Tutti i documenti necessari per vendere casa
La vendita della casa richiede tante attività, tra queste c'è la preparazione e presentazione di una specifica documentazione. Ecco tutto ciò che serve
Vendere casa comporta diversi impegni e attività: da alcune tasse da pagare, fino alla preparazione di documenti specifici. Le operazioni possono essere gestite in due modi: tramite affidamento a un’agenzia immobiliare, che offre consulenza per concludere l’affare in modo corretto e con il massimo guadagno possibile, oppure in modo autonomo affidandosi ad un notaio.
La preparazione della documentazione è tra le operazioni cruciali, perchè sono fondamentali quando si va dal notaio per il rogito e altre pratiche. L’obiettivo è presentare al meglio l’immobile all’acquirente, che deve essere informato su ogni dettaglio. I documenti devono quindi dimostrare chi è il venditore ma anche cosa propone, quindi le caratteristiche dell’abitazione. Vediamo nello specifico quali sono.
Vendere casa: documenti venditore
I primi documenti sono quelli relativi al venditore, serviranno in diverse fasi della pratica di vendita. Per esempio, dovranno essere consegnati al notaio per il rogito. Descrivono la situazione patrimoniale del venditore e altre caratteristiche. Ecco quali sono:
- carta di identità in corso di validità
- codice fiscale
- certificato di residenza
- permesso di soggiorno (solo per venditori stranieri)
Inoltre, si deve dimostrare qual è il proprio stato quindi:
- atto di matrimonio (solo nel caso in cui il venditore sia sposato)
- sentenza di separazione o divorzio
- certificato di vedovanza
- attore che indica quale regime si è scelto al momento del matrimonio: separazione o comunione dei beni
- eventuale fondo patrimoniale a disposizione.
Questi documenti sono necessari per realizzare il rogito, ovvero il momento in cui si sancisce il passaggio di proprietà di un immobile. Vediamo ora la documentazione legata specificatamente alla casa in vendita.
Vendere casa: documenti sull’immobile
In secondo passaggio è quello di effettuare una sorta di identikit della casa. Innanzitutto, occorre il rogito notarile d’acquisto e la nota di trascrizione: certificano quando si è acquistato l’immobile e a che prezzo. Se, per esempio, l’acquisto è avvenuto meno di cinque anni prima si dovranno pagare determinate tasse sulla vendita della casa. Se la casa non è stata comprata ma avuta in eredità sarà necessario esibire due documenti: certificato di morte e dichiarazione di successione o copia del verbale di pubblicazione del testamento.
Si passa poi alla documentazione che attesta le caratteristiche tecniche della casa:
- certificato di abitabilità e altri titoli abilitativi
- planimetria catastale
- visura storica
- eventuali modifiche dell’edificio con relative concessioni legata a precise norme edilizie e urbanistiche
- attestato di prestazione energetica (APE)
- certificazione di conformità degli impianti
Questi documenti assicurano che la casa sia affidabile e sicura e che eventuali lavori di ampliamento siano fatti a norma e non frutto di un abuso edilizio mai condonato. Alcuni poi potrebbero essere utili anche nel caso in cui il compratore volesse ristrutturare l’immobile usufruendo del Superbonus 110%, come l’APE e la planimetria.
Ci sono poi dei documenti da esibire in alcuni casi specifici. Per esempio, se la casa è ipotecata bisogna avere la copia del contratto di mutuo con garanzia ipotecaria e la ricevuta che attesta l’estinzione del prestito.
Se la casa in vendita fa parte di un condominio bisogna poi avere il regolamento condominiale e la dichiarazione dell’amministratore che afferma che tutte le rate condominiali siano state pagate, inclusa la presenza di conguagli o spese straordinarie.
Questi documenti devono essere presi in considerazione solo se la vendita avviene da parte di un privato. Mentre se viene effettuata da un’impresa bisognerà modificare la prima parte della documentazione. Quindi esibire l’atto costitutivo della società, Partita Iva e Codice Fiscale del legale rappresentante, la sede e il certificato di iscrizione al Registro delle Imprese, che può essere richiesto presso la Camera di Commercio dove ha sede l’azienda.
Questa documentazione può essere esibita all’agenzia immobiliare che si prenderà l’incarico di avviare e gestire la pratica di vendita oppure, se si vuole fare in autonomia, occorre affidarsi ad un notaio.