Visto di conformità Superbonus 110%: lista di tutti i documenti necessari
Ecco la checklist della Fondazione Nazionale Commercialisti di tutto ciò che serve per ottenere il visto di conformità, un documento necessario per il Superbonus 110%
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
- Visto di conformità per Superbonus 11%: cos'è e dove si richiede
- Visto di conformità per Superbonus 110%: la checklist
Il Superbonus 110% nasce nel 2020 con il Decreto Rilancio, varato dal Governo proprio per rilanciare il settore edilizio, gravemente colpito dalla crisi sanitaria ed economica, e per favorire l’efficientamento energetico degli immobili in Italia. La Legge prevedeva che il contribuente presentasse il visto di conformità solo nel caso scegliesse cessione del credito oppure sconto in fattura come forme di fruizione dell’agevolazione. Al contrario, il documento non era necessario se il bonus era fruito tramite detrazione.
Le regole, con il Decreto Antifrodi sono cambiate. Il visto di conformità ora deve essere presentato in ogni caso. La regola sarà valida anche negli anni successivi, per cui è prevista la proroga del Superbonus 110%. Per aiutare i contribuenti a gestire al meglio la nuova procedura, la Federazione Nazionale dei Commercialisti ha creato una checklist con tutti i documenti necessari per richiedere il visto di conformità per il Bonus 110.
Visto di conformità per Superbonus 11%: cos’è e dove si richiede
A partire dal Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazione dalla legge 17 luglio 2020, n. 77 (meglio conosciuto come Decreto Rilancio), gli italiani hanno potuto usufruire di tanti Bonus Casa, utili per ristrutturare la loro abitazione. La manovra, nata in piena pandemia, si è evoluta negli ultimi due anni. Nelle ultime settimane, il Governo sta attualmente lavorando alla proroga dei Bonus Casa 2022 che diventerà effettiva con la Legge di Bilancio del prossimo anno. C’è una grossa novità che riguarda proprio il visto di conformità, un documento obbligatorio per accedere al Superbonus 110%.
Il visto di conformità è rilasciato ai sensi dall’art. 35, DLgs 241/1997 (visto leggero) da parte di soggetti abilitati: commercialisti ed esperti contabili iscritti agli albi relativi, consulenti del lavoro e referenti di assistenza fiscale, ovvero i classici CAF. Nell’ambito del Superbonus 110% questo documento attesta che ci siano tutti i presupposti per ottenere l’agevolazione e che ci sia la presenza di tutte le asseverazioni e altri documenti obbligatori rilasciati dai tecnici abilitati e incaricati. I controlli sono molto simili a quelli che avvengono quando si presenta la dichiarazione dei redditi. Quindi, l’Agenzia si occuperà di controllare la documentazione prodotta e si accerterà che i lavori siano effettivamente finanziabili, proprio come le relative spese.
Il rilascio richiede molta attenzione perchè si hanno responsabilità amministrative, e nei casi più gravi anche penali, in caso di errori. Quindi bisogna controllare scrupolosamente tutta la documentazione che il contribuente deve presentare. Ricordiamo che gli interventi per il Superbonus 110% possono essere eseguiti da parte di condomini, persone fisiche, istituti autonomi case popolari (IACP), cooperative di abitazione e proprietà indivisa, ONLUS, organizzazioni di volontariato, associazioni sportive dilettantistiche e comunità energetiche rinnovabili.
Visto di conformità per Superbonus 110%: la checklist
La checklist pubblicata Fondazione Nazionale dei Commercialisti è un utile punto di riferimento per avere tutti i documenti necessari per il rilascio del visto di conformità. Ecco cosa serve:
- Titolo di possesso o detenzione dell’immobile in cui si realizzeranno gli interventi finanziati col Superbonus 110%
- Eventuale trasferimento dell’immobile mortis causa
- Titolo abilitativo in base all’intervento da effettuare
- Abilitazioni amministrative richieste dalla vigente legislazione edilizia
- Redditi imponibili in Italia
- Asseverazioni tecniche e asseverazioni preventive per l’avvio degli interventi
- Eventuale prosecuzione degli interventi iniziati negli anni precedenti
- Comunicazione preventiva dell’Asl (solo per cantieri di grandi dimensioni che coinvolgono diverse imprese e più di 200 uomini al giorno)
- Certificazione del catasto o la domanda di accatastamento
- Dichiarazione sostitutiva che attesta il rispetto del limite massimo di spesa ammissibile
- Documentazione comprovante che la spesa sia stata effettivamente sostenuta (bonifico parlante, fatture da parte di tecnici e ditta di costruzione etc.)
- Congruità delle spese
- Eventuale atto di cessione dell’immobile
- Documentazione sulle spese per le parti comuni (per i condomini)
- Polizza assicurativa del tecnico che si occupa di realizzare l’asseverazione
- Consenso all’eventuale cessione del credito o sconto in fattura da parte del terzo beneficiario o del tecnico o ditta che esegue i lavori
- Ricevuta di trasmissione all’Enea della scheda dell’intervento