Quante volte si può usare un bonus sullo stesso immobile
I bonus edilizi sono un’interessante opportunità per chi si appresta a ristrutturare casa, ma quante volte un bonus può essere usato sullo stesso immobile? Chiariamo questo aspetto
Enzo Claudio Calanducci
Dottore Commercialista e Revisore Contabile
- Bonus per interventi in prosecuzione di lavori già iniziati nell'anno precedente
- Bonus per interventi separati realizzati in più anni
Si fa un gran parlare di Bonus Casa, ma sono ancora tanti i dubbi da parte di chi desidera realizzare interventi di miglioramento domestici. Su tutti, quante volte si può usare un bonus sullo stesso immobile? Se richiedo lo stesso bonus l’anno successivo ho diritto a un nuovo tetto massimo?
Vediamo se è possibile richiedere più volte lo stesso bonus ma anche i massimali di spesa su uno stesso immobile.
Bonus per interventi in prosecuzione di lavori già iniziati nell’anno precedente
Supponiamo che tu abbia smantellato il pavimento sul finire del 2022 e voglia posare una nuova pavimentazione nel 2023. In questo caso, il massimale di spesa detraibile stabilito dal bonus al quale aderisci non raddoppia, anche se gli interventi avvengono in due anni distinti. Questo perché si tratta della prosecuzione di un lavoro già iniziato nell’anno precedente. A chiarirlo è la stessa Agenzia delle Entrate:
“Nell’ipotesi in cui gli interventi realizzati in ciascun anno consistano nella mera prosecuzione di lavori iniziati negli anni precedenti sulla stessa unità immobiliare, ai fini della determinazione del limite massimo delle spese ammesse in detrazione occorre tenere conto anche delle spese sostenute negli anni pregressi. Si ha, quindi, diritto all’agevolazione solo se la spesa per la quale si è già fruito della relativa detrazione nell’anno di sostenimento non ha superato il limite complessivo.”
Bonus per interventi separati realizzati in più anni
Diverso il discorso quando un intervento non è la mera prosecuzione del precedente, anche se bisogna sempre tener conto del limite annuale di spesa ammissibile. L’intervento, per essere considerato nuovamente detraibile, deve necessariamente richiedere una pratica edilizia, come SCIA o CILA. Facciamo un esempio.
Supponiamo di usufruire del Bonus Ristrutturazione con una CILA aperta nel 2022. Se i lavori proseguono anche nell’anno successivo, bisogna tener conto del massimale di 96.000 euro. Se poi, dopo il termine dei lavori, dovessi richiedere un nuovo titolo autorizzativo (CILA, SCIA o Permesso di costruire), distinto e autonomo dal primo, allora avresti a disposizione un ulteriore tetto di 96.000 euro.
In pratica, la regola stabilisce che puoi usare tutti i bonus disponibili sommando i relativi massimali. Naturalmente, non puoi fare rientrare uno stesso intervento, come ad esempio la sostituzione delle finestre, in due bonus diversi come l’Ecobonus o il Bonus Ristrutturazione.
Uno dei primi passi da fare, prima di affrontare la ristrutturazione è capire qual è il budget di spesa necessario, anche tenendo in considerazione i bonus a disposizione.
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