Dove costa meno comprare casa: dati 2024 e ipotesi per il 2025

• Comprare casa nel 2024: le città più care
• Le città più convenienti dove comprare casa nel 2024
• Acquisti immobiliari: le previsioni per il 2025

Acquistare casa al giusto prezzo è un obiettivo che molti si pongono, soprattutto in un mercato immobiliare in continua evoluzione. Nel 2024, alcune città hanno visto un calo dei prezzi, aprendo nuove opportunità per chi sogna di comprare casa senza dover spendere una fortuna. Ma dove conviene davvero investire?

Prendiamo in considerazione l’ultimo report elaborato da Casa.it, analizzando i dati aggiornati del 2024 e le previsioni per il 2025.

Comprare casa nel 2024: le città più care

Il mercato immobiliare italiano nel 2024 continua a mostrare una tendenza al rialzo, con una crescita annuale media dei prezzi che si attesta al 3,6% per la vendita e al sorprendente 9,1% per l’affitto di appartamenti nei capoluoghi italiani. Stando al report della piattaforma, gli appartamenti rimangano la tipologia di abitazione più ricercata, con prezzi che variano significativamente da una città all’altra.

Considerando gli annunci immobiliari pubblicati a settembre 2024 è stato possibile stilare la classifica delle dieci città più costose per l’acquisto di un appartamento in Italia, che vede una forte presenza delle città del centro nord:

• Milano: 509.054 euro;
• Bolzano: 472.641 euro;
• Firenze: 375.081 euro;
• Monza: 363.180 euro;
• Bergamo: 344.696 euro;
• Verona: 343.018 euro;
• Treviso: 338.082 euro;
• Roma: 334.281 euro;
• Trento: 331.439 euro;
• Venezia: 325.039 euro.

È interessante notare come Roma, spesso percepita come una delle città più care d’Italia, si posizioni solo all’ottavo posto in questa classifica. Venezia, nonostante la sua fama di città costosa, chiude la top 10 con un prezzo medio di 325.039 euro.

Le città più convenienti dove comprare casa nel 2024

Anche in questa classifica, le opportunità più vantaggiose per investire nell’immobiliare si trovano principalmente nelle regioni del Centro e del Sud Italia. Al vertice di questa graduatoria troviamo Carbonia, in Sardegna, dove il prezzo medio per un appartamento si attesta sui 82.697 euro.

Seguono a ruota altre località che offrono prezzi decisamente competitivi:

• Carbonia: 82.697 euro
• Caltanissetta: 89.207 euro
• Biella: 91.079 euro
• Alessandria: 98.715 euro
• Terni: 103.672 euro
• Trapani: 106.245 euro
• Chieti: 108.324 euro
• Rieti: 109.076 euro
• Vibo Valentia: 109.463 euro
• Taranto: 109.892 euro

È interessante notare come Taranto, pur essendo la più “costosa” tra le città convenienti, presenti comunque prezzi medi di poco superiori ai 109.000 euro, evidenziando un divario abissale rispetto alle metropoli del Nord.

Acquisti immobiliari: le previsioni per il 2025

Il mercato immobiliare italiano si prepara ad affrontare un 2025 che si preannuncia come un anno di cauta ripresa e stabilizzazione. Secondo le più recenti proiezioni, il 2025 dovrebbe registrare un incremento significativo delle transazioni immobiliari, con un totale previsto di 669.000 compravendite.

Parallelamente, si prevede un lieve aumento dei prezzi degli immobili, stimato intorno allo 0,5%. Tuttavia, considerando l’effetto dell’inflazione, questo si tradurrebbe in una diminuzione reale dell’1,4%, un fattore che potrebbe mantenere il mercato accessibile per molti acquirenti.

Un elemento chiave che potrebbe influenzare positivamente il settore immobiliare nel 2025 è la prevista riduzione dell’inflazione. Secondo il Bollettino economico di ottobre 2023 della Banca d’Italia, le proiezioni della BCE indicano un calo sostanziale dell’inflazione complessiva, che dovrebbe attestarsi intorno al 2,1%.

Inoltre, il 2025 dovrebbe beneficiare degli effetti positivi della riduzione dei tassi di interesse, un cambiamento atteso non prima della seconda metà del 2024. Questa evoluzione del panorama finanziario potrebbe avere ripercussioni favorevoli sul mercato immobiliare, rendendo i mutui più accessibili e stimolando la domanda di abitazioni.

Quando si acquista casa in una zona a basso costo, è importante considerare anche le spese di gestione condominiale. L’amministratore di condominio svolge un ruolo fondamentale nel garantire una gestione efficiente delle risorse del condominio, ottimizzando i costi per i proprietari. Un buon amministratore può fare la differenza, riducendo le spese ordinarie e straordinarie.

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