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Cosa deve fare l'amministratore di condominio per il Superbonus

Il condominio ha ottenuto il Superbonus, ma cosa succede adesso? Vediamo le mansioni e le responsabilità dell'amministratore di condominio con il Superbonus

30-11-2023
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Il Superbonus rappresenta un’opportunità straordinaria per i condomini desiderosi di effettuare interventi di ristrutturazione e miglioramento energetico sulle parti comuni degli edifici condominiali. Tuttavia, la gestione di questa agevolazione fiscale, complessa e vantaggiosa, richiede una pianificazione accurata e una stretta collaborazione tra i condomini e l’amministratore di condominio.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio il ruolo e le responsabilità dell’amministratore nel processo di richiesta e fruizione del Superbonus, fornendo preziosi consigli su come affrontare al meglio questa sfida amministrativa.

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Amministratore di condominio: quali sono le sue responsabilità sul Superbonus?

L’amministratore di condominio svolge un ruolo cruciale nell’ambito del Superbonus 110%, poiché è chiamato a gestire una serie di responsabilità che vanno ben oltre la semplice amministrazione ordinaria. Per evitare potenziali contestazioni da parte dei condomini, controversie con l’Agenzia delle Entrate e, soprattutto, per prevenire la responsabilità per la mancata fruizione dell’agevolazione fiscale, l’amministratore deve seguire attentamente una serie di passaggi obbligatori.

Il processo inizia con la convocazione dell’assemblea condominiale per ottenere l’approvazione dei condomini, dopodiché l’amministratore deve attivarsi per avviare le pratiche burocratiche e gli adempimenti fiscali richiesti.  Tuttavia, le responsabilità dell’amministratore non si limitano alla gestione amministrativa. È anche tenuto a monitorare l’avanzamento dei lavori sulle parti comuni dell’edificio e ad eseguire tutti gli adempimenti necessari per garantire che il condominio possa godere appieno del beneficio fiscale previsto.

È importante sottolineare che, secondo la giurisprudenza consolidata, se il condominio non riesce a beneficiare del Superbonus a causa di errori nell’adempimento delle procedure o di ritardi nei lavori, l’amministratore può essere ritenuto responsabile.

Superbonus in condominio: quali passaggi deve seguire l’amministratore?

L’amministratore di condominio assume un ruolo cruciale quando si tratta di gestire gli interventi sulle parti comuni dell’edificio condominiale che rientrano nel Superbonus 110%. Vediamo insieme quali passaggi l’amministratore dovrebbe seguire attentamente:

  • Convocazione dell’assemblea condominiale. La prima tappa fondamentale è la convocazione dell’assemblea condominiale ogni volta che si rende necessaria la decisione dei condomini riguardo all’avvio e all’esecuzione dei lavori, così come la gestione delle richieste di agevolazione fiscale.
  • Gestione dei rapporti con imprese e tecnici. Soprattutto per gli interventi sulle parti comuni dell’edificio, l’amministratore deve supervisionare i rapporti con le imprese e i professionisti coinvolti. Questo include la verifica del progetto di fattibilità, l’identificazione dei requisiti dell’impresa appaltatrice, la gestione dei rapporti con l’impresa anche per quanto riguarda lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta, e il pagamento dell’impresa su incarico del condominio.
  • Attivazione delle pratiche burocratiche. L’amministratore deve acquisire la documentazione necessaria per la richiesta dell’agevolazione fiscale, come l’asseverazione per gli interventi di efficientamento energetico e antisismici. Deve anche garantire il rispetto dei requisiti per la cessione del credito o lo sconto in fattura, oltre a inviare la “Comunicazione dell’opzione” all’Agenzia delle Entrate.
  • Adempimenti fiscali. È compito dell’amministratore comunicare gli importi relativi alle spese sostenute dal condominio per gli interventi Superbonus all’Amministrazione finanziaria entro il termine stabilito.
  • Conservazione dei documenti. L’amministratore deve conservare scrupolosamente tutta la documentazione relativa agli interventi sulle parti comuni dell’edificio, comprese ricevute, fatture, visure catastali, documenti contabili e ricevute bancarie. Questa documentazione sarà fondamentale in caso di verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Compenso amministratore Superbonus: qual è la percentuale?

Il tema del compenso dell’amministratore di condominio nell’ambito del Superbonus è una questione di rilevante importanza, ma può risultare complesso da affrontare data la mancanza di un tariffario professionale specifico e di un Albo degli amministratori di condominio.

Nel contesto del Superbonus, l’amministratore svolge un ruolo che va ben oltre le mansioni amministrative ordinarie: deve coordinare numerose riunioni assembleari e gestire complesse procedure amministrative legate agli interventi sulle parti comuni dell’edificio. Per questo motivo, è fondamentale riconoscere all’amministratore un compenso aggiuntivo equo rispetto a quanto precedentemente stabilito, a condizione che tale compenso sia quantificato chiaramente in una delibera apposita e non nascosto tra le spese amministrative nel bilancio preventivo.

L’amministratore ha la flessibilità di determinare il proprio compenso extra in due modi principali:

  • Cifra forfettaria. L’amministratore può stabilire un importo fisso come compenso aggiuntivo, indipendentemente dall’importo totale degli interventi straordinari.
  • Percentuale aggiuntiva. In alternativa, può definire il compenso extra come una percentuale aggiuntiva in rapporto all’intero importo delle opere straordinarie. Questa percentuale solitamente varia tra lo 0,50% e l’1% dell’importo totale degli interventi.

Spetta all’assemblea condominiale il compito di determinare l’ammontare del compenso straordinario dell’amministratore, a meno che l’amministratore non abbia già quantificato questo compenso in misura percentuale sul valore degli interventi straordinari al momento della sua nomina, presentando la sua proposta che poi è stata accettata dai condòmini.

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