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Case più care ma mutui in calo: i dati da considerare se vuoi comprare casa oggi

Nonostante il taglio dei tassi, il report Nomisma evidenzia le difficoltà delle famiglie di accedere ai mutui e un aumento dei prezzi: scopriamo tutti i dati

16-07-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Il mercato immobiliare italiano sta attraversando una fase di trasformazione significativa, caratterizzata da sfide e opportunità che ridefiniscono il panorama delle compravendite e degli affitti. Partendo da un’analisi delle recenti dinamiche di mercato, influenzate dalla cautela degli istituti di credito e dal calo delle erogazioni dei mutui, il report elaborato da Nomisma evidenzia le prospettive future del mercato immobiliare, con un focus particolare sugli impatti dei cambiamenti demografici e sulle nuove normative europee in materia di efficienza energetica.

Attraverso questa panoramica completa, scopriamo tutti i dati da considerare se vuoi comprare casa oggi.

Compravendite immobiliari in calo: il report di Nomisma

Secondo l’ultimo rapporto di Nomisma, il settore immobiliare italiano sta attraversando una fase di rallentamento, nonostante il recente taglio dei tassi d’interesse da parte della Banca Centrale Europea. L’impatto di questa manovra non si è ancora manifestato concretamente sul mercato.

Il report evidenzia che circa 300.000 famiglie hanno dovuto rinunciare all’acquisto di un’abitazione tramite mutuo, principalmente a causa dell’atteggiamento cauto degli istituti di credito. Le banche, infatti, sono restie a concedere finanziamenti a tassi elevati, temendo difficoltà nei pagamenti da parte dei clienti o potenziali surroghe in caso di future riduzioni del costo del denaro.

Il ricorso al credito ha toccato minimi storici, con meno dell’1% di potenziali acquirenti interessati a comprare casa nell’anno in corso. Le erogazioni di mutui nella prima metà del 2024 hanno raggiunto appena 7,7 miliardi di euro, dimezzandosi rispetto al 2022. Le previsioni per i prossimi anni indicano un lento recupero, con erogazioni stimate a 38 miliardi nel 2024, 39,9 miliardi nel 2025 e 40,2 miliardi nel 2026.

Nonostante il quadro generale, il 2023 si è chiuso con 710.000 compravendite, un numero inferiore rispetto ai picchi del 2021 (749.000) e 2022 (785.000), ma comunque superiore alla media annuale di circa 570.000 registrata dal 2008 in poi. Tuttavia, nel primo trimestre del 2024, solo il 38,6% degli acquisti è stato supportato da mutuo, un drastico calo rispetto al 51,9% dello stesso periodo nel 2022.

Prezzi del mercato immobiliare: la situazione delle principali città

L’andamento dei prezzi immobiliari nelle maggiori città italiane mostra un quadro variegato, con alcune metropoli che registrano aumenti significativi, mentre altre evidenziano una leggera flessione.

Napoli emerge come la città con l’incremento più marcato, segnando un +3% nell’ultimo anno, superando la media delle città metropolitane che si attesta al +1,7%. Seguono a ruota Milano e Padova, entrambe con un aumento del 2,9%, e Venezia con il 2,7%. La capitale, Roma, si posiziona poco sotto con un incremento del 2%. In controtendenza, Cagliari e Palermo mostrano un lieve calo, rispettivamente del -0,2% e -0,1%.

Per quanto riguarda i tempi di compravendita, l’istituto Nomisma riporta una media nazionale di 5 mesi, con variazioni significative tra le diverse città. Milano, nonostante un calo delle vendite del 13% nel primo trimestre 2024, mantiene tempi di trattativa relativamente brevi, poco oltre i 4 mesi.

Il mercato degli affitti mostra una dinamica particolarmente vivace. La scarsità di abitazioni disponibili per locazioni a lungo termine ha portato a un aumento dei canoni del 4,6%, superiore all’incremento dei prezzi di vendita. Firenze guida questa tendenza con un +6,9%, seguita da Torino (+6,4%), mentre Milano e Roma si attestano entrambe al +5,2%.

Analizzando i canoni medi per un appartamento tipo di 80 metri quadrati, si evidenzia un divario significativo tra le città: Milano, Roma e Firenze si collocano nella fascia alta, con affitti mensili tra i 780 e i 930 euro. All’estremo opposto, città come Catania, Palermo, Torino e Bari presentano canoni medi tra i 450 e i 520 euro mensili.

Compravendite immobiliari: le prospettive future

Il mercato immobiliare italiano si trova di fronte a significative sfide e trasformazioni nei prossimi decenni, come evidenziato dall’analisi di Luca Dondi. Due fattori chiave plasmeranno il futuro del settore: i cambiamenti demografici e l’implementazione della direttiva Case Green.

Sul fronte demografico, si prevede un declino della popolazione che porterà l’Italia a contare circa 47,8 milioni di abitanti entro il 2070, con una riduzione del 20% che colpirà principalmente il Sud e le isole. Parallelamente, si assisterà a una progressiva frammentazione del nucleo familiare tradizionale. Questo fenomeno, tuttavia, potrebbe non impattare negativamente sul mercato immobiliare, poiché il minor numero di componenti per famiglia sarà bilanciato da un aumento dei nuclei familiari, che potrebbero raggiungere i 26,3 milioni, seppur composti prevalentemente da una o due persone.

Le proiezioni indicano che entro il 2045 le coppie senza figli supereranno quelle con figli, mentre nel 2041 gli over 65 rappresenteranno il 60% delle persone che vivono sole. Questi trend demografici potrebbero sostenere la domanda di abitazioni, nonostante il calo complessivo della popolazione.

A ciò si aggiunge la direttiva Case Green, che rappresenta una sfida significativa per il mercato immobiliare italiano. La normativa europea imporrà costosi interventi di riqualificazione energetica su gran parte del patrimonio immobiliare nazionale, che risulta largamente obsoleto rispetto agli standard fissati. A differenza dei cambiamenti demografici, che potrebbero avere un impatto neutro o persino positivo sul mercato, l’adeguamento agli standard energetici europei potrebbe comportare oneri finanziari considerevoli per chiunque debba ristrutturare la propria abitazione.

In questo contesto complesso e in evoluzione, per chi sta considerando l’acquisto di un immobile, diventa fondamentale procedere con cautela e consapevolezza. È qui che entra in gioco l’importanza di affidarsi a un notaio esperto nel settore immobiliare. Un professionista qualificato può infatti giocare un ruolo cruciale nell’individuare eventuali irregolarità o problematiche nascoste, garantendo così la sicurezza e la legalità della transazione.

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