Il Servizio Elettrico Nazionale chiude: cosa succede adesso
Nel 2024 il Servizio Elettrico Nazionale chiude: cerchiamo di capire cosa cambierà per i consumatori e le strategie per risparmiare in bolletta
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Perché il Servizio Elettrico Nazionale chiude?
- Quando smetterà di funzionare il Servizio Elettrico Nazionale?
- Proroga mercato tutelato: chi ne avrà diritto?
- Cosa succede se non si aderisce al mercato libero?
- Bollette e risparmio: conviene passare al mercato libero?
La fine del regime di prezzi tutelati sta creando un vortice di incertezza e domande tra tutti i consumatori. Cosa succederà quando il Servizio Elettrico Nazionale chiuderà definitivamente i battenti? Quali impatti avrà sui consumi e sulla bolletta energetica?
Rispondiamo a queste domande, esaminando le ragioni dietro questo cambiamento, le potenziali conseguenze per i consumatori e le scelte che si prospettano per il futuro energetico italiano.
Perché il Servizio Elettrico Nazionale chiude?
Nei prossimi mesi, il Servizio Elettrico Nazionale porrà fine alla sua attività, suscitando molte perplessità tra i consumatori. La ragione principale di questa chiusura è la cessazione del servizio di maggior tutela, che ha portato con sé l’obbligo per tutti i clienti di effettuare il passaggio al mercato libero dell’energia.
Il SEN, società facente parte del gruppo Enel Energia, ha operato in modo esclusivo nel settore del servizio di maggior tutela, servendo sia i clienti domestici che le imprese, specialmente nelle aree servite da e-distribuzione come società di distribuzione. Tuttavia, con la fine del mercato tutelato, il SEN si trova nell’impossibilità di continuare a fornire i suoi servizi.
Questo cambiamento comporta che tutti i consumatori, sia domestici che aziendali, saranno tenuti a effettuare una scelta importante riguardo al proprio fornitore di energia. La transizione al mercato libero dell’energia è un passo cruciale che richiede un’attenta considerazione delle offerte e delle tariffe disponibili per garantire una gestione efficiente dei costi energetici.
Quando smetterà di funzionare il Servizio Elettrico Nazionale?
A partire dal 1° aprile 2024, importanti cambiamenti attendono i clienti domestici nel settore dell’energia elettrica. Queste novità sono il risultato della Delibera ARERA 362/2023, che avrà un impatto significativo sui clienti domestici non vulnerabili e sul servizio di maggior tutela. Ma cosa cambierà esattamente?
La normativa in questione stabilisce che il servizio di maggior tutela, con le sue condizioni contrattuali ed economiche stabilite dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, non sarà più disponibile per i clienti domestici non vulnerabili a partire dal 1° aprile 2024. Questo significa che tutti i clienti domestici che non rientrano tra le categorie di vulnerabilità dovranno fare una scelta importante: passare al mercato libero dell’energia elettrica.
Proroga mercato tutelato: chi ne avrà diritto?
I clienti domestici vulnerabili, come definiti dal Decreto Legislativo 8 novembre 2021 n. 210, potranno continuare a beneficiare del servizio di maggior tutela a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’ARERA. Per essere considerati vulnerabili, un cliente domestico deve soddisfare una delle seguenti condizioni:
- Età anagrafica superiore a 75 anni
- Titolare di bonus sociale per disagio economico
- Soggetto con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104
- Fornitura che alimenta un’apparecchiatura medico-terapeutica salvavita
- Fornitura ubicata in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi
- Fornitura ubicata nelle isole minori non interconnesse
Cosa succede se non si aderisce al mercato libero?
A partire da quella data, poiché il mercato tutelato dell’energia non esisterà più, gli utenti, sia domestici che non domestici, non avranno più la possibilità di stipulare un contratto di fornitura con il Servizio Elettrico Nazionale e saranno invece obbligati a optare per uno dei fornitori disponibili nel mercato libero.
Inoltre, è importante sottolineare che il passaggio al mercato libero sarà possibile in qualsiasi momento: negli ultimi mesi, sempre più utenti hanno deciso di sottoscrivere contratti di fornitura offerti dal mercato libero, che spesso presentano tariffe per l’energia e il gas più vantaggiose e garantiscono prezzi fissi per 12 o 24 mesi.
Bollette e risparmio: conviene passare al mercato libero?
Con l’avvicinarsi della fine del mercato tutelato e la chiusura imminente del Servizio Elettrico Nazionale, è giunto il momento per i consumatori di iniziare a esaminare da vicino le opzioni disponibili e valutare se il passaggio al mercato libero dell’energia sia vantaggioso in termini di bollette e consumi.
In particolare, il gruppo Enel, il leader incontrastato del settore con oltre l’86% di quota di mercato, subirà un impatto significativo a seguito della chiusura del mercato tutelato. Per i clienti che non avranno sottoscritto un contratto con un fornitore del mercato libero, il futuro comporterà l’assegnazione di un nuovo fornitore provvisorio attraverso un’asta.
Tuttavia, c’è un consiglio importante da tenere a mente: anticipare il passaggio al mercato libero cambiando il proprio gestore energetico. Secondo quanto stabilito dall’Autorità, il passaggio da un fornitore al mercato libero non comporterà alcun costo aggiuntivo per il consumatore. Inoltre, il processo di transizione sarà notevolmente semplificato, poiché sarà il nuovo fornitore ad occuparsi delle pratiche amministrative necessarie per rendere effettivo il cambio.
Questo significa che avrai l’opportunità di valutare e scegliere tra una vasta gamma di offerte e tariffe offerte dai fornitori del mercato libero, in modo da trovare la soluzione migliore per le tue esigenze energetiche e il tuo budget. La chiave sta nell’essere proattivi e nel prendere una decisione informata prima che il mercato tutelato chiuda definitivamente.
Il modo migliore per risparmiare in bolletta resta comunque quello di passare alle energie alternative, come l’energia solare o l’energia eolica, che non solo contribuiscono a ridurre i costi a lungo termine ma anche a promuovere una maggiore sostenibilità ambientale.
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