Riscaldamento a pavimento: quanto spessore occupa
Vuoi installare un impianto di riscaldamento a pavimento ma non hai idea dello spessore che può occupare? Te lo spieghiamo su PG Casa.
Mario Pignatiello
Capo Cantiere
L’impianto di riscaldamento a pavimento è un sistema particolarmente apprezzato da chi non ha molto spazio a propria disposizione. A differenza degli impianti tradizionali, posizionati sulle pareti, questi ultimi prevedono infatti la presenza di pannelli disposti al di sotto di mattonelle e parquet. Curiosi di scoprire come funziona un impianto di riscaldamento a pavimento e, soprattutto, quanto spessore occupa? Ve lo spieghiamo in questo articolo.
Impianto di riscaldamento a pavimento: come funziona
L’impianto di riscaldamento a pavimento è costituito da tubazioni elettriche o idrauliche disposte sotto il pavimento ed appoggiate a pannelli isolanti. Queste ultime riescono a riscaldare l’ambiente attraverso l’irraggiamento: emettendo energia in modo uniforme dal basso verso l’alto, il calore si distribuisce in modo ottimale. Nella variante “a secco” Il sistema viene invece poggiato sulla pavimentazione esistente e poi pavimentato una volta inserita la tubazione sullo stesso pannello, di solito rivestito con fogli metallici per aumentare la rifrazione.
Numerosi edifici di nuova costruzione vengono dotati di impianti di riscaldamento a pavimento perché questi sistemi sono particolarmente rispettosi dell’ambiente. Il loro funzionamento è infatti regolato dall’uso di acqua a basse temperature, che non inquina eccessivamente ma riesce a garantire elevato benessere domestico. A differenza dei termosifoni tradizionali, inoltre, le temperature possono essere regolate intorno ai 35° invece che 70°, contenendo non poco i consumi energetici e i costi.
Quanto spessore occupa un impianto di riscaldamento a pavimento
Per capire quanto spazio viene esattamente occupato da un impianto di riscaldamento a pavimento vanno considerati diversi fattori, e sommate le superfici necessarie ad ospitare le sue diverse componenti. Nello specifico bisogna stimare:
- spazio per passare tubazioni idrauliche ed elettriche, che si aggira intorno ai 5-8 cm. Prima di porre l’isolante per il riscaldamento a pavimento, gli impianti vanno livellati con materiale quale sughero, periti o argilla. Qualora non ci sia spazio a sufficienza per effettuare questa operazione, si può optare per un “canale” che passa lungo le pareti, allo stesso livello dell’impianto radiante;
- Isolante + tubazioni, che occupano uno spessore che va dai 3 ai 5,5 cm. Il valore esatto dipende da quanto isolamento viene posto sotto il tubo;
- Massetto, che può impegnare dai 3 cm, con i sistemi tipo autolivellanti ad asciugatura rapida, mentre per le soluzioni tradizionali fino a 4.5 cm;
- Finitura, mediamente da 0,8 a 3 cm, a seconda che si scelgano piastrelle, parquet, o cotto.
Volendo tirare le somme, possiamo affermare che per poter installare un impianto di riscaldamento a pavimento senza particolari problemi è necessario mettere in conto uno spessore di almeno 15 cm.
Scegliendo di installare il “canale” laterale per far passare le tubazioni idriche ed elettriche potrebbero bastare anche 8/10 cm, ma bisogna mettere in conto un aumento dei costi collaterali dell’impiantistica idrica ed elettrica. Infine, nel caso di impianti ribassati a secco, si può scendere ad un totale tra i 3/5 cm.
In questo caso, tuttavia, bisogna accertarsi che l’isolamento messo sotto il tubo sia sufficiente a soddisfare i requisiti di dispersione prescritti dalla normativa vigente in Italia. Per avere maggiori dettagli e conoscere i costi della posa di un impianto di riscaldamento a pavimento, usa il Sistema di Richiesta Preventivo di PG Casa e contatta oggi stesso un professionista vicino a te.