Come verificare se un amministratore di condominio è abilitato
Verificare che un amministratore di condominio sia abilitato ad esercitare la sua professione e abbia svolto almeno un corso iniziale è importante: come fare
Maria Francesca Pinna
Content Manager
- Amministratore di condominio, quali requisiti deve possedere
- Come verificare l’abilitazione di un amministratore di condominio
Amministrare un condominio, o più di uno, richiede professionalità, competenze particolari e capacità di individuare problematiche e trovare soluzioni. Di conseguenza, non è un lavoro che può essere svolto senza l’adeguata preparazione e formazione. L’amministratore di condominio, stando a quanto affermato dal Codice Civile, deve possedere determinati requisiti, in assenza dei quali non può essere ritenuto abilitato allo svolgimento della professione.
I condomini, che vengono rappresentati dall’amministratore di condominio e che conferiscono il mandato all’amministrazione, possono controllare il suo operato o verificarne la disponibilità. Per essere certi di affidare il ruolo ad un professionista, che detiene tutti i requisiti e che si è formato per svolgere questa tipologia di professione, possono altresì verificare che sia abilitato. Ci sono diversi modi per farlo, scopriamoli tutti.
Amministratore di condominio, quali requisiti deve possedere
L’amministratore di condominio si trova, nella maggior parte dei casi, a dover diramare complicate situazioni, ad affrontare situazioni complesse che riguardano gli edifici e a doversi assumere importanti responsabilità. Per tutti questi motivi, è importante che a svolgere questo ruolo sia qualcuno che detiene tutti i requisiti stabiliti dalla legge.
Nel dettaglio, deve possedere dei requisiti di onorabilità e dei requisiti di professionalità. Per quanto riguarda i primi, deve godere dei diritti civili, non deve essere stato condannato in alcun Tribunale, non deve essere sottoposto a misure di prevenzione, non deve essere interdetto o inabilitato.
I requisiti professionali richiesti sono la frequentazione di un iniziale corso di formazione per amministratori di condominio che porti al conseguimento dell’abilitazione e la frequentazione periodica di corsi di aggiornamento. Deve possedere un diploma di istruzione secondaria superiore.
I requisiti richiesti dalla legge si limitano a quanto elencato, ma i condomini possono porre attenzione anche su altri aspetti per valutare l’adeguata preparazione dell’amministratore di condominio. Possono, innanzitutto, tenere conto dell’esperienza pregressa.
Inoltre, pur non esistendo un vero e proprio Albo degli amministratori di condominio, sono presenti sul territorio diverse associazioni che raccolgono i dati dei professionisti e che offrono un valido supporto a chi sta ricercando un amministratore per il proprio condominio che abbia tutti i requisiti necessari per svolgere la professione. Tra le associazioni più note ci sono l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (ANACI), l’Unione Nazionale Amministratori di Immobili (UNAI), l’Associazione Nazionale Amministratori di Condominio (ANAPI) e altre ancora.
Come verificare l’abilitazione di un amministratore di condominio
Ci sono diverse strade che si possono seguire per accertarsi che un amministratore di condominio sia abilitato. In primo luogo, in fase di selezione e di conferimento del mandato durante l’assemblea condominiale, si deve richiedere al professionista tutta la documentazione che attesta la presenza dei requisiti richiesti dalla legge, tra cui attestati di formazione e che riguardano corsi di aggiornamento. Si può altresì richiedere il certificato del casellario giudiziale, per accertarsi che siano presenti tutti i requisiti di onorabilità.
Questo primo controllo non è sufficiente per essere certi che l’amministratore stia adempiendo ai suoi obblighi formativi. Nel corso del tempo, durante le assemblee condominiali, si può richiedere all’amministratore di mostrare gli attestati dei corsi di aggiornamento periodici obbligatori. È bene essere consapevoli che la legge non obbliga l’amministratore ad informare i condomini dei corsi seguiti, ma si può comunque effettuare la richiesta e valutare, in presenza di un rifiuto, la revoca o la modifica del mandato.
Tutta la documentazione che riguarda i requisiti di onorabilità e professionalità dell’amministratore di condominio deve essere inserita nella documentazione condominiale. Ciò significa che i condomini possono, ogni qual volta che lo desiderano, accedere a queste informazioni e accertarsi che l’amministratore sia abilitato.
Per effettuare le verifiche i condomini possono rivolgersi alle associazioni di categoria. Se l’amministratore risulta iscritto ad una delle autorevoli associazioni presenti in Italia, significa che possiede tutti i requisiti previsti dalla legge. Tuttavia, non c’è alcun obbligo, per gli amministratori, di iscriversi alle associazioni. Questa strada, quindi, non è sempre praticabile.
Cosa succede se l’amministratore non è abilitato? Innanzitutto, si dovrebbe sempre evitare di nominare un amministratore di condominio che non possiede i requisiti stabiliti dalla legge. Qualora questi dovessero decadere o essere notati in un momento successivo alla sua nomina, si può ottenere la cessazione dell’incarico. Il mandato di un amministratore privo di requisiti non può perfezionarsi.
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Domande frequenti:
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Come si può controllare un amministratore di condominio?
I condomini hanno il diritto di controllare che l'amministratore di condominio stia svolgendo adeguatamente il suo lavoro e che possieda tutti i requisiti stabiliti dalla legge. Può consultare la documentazione condominiale, richiedere attestati dei corsi di formazione svolti e monitorare i registri degli albi delle associazioni di categoria.