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Come funziona il Bonus condizionatori 2024: detrazioni dal 50% al 70% e novità

Per tutto il 2024 il Bonus condizionatori ti permette di risparmiare sull'acquisto e l'installazione di un nuovo dispositivo: scopri aliquote e requisiti

Ultimo aggiornamento 11-04-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Negli ultimi anni, le temperature estive hanno continuato a salire, rendendo indispensabile il ricorso ai condizionatori, soprattutto nelle città dove il caldo è più intenso. Tuttavia, con l’aumento della domanda, i prezzi di questi dispositivi tendono a crescere proprio quando si avvicina la stagione estiva.

Ma c’è una buona notizia se vuoi acquistare un condizionatore: il Bonus condizionatori. Si tratta di un’agevolazione statale che consente di risparmiare sull’acquisto di un nuovo sistema di climatizzazione. Ma come funziona esattamente questo bonus? E quali sono i requisiti necessari per beneficiare delle detrazioni fiscali? Scopriamolo di seguito.

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Bonus condizionatori: tutte le detrazioni del 2024

Se stai considerando l’installazione di un nuovo impianto di condizionamento, è importante essere al corrente di tutte le agevolazioni fiscali disponibili per risparmiare sulle spese di acquisto e installazione. L’acquisto di un nuovo condizionatore può essere incluso tra le spese detraibili tramite vari bonus fiscali, come il Bonus ristrutturazione, il Bonus mobili, l’Ecobonus e il Superbonus. Esaminiamoli nel dettaglio:

  • Bonus ristrutturazione. Se sono stati effettuati lavori di ristrutturazione dell’immobile, è possibile ottenere uno sconto Irpef del 50% su una spesa massima di 96mila euro. Per usufruire dello sconto sugli apparecchi acquistati quest’anno, i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati dopo il 1° gennaio 2023.
  • Bonus mobili ed elettrodomestici. L’incentivo offre una detrazione Irpef del 50% sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, tra cui i condizionatori, per gli immobili in fase di ristrutturazione. La spesa massima detraibile per il 2024 è di 5mila euro.
  • Ecobonus. Se viene acquistato un condizionatore a pompa di calore che sostituisce un vecchio impianto di riscaldamento, migliorando l’efficienza energetica dell’abitazione, è possibile beneficiare di una detrazione del 65% su un massimo di 46mila euro, valida fino alla fine del 2024. Questo bonus è l’unico che permette di sostituire il condizionatore senza avviare un vero e proprio intervento di ristrutturazione.
  • Superbonus 70%. Il Bonus condizionatori prevede un’aliquota del 70% se associato ai lavori trainanti del Superbonus. L’installazione di condizionatori a maggiore efficienza energetica, come parte dei lavori trainanti del Superbonus, è consentita in concomitanza con interventi quali l’isolamento termico delle superfici verticali e orizzontali o la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione. Tuttavia, affinché si abbia diritto alla detrazione fiscale, è necessario che l’installazione del condizionatore contribuisca al miglioramento di almeno due classi energetiche certificate con l’APE (Attestato di Prestazione Energetica).

Inoltre, oltre allo sconto Irpef, l’acquisto di un condizionatore ad alta efficienza energetica consente l’IVA agevolata 10% sul costo della manodopera necessaria per l’installazione.

Come richiedere il Bonus condizionatori 2024

Il Bonus condizionatori può essere richiesto compilando la Dichiarazione dei Redditi, attraverso il modello 730 o il modello PF (precedentemente noto come modello unico). L’importo detraibile deve essere suddiviso in 10 quote annuali di pari importo, quindi recuperabile nel corso di 10 anni. Nel calcolo delle spese detraibili possono essere considerate anche le spese di trasporto e montaggio del condizionatore acquistato, effettuate tramite bonifico bancario, carte di credito o debito.

Tuttavia, è importante tenere presente che non è più possibile ottenere il bonus con uno sconto immediato in fattura o tramite la cessione del credito. Tali opzioni erano valide solo per interventi realizzati prima del 17 febbraio 2023, come previsto dal Decreto blocca cessioni convertito in legge.

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