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Decreto Campi Flegrei: tutti gli interventi da fare per mettere in sicurezza gli edifici

Il Decreto Campi Flegrei prevede uno stanziamento di 20 milioni per la messa in sicurezza dell'edilizia privata: vediamo quali interventi sono coperti

03-07-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Il Decreto Campi Flegrei rappresenta una risposta concreta alle necessità di sicurezza sismica in una delle aree più sensibili del nostro territorio, da tempo colpita dal fenomeno bradisismico e sismico. Nel dettaglio, il decreto prevede una serie di interventi specifici per la riqualificazione e il consolidamento degli edifici, oltre a misure volte a garantire la funzionalità delle infrastrutture di trasporto.

Approfondiamo le novità previste dal decreto e quali interventi pianificare per migliorare la sicurezza sismica delle nostre case.

Sicurezza sismica: gli interventi previsti dal Decreto Campi Flegrei

Con il Decreto Campi Flegrei vengono stanziati 420 milioni e 755mila euro per il periodo 2024-2029 con lo scopo di attuare le prime misure di intervento antisismico, che si concentreranno su:

  • Patrimonio edilizio: tutti gli edifici situati nella “zona di intervento”,  ovvero una zona delimitata dal Dipartimento della Protezione Civile in base ai più recenti dati di sollevamento bradisismico e di sismicità. In particolare, il decreto autorizza una spesa di 20 milioni di euro nel 2024 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026. Questi fondi sono destinati a fornire contributi per la realizzazione di interventi di riqualificazione sismica e riparazione dei danni, a favore dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata danneggiata e dichiarata inagibile a seguito di provvedimenti adottati dalle autorità competenti.
  • Infrastrutture di trasporto: il decreto prevede anche il rafforzamento delle infrastrutture di trasporto e di altri servizi essenziali, come nel caso dell’edilizia scolastica.

Per garantire una rapida ed efficace attuazione delle misure, il decreto prevede la nomina di un Commissario straordinario entro quindici giorni dalla pubblicazione del Decreto, che avrà il compito di coordinare l’implementazione dei progetti, assicurando un intervento tempestivo anche in caso di inerzia degli enti locali.

Inoltre, il Decreto Campi Flegrei impone specifici divieti riguardanti il rilascio di nuovi permessi edilizi per interventi di nuova costruzione.

Interventi antisismici: quali sono?

Gli interventi antisismici comprendono tutte le opere effettuate su edifici esistenti per migliorare la loro resistenza agli eventi sismici. Tali interventi prevedono la modifica e il rinforzo della struttura degli immobili, con l’obiettivo di preservare la sicurezza delle persone, anche se non si può eliminare completamente la possibilità di danni agli edifici.

In particolare, gli interventi antisismici si possono distinguere in diverse tipologie:

  • Consolidamento delle murature verticali: questo tipo di intervento include il ripristino dei giunti di malta attraverso l’iniezione di malte speciali e resine, l’uso di barre di carbonio, ancoraggi meccanici, e fasciature delle murature. Si possono applicare anche intonaci fibrorinforzanti o cappotti sismici per migliorare la stabilità delle murature in laterizio.
  • Rinforzo strutturale dei solai: questo intervento prevede la sovrapposizione di una soletta antisismica dotata di rete elettrosaldata, che viene connessa alla struttura esistente del solaio, migliorandone la capacità portante e la resistenza ai movimenti sismici.
  • Rinforzo delle strutture lignee o in cemento armato: per queste strutture si utilizzano principalmente elementi in fibra di carbonio o materiali compositi, che offrono un’ottima resistenza e flessibilità, contribuendo a rafforzare la capacità dell’edificio di sopportare sollecitazioni sismiche.
  • Impiego di dispositivi antisismici: l’utilizzo di dissipatori di energia è una tecnica efficace per ridurre le sollecitazioni sulle strutture durante un sisma. Questi dispositivi assorbono parte dell’energia generata dal terremoto, proteggendo così l’integrità dell’edificio.
  • Consolidamento del terreno geotecnico: spesso, agire solo sulle strutture dell’edificio non è sufficiente se il terreno di fondazione non è sicuro. Interventi sul terreno geotecnico, quindi, sono essenziali per garantire la stabilità complessiva dell’edificio.

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