Spese condominiali non pagate? C’è una novità che ti salva dal pignoramento
Cosa succede quando un condomino accumula debiti? Un nuovo emendamento al Decreto Bollette pone dei limiti al pignoramento: ecco le novità

Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Debiti condominiali: nessun pignoramento sotto i 5.000 euro
- Condomino moroso: le tutele a disposizione
In un momento storico in cui le difficoltà economiche colpiscono fasce sempre più ampie della popolazione, il Governo sta valutando misure concrete per proteggere i proprietari di immobili più vulnerabili. La novità più rilevante riguarda la possibile introduzione di un meccanismo di salvaguardia per quei cittadini che, trovandosi in condizioni di fragilità economica e personale, non riescono a far fronte al pagamento delle spese condominiali.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede questa importante novità normativa e quali potrebbero essere le sue implicazioni pratiche per proprietari in difficoltà e gestione condominiale.
Debiti condominiali: nessun pignoramento sotto i 5.000 euro
Nel disegno di legge che accompagna la conversione del Decreto bollette (D.L. 19/2025), è stato inserito un emendamento che prevede la sospensione delle procedure esecutive per chi non riesce a pagare le spese condominiali, ma non possiede altri beni o proprietà da ipotecare.
La proposta, firmata dall’onorevole Silvio Giovine (Fratelli d’Italia), mira a proteggere i soggetti più vulnerabili da misure drastiche per importi relativamente contenuti, con un limite fissato a 5.000 euro di debito.
Vediamo i requisiti necessari per poter accedere alla tutela:
- Il debito derivante dal mancato pagamento delle bollette energetiche condominiali deve essere inferiore a 5.000 euro.
- L’immobile deve essere l’unica proprietà del debitore, con residenza fissata nello stesso.
- Non deve trattarsi di un’abitazione di lusso (secondo i parametri del decreto ministeriale del 2 agosto 1969) né appartenere alle categorie catastali A/8 o A/9.
- Il debitore deve trovarsi in condizioni di fragilità, definite da almeno uno dei seguenti criteri:
- Età superiore a 75 anni
- Disabilità riconosciuta
- Necessità di dispositivi salvavita alimentati elettricamente
- Situazione economica documentata come disagiata
Condomino moroso: le tutele a disposizione
Nonostante le nuove tutele per i debitori, il provvedimento non lascia completamente sprovvisti i condomini dal punto di vista della tutela dei propri crediti. Anche se non sarà possibile procedere al pignoramento dell’immobile nei casi previsti dalla norma, rimangono attive altre forme di garanzia.
In particolare, il condominio potrà comunque iscrivere un vincolo sull’immobile, come previsto dall’articolo 2818 del codice civile, in modo da garantire il potenziale recupero delle somme dovute in futuro, senza tuttavia procedere nell’immediato con azioni esecutive che potrebbero avere conseguenze drammatiche per i soggetti già in difficoltà economica.
Il provvedimento cerca quindi di bilanciare due esigenze contrapposte: da un lato la necessità di tutelare i proprietari più vulnerabili, dall’altro quella di non compromettere eccessivamente la gestione economica dei condomini, che necessitano delle quote di tutti i partecipanti per funzionare correttamente.
La gestione delle spese condominiali e la tutela dei proprietari richiedono competenze specifiche, soprattutto alla luce delle nuove normative in evoluzione. Un amministratore di condominio qualificato può fare la differenza nell’affrontare situazioni complesse come quelle descritte in questo articolo.
Stai cercando un amministratore che sappia bilanciare le esigenze di tutti i condomini, anche di quelli in situazioni di difficoltà economica? Non lasciare che la gestione del tuo condominio diventi fonte di preoccupazioni!
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