MWh, +225% rispetto ai 49€/MWh riferiti allo stesso periodo del 2020. Ad ottobre il prezzo dell’energia è incrementato ulteriormente superando i 220€/MWh.
Si prospettano mesi difficili per famiglie e imprese italiane, secondo Roberto Cingolani, il Ministro della Transizione Ecologica queste cifre aumenteranno almeno fino ad aprile 2022. Secondo una stima, l’elettricità nel 2021 avrà un costo medio a famiglia di 631 euro, +30% rispetto all’anno scorso, la bolletta del gas aumenterà del +15%. Per le imprese gli aumenti saranno del 60% circa.
Ecco perchè molte persone stanno cercando di capire come riscaldare la casa senza gas e come evitare il caro energia. La soluzione? Sono le energie da fonti rinnovabili. In questo contesto il fotovoltaico è la migliore soluzione per risparmiare.
Perchè affidarsi a un impianto fotovoltaico
Il Gse (Gestore dei servizi energetici) durante un’audizione al Senato ha sottolineato la convenienza del fotovoltaico di fronte all’aumento dei prezzi dell’energia elettrica. Questo sistema consentirebbe di risparmiare circa il 40% in energia elettrica rispetto al 2020.
Ci sono due soluzioni per usare al meglio l’energia solare tramite il fotovoltaico (ma che possono essere usati anche per altri impianti per la produzione di energia verde):
- Contratti PPA (Power Purchase Agreement) tra proprietario di un impianto e acquirente (generalmente un grossista, ma non solo) dove si propone la vendita di energia a prezzo fisso proprio per contrastare gli aumenti. In alternativa, questi contratti si possono stipulare con un prezzo variabile o indicizzato.
- Autoconsumo, ovvero usare l’energia elettrica prodotta dal proprio impianto ad uso familiare o comunitario, ovvero dai pannelli fotovoltaici in cui si è in possesso. Infatti, esistono anche le comunità energetiche di autoconsumo dove ognuno mette a propria disposizione l’energia in modo che la comunità si renda autosufficiente da questo punto di vista.
Ed è proprio nei peridio in cui si ha un caro energia che l’autoconsumo diventa particolarmente conveniente.
Impianto fotovoltaico autoconsumo: come funziona
Con l’autoconsumo si ha la possibilità di utilizzare presso la propria abitazione, azienda e comunque “in loco” l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Quindi si soddisfa pienamente il proprio fabbisogno energetico.
Se si produce energia con un impianto fotovoltaico di questo tipo si riduce in modo importante l’energia fornita dal GSE, si abbassano così i costi in bolletta e se si ha un impianto efficiente, la bolletta può azzerarsi addirittura. Quindi, non si paga il costo dell’energia al GSE perchè si produce tutta quella necessaria per le proprie esigenze.
Vendita dell’energia elettrica: quanto si guadagna
Attraverso il cosiddetto “Scambio sul posto”, se una parte di energia non viene consumata, quella in eccesso si può vendere al GSE e quindi, non solo non si spende nulla ma si arriva a guadagnare grazie all’impianto fotovoltaico.
Il valore della resa dipende da diversi fattori: come il tipo di pannelli, la capacità di accumulo e la fascia oraria in cui si utilizza prettamente l’energia, ma anche la zona geografica in cui è disposto il pannello.
Per calcolare il guadagno di energia elettrica prodotta dal proprio impianto bisogna applicare la seguente formula: [(PM x energia prodotta) – (PUN x energia usata)]
Infatti, occorre tenere conto del prezzo unico nazionale dell’energia (PUN) e del prezzo di mercato (PM). Facciamo un esempio:
- PUN: € 0,06 kWh
- PM: € 0,05 kWh
Se un consumatore produce 8.000 kWh ma ne usa la metà, ovvero 4.000 kWh dovrà fare il seguente calcolo: [(0,05 x 8.000) – (0,06 x 4.000)]. Calcolando in questo modo si riesce a rilevare il guadagno del proprio impianto.
Impianto fotovoltaico: le agevolazioni
Avere un impianto fotovoltaico significa partecipare attivamente alla transizione energetica e sviluppo sostenibile dell’Italia, una priorità del Governo che, per raggiungere al meglio tali obiettivi, ha attivato una serie di sostegni economici: dal Superbonus 110% all’Ecobonus. Molti Bonus Casa saranno rinnovati nel 2022 tramite la nuova Legge di Bilancio. Inoltre, è prevista una detrazione Irpef del 50% dai costi di realizzazione dell’impianto. Le imprese possono approfittare del superammortamento del 130% del valore dell’investimento.
I vantaggi sono tanti: più energia si produce e autoconsuma e minore sarà l’importo della bolletta dell’energia elettrica, ma produrre energia con un impianto può essere anche una fonte di guadagno poichè quella in eccesso si può vendere a terzi.