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Le fondamenta della casa stanno cedendo: 5 campanelli d'allarme per capirlo

Ultimo aggiornamento 21-05-2024
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La mia carriera nell'edilizia ha inizio con la posa di parquet, evolvendosi in oltre 40 anni fino a diventare direttore lavori e consulente, fondando un’azienda nella quale collaboro con diversi professionisti e artigiani di vari settori, permettendomi così di garantire un expertise completa per ...

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Le fondamenta di una casa sono l’elemento portante che garantisce stabilità e sicurezza all’intera struttura. Tuttavia, nel corso del tempo, vari fattori possono comprometterne l’integrità, mettendo a rischio non solo l’edificio ma anche la sicurezza di chi vi abita. Identificare tempestivamente i segnali di cedimento delle fondamenta è fondamentale per intervenire prontamente e prevenire danni maggiori.

In questo articolo esploreremo i cinque campanelli d’allarme più comuni che indicano problemi alle fondamenta della casa, aiutandovi a riconoscerli e a prendere le misure necessarie per preservare la vostra abitazione.

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I problemi legati alle fondamenta di una casa

Anche gli edifici giudicati più forti e sicuri possono presentare problemi legati a cedimenti e instabilità. Le fondamenta dovrebbero rappresentare la parte più sicura della casa, quella che ha il compito di sostenere l’intera struttura, in realtà possono essere soggette a cedimenti.

Le cause sono le più disparate: cambiamenti climatici, come la siccità alternata ad acquazzoni e altri fenomeni atmosferici aggressivi, ma anche l’età e il consumo dei materiali. Ma possono influenzare la stabilità di un edificio anche sismi o altre calamità naturali.

In particolare, a causa dei cicli climatici caratterizzati da importanti sbalzi di freddo-caldo, si forma una coltre attiva nel terreno, che si modifica provocando cambiamenti anche sul volume e sulla consistenza dei terreni vicini alla superficie, quella su cui è posizionato l’edificio. Il suolo perde di stabilità con conseguenze negative per le fondamenta delle case.

In inverno, con le continue piogge, l’acqua può risalire, causare umidità e modificare la consistenza del terreno, che si ingrossa. Con l’arrivo delle stagioni calde, si secca e nasce un effetto spugna e provoca l’instabilità delle fondamenta. Con l’andare del tempo l’edificio può collassare. Ma prima che la situazione sia irreparabile, è possibile cogliere una serie di campanelli d’allarme.

fondazioni instabili: 5 campanelli d’allarme

Il primo campanello d’allarme da monitorare è rappresentato dalle crepe nelle pareti, soprattutto quelle al pianterreno. Le fessure si diramano in diagonale e spesso sono accompagnate da crepe orizzontali vicino ai solai o verticali dove il materiale del muro cambia. Un altro segnale è la fessura sul pavimento esterno, quello del piano terra. Spesso si verifica vicino all’ingresso e ai muri perimetrali. Si può presentare anche nel marciapiede se è attaccato all’abitazione.

Il pavimento, oltre alla crepa, si abbassa. Nascono delle zone di depressione, dove il pavimento si spezza (visibile soprattutto se c’è una pavimentazione esterna) e una parte è più bassa dell’altra.

Gli ultimi due campanelli d’allarme riguardano la casa più da vicino: non si riescono a chiudere bene le porte e le finestre e c’è un misterioso incremento dei consumi. Quest’ultimo problema è legato al fatto che, le fondazioni che cedono riducono l’isolamento termico casalingo.  A ciò si aggiungono altri segnali, come scricchiolii mentre si cammina o strani rumori legati al cedimento delle mura.

Le fondamenta stanno cedendo: cosa fare

Le crepe sui muri e i pavimenti scoscesi possono essere dei segnali importanti, ma non sempre determinano un cedimento delle fondazioni. Possono essere causati da altri fattori, come l’intonaco. Per essere certi del problema bisogna affidarsi a un esperto, che farà un sopralluogo e valuterà un reale rischio legato all’abitazione. In alcuni casi, oltre alle crepe e altri segnali, si possono eseguire delle indagini geotecniche, che analizzano la consistenza dei vari strati del terreno, ad opera di un ingegnere.

In tanti casi, è necessario effettuare un consolidamento delle fondazioni, attraverso diverse tecniche.

Il consolidamento attraverso micropali consiste nell’introduzione nel terreno di pali di dimensione e lunghezza variabile, a seconda delle caratteristiche del terreno, in modo da proteggere e rendere le fondamenta più stabili. Il costo è ridotto rispetto ad altre alternative più complesse, si aggira attorno ai 1000 euro per ogni metro oggetto dell’intervento.

Un altro modo per rendere più stabili le fondamenta è l’inserimento di resine che, una volta all’interno del foro, si espandono e rendono i muri più forti. Infine, si può eseguire il consolidamento in muratura, una tecnica caratterizzata da costi bassi e molto veloce.

La scelta del metodo migliore spetta all’esperto. Se hai notato delle crepe o altri segnali d’allarme della tua casa e vuoi capire se ci sono i problemi alle fondamenta puoi contattare subito una ditta specializzata in riparazioni e ristrutturazione della casa. Su Pagine Gialle Casa puoi trovare quelle della tua zona e chiedere subito un preventivo da ricevere comodamente online.

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