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Certificato bianco per il fotovoltaico, ecco come si ottiene

In questa guida scoprirai tutti i dettagli sul certificato bianco per il fotovoltaico, tra cui: quali sono i progetti ammissibili e a chi si può richiedere

21-07-2020
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Hai mai sentito parlare di “certificato bianco“? Esso è spesso conosciuto con l’espressione “Titoli di Efficienza Energetica” (TEE) e riguarda la dicitura che certifica il conseguimento di un determinato risultato di risparmio energetico. Per conseguire questi obiettivi è possibile fare delle opere di manutenzione o dedicarsi a specifici progetti per migliorare il rendimento di energia rinnovabile.

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Il certificato bianco è stato introdotto nel 2001 con lo scopo di incentivare la riduzione di energia di fonte primaria, per conferire maggiore importanza a tutte quelle energie rinnovabili con un impatto eco sostenibile e meno dannoso per l’ambiente. L’obiettivo ultimo è quindi ridurre lo spreco energetico e diminuire l’inquinamento globale.

In questo articolo di PG Casa scoprirai a cosa serve il certificato bianco energetico, quali sono i progetti e gli interventi ammissibili e soprattutto a chi richiederlo.

A cosa serve il certificato bianco energetico

Attraverso il certificato bianco energetico viene calcolato il risparmio che si è conseguito e si conferisce un premio, tramite incentivi, a chi ha realizzato un progetto. Di conseguenza, più corposo sarà il risparmio energetico, maggiore sarà il contributo pecuniario che ne deriva ed anche il numero di certificati bianchi ottenibili.

Per fare una stima, un certificato bianco corrisponde ad una tonnellata equivalente di petrolio (TEP) che viene risparmiata. Per trasformare questa unità di misura in altre energie, vengono effettuate l’equivalenze. Ad esempio, 1 TEP corrisponderà a 5347Kwh nel caso dell’energia elettrica.

Progetti ammissibili per richiedere certificato bianco

Come detto in precedenza esistono specifici progetti per i quali è possibile richiedere il certificato bianco e sono:

  • 1° tipologia: progetti per la riduzione del consumo di energia elettrica
  • 2° tipologia: progetti per la riduzione del consumo di gas naturale
  • 3° tipologia: progetti per la riduzione del consumo di altre energie che non fanno parte del settore “trasporti”
  • 4° tipologia: progetti per la riduzione del consumo di altre energie che fanno parte del settore “trasporti”

Tuttavia, c’è una notizia negativa riguardo ai progetti ammissibili per fare richiesta. Infatti, dal 2017 è stato eliminato il certificato bianco per fotovoltaico dagli interventi ammissibili. Il motivo principale è che nonostante ci fossero dei grandi incentivi in termine d’installazione, ciò non è bastato a far aumentare esponenzialmente la costruzione di impianti fotovoltaici tramite certificato bianco.

A chi richiedere il certificato bianco

Di conseguenza, per il motivo spiegato nelle righe precedenti, non è possibile richiedere il certificato bianco per il fotovoltaico. Tuttavia, la nota positiva è che ci sono innumerevoli altri progetti per i quali è ammissibile la richiesta. Per richiederlo è necessario fare domanda al GSE, società per azioni italiana che gestisce i servizi energetici. La prima cosa da fare è stilare e definire dettagliatamente il progetto, il suo scopo e le modalità attraverso cui verrà realizzato. Dopodiché, è necessario inviarlo al GSE e attendere la notifica di approvazione.

Una volta ricevuta la convalida, la società si occuperà di richiedere al GME (Gestore dei mercati energetici) l’emissione dei titoli per il soggetto che ne ha fatto richiesta. Tuttavia, è importante specificare che gli incentivi derivanti dal certificato bianco energetico non sono cumulabili con altre tipologie di detrazioni a fini fiscali.

Quindi, in conclusione, se sei in possesso di un progetto che riguarda il risparmio energetico ricordati di inviare la richiesta di ammissibilità. Il certificato bianco potrebbe essere l’incentivo adatto a te! Richiedi un preventivo senza impegno su PG Casa.

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