Garanzia lavori edili di ristrutturazione: come funziona
La ristrutturazione ha una garanzia, chiamata garanzia per i lavori edili, che si ottiene in particolari situazioni e che dà accesso a vantaggi: come funziona
Pasquale Piroso
Architetto
- Che cos’è la garanzia lavori edili e quali leggi la regolano
- Quanto dura la garanzia per i lavori edili dopo l’avvenuta ristrutturazione
- I vantaggi della garanzia per i lavori edili e gli obblighi del committente
- Quando è possibile richiedere la garanzia per i lavori edili
Quando si ristruttura un’abitazione si va incontro ad investimenti significativi, in termini di tempo e denaro. I risultati, se ci si affida a professionisti del settore, sono, nella maggior parte dei casi, straordinari, soddisfacenti e durevoli. Con questa tipologia di interventi si mira a modificare le case in modo da rispecchiare i gusti e le esigenze degli abitanti. È un processo complesso, che prevede anche dei rischi che possono manifestarsi sia durante i lavori, come un ritardo nella consegna o spese che superano il budget stabilito, sia dopo, con danni, difformità o malfunzionamenti.
Per mettersi a riparo da quest’ultimi rischi, cioè quelli che possono sorgere una volta che la ristrutturazione è terminata, si può fare affidamento sulla garanzia dei lavori edili di ristrutturazione. È bene conoscerne il funzionamento e quando si applica per evitare di effettuare delle spese evitabili.
Che cos’è la garanzia lavori edili e quali leggi la regolano
La garanzia per i lavori edili è una garanzia che interviene sui lavori di ristrutturazione, che può avere una durata differente e che viene applicata laddove, in seguito alla conclusione dei lavori, si presentino difetti e vizi dell’opera di varia entità.
Questa garanzia viene regolata dal Codice Civile e si applica soltanto ai lavori che sono stati regolarmente appaltati e che sono stati affidati ad una impresa specializzata e qualificata attraverso la firma di un contratto. Si può far riferimento agli articoli che vanno dal 1655 al 1677, con particolare attenzione al 1667 e il 1668.
L’articolo 1667 afferma che l’appaltatore deve sempre garantire l’opera eseguita, che questa non deve presentare difformità rispetto al progetto appaltato e vizi di esecuzione dei lavori. Il committente che vuole avvalersi della garanzia, non deve accettare eventuali difformità di cui è a conoscenza al momento del termine dei lavori. Se le difformità o i vizi vengono segnalati, l’appaltatore è tenuto a intervenire.
Secondo l’articolo 1668, il proprietario committente che individua una difformità o un lavoro male eseguito può percorrere due strade differenti. Può richiedere all’impresa un intervento per rimuovere il danno o il vizio presente o, in alternativa, chiedere una diminuzione del prezzo finale della ristrutturazione o un risarcimento.
Quanto dura la garanzia per i lavori edili dopo l’avvenuta ristrutturazione
Ma quanto dura la garanzia per i lavori edili? La durata cambia in base al caso, alla tipologia di lavori effettuati, al tipo di edificio e di danni presenti.
Nello specifico, la garanzia può valere 2 anni o 10 anni. Nel primo caso rientrano tutti i difetti e le difformità che non pregiudicano le funzionalità dell’edificio, nel secondo caso tutti quei danni che rendono la struttura inutilizzabile, causano una perdita di stabilità o di funzionalità e per tutti gli edifici di nuova costruzione.
In genere, per chi effettua lavori di ristrutturazione, la garanzia è sempre di due anni, che si possono allungare a 10 per gli interventi più importanti.
La garanzia decennale si applica in caso di danni gravi, che non permettono al committente di usufruire dell’edificio in situazioni di sicurezza. Per tutti gli altri casi, vale la garanzia di due anni.
I vantaggi della garanzia per i lavori edili e gli obblighi del committente
La garanzia per i lavori edili è un importante strumento a tutela dei committenti, che possono così eseguire delle ristrutturazioni in tutta serenità, senza il timore di andare incontro ad una perdita di risorse economiche anche dopo l’esecuzione dell’intervento.
Ogni difetto nei lavori, difformità dal progetto iniziale non preventivamente accettata e ogni danno causato durante i lavori, denunciato dal proprietario e non tacitamente accettato, è a carico dell’impresa.
Vi rientrano tutte le opere eseguite dall’impresa, nessuna esclusa. Qualsiasi cosa si rompa entro i due anni dalla consegna dall’abitazione ristrutturata, se non direttamente causata dal committente, deve essere riparata o risarcita. La garanzia di due anni è generalmente riconosciuta da tutte le imprese.
Quando è possibile richiedere la garanzia per i lavori edili
Come è facile immaginare, ci sono delle regole che anche il committente deve rispettare per potersi avvalere della garanzia.
Innanzitutto, deve denunciare la presenza di danni e di difformità entro sessanta giorni dalla loro scoperta e non oltre. Si ritiene sia questo il tempo necessario per rendersi conto dell’effettivo guasto e di come questo diminuisca il valore dell’immobile e il comfort abitativo.
In ogni caso, la garanzia non si può applicare se il committente, al termine dei lavori, pur venendo a conoscenza della presenza di difformità, le accetti senza chiederne l’immediata riparazione. In questi casi, la garanzia resta attiva su tutti gli altri eventuali danni che possono sorgere, ma non su quello che è stato accettato.
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Domande frequenti:
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Che garanzia hanno i lavori di ristrutturazione?
I lavori di ristrutturazione sono garantiti per due anni, per difformità e vizi dell'opera. Se questi pregiudicano le funzionalità dell'edificio, la garanzia viene estesa per 10 anni.
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Quanto dura la garanzia sui lavori edili?
In linea generale, la garanzia sui lavori edili dura 2 anni dalla consegna dell'opera. Se i vizi e le difformità inficiano le funzionalità dell'edificio, rendendolo poco sicuro e non utilizzabile, la garanzia vale 10 anni. Non è prevista se vizi e difformità vengono accettate dal committente.