Cos'è la trasmittanza termica e quali sono i requisiti per il Superbonus
Per ottenere il Superbonus è cruciale conoscere e calcolare la trasmittanza dell'abitazione: ecco cos'è e quali sono i valori di riferimento
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Il Superbonus che, sino al 31 dicembre 2024 prevede una detrazione del 70%, è la principale agevolazione voluta dal Governo per rilanciare il settore edilizio. L’aiuto economico è concesso per gli interventi che permettono l’efficientamento energetico degli immobili. Tra i lavori finanziabili c’è anche l’isolamento termico che consente di migliorare le prestazioni di un edificio in termini di risparmio energetico. Per accedere alle detrazioni occorre fare particolarmente attenzione ai valori di trasmittanza massimi. Vediamo nel dettaglio cosa sono e quali sono i requisiti per avere il bonus.
Cos’è la trasmittanza termica
La trasmittanza termica viene usata per calcolare quanta potenza termica viene scambiata da un materiale. In ambito edilizio è usata per calcolare quanto calore disperde un involucro. Infatti, rappresenta il flusso di calore, calcolato al metro quadro, che attraversa una parete che separa due ambienti con temperature differenti. La trasmittanza termica viene indicata con coefficiente U e misurata in W/m²K. Viene calcolata quando si vuole ridurre il consumo energetico di un immobile, infatti si ambisce a ridurre la dispersione di calore.
Per raggiungere questo obiettivo l’edificio deve avere un basso valore di trasmittanza termica. Quindi, più un materiale è isolante e minore sarà la trasmittanza termica. Il concetto di trasmittanza termica spesso è confuso con quello di conducibilità termica. Quest’ultima caratteristica si riferisce alla capacità di un materiale di trasmettere calore.
Trasmittanza termica e Superbonus
Il Superbonus nasce nel 2020 col Decreto Rilancio. Secondo il provvedimento, per poter ottenere l’agevolazione bisogna eseguire specifici interventi che permettono un salto di due classi energetiche. Il Decreto descrive anche che l’immobile oggetto degli interventi prima dovrà avere una trasmittanza superiore ai valori dell’Allegato E mentre dopo l’intervento dovrà avere valori di trasmittanza inferiore. Nel Decreto si suddivide l’Italia in base a sei zone climatiche (A, B, C, D, E, F) che devono essere prese in considerazione anche quando si fanno gli interventi e si calcola la trasmittanza termica di riferimento da raggiungere. Esistono, infatti, dei valori di riferimento basati sia sul tipo di intervento che sulla zona climatica in cui si esegue.
Chi vive in Zona A dovrà fare interventi meno performanti di quelli della Zona F, per esempio. Ci sono, poi, interventi particolarmente utili per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. In particolare ci si deve concentrare su tetti e coperture che dovranno raggiungere ottime performance. All’interno del documento sono elencati i valori di trasmittanza massima per coperture, tetti, pavimenti, infissi e altri elementi della casa.
Coperture e tetti sono esposti all’esterno, quindi sono i principali responsabili di mantenere l’isolamento dell’immobile. Per tale motivo, le performance in termini di trasmittanza dovranno essere migliori rispetto ad altri elementi della casa. I pavimenti, invece, possono anche avere performance minori. Un altro elemento a cui fare molta attenzione sono, invece, gli infissi. Infatti, serramenti e finestre ma anche porte possono lasciare passare degli spifferi e causare un danno alle performance generali. Bisogna fare molta attenzione allo spessore delle finestre e ai materiali, che devono essere ben isolanti e molto resistenti. Scegliere bene gli infissi permette di avere un adeguato risparmio energetico e migliorare, così, la classe energetica dell’edificio.
Trasmittanza termica e altri Bonus Casa
La trasmittanza termica viene calcolata anche quando si vogliono richiedere altri bonus casa, come l’Ecobonus e il Bonus Ristrutturazioni. Quest’ultimo permette di risparmiare il 50% e rispetto al Superbonus non si ha il vincolo di eseguire interventi trainanti e migliorare di due classi energetiche. Le trasmittanze minime degli edifici sono comunque riportate all’interno dell’Appendice B del DM Requisiti Minimi.
Si tratta di valori molto importanti, anche perché l’Unione Europea ha annunciato che nei prossimi anni darà sempre più importanza alla sostenibilità del settore: non potranno più essere vendute o affittate case troppo inquinanti. Per capire qual è la classe energetica di un edificio si può fare un calcolo e richiedere l’APE – Attestato di Prestazione Energetica. Si tratta di un documento fondamentale per richiedere il Superbonus e non solo. Inoltre, è un utile punto di partenza per decidere quali sono i migliori lavori per ristrutturare casa ed eventuali bonus di cui si può usufruire.
Chi desidera ristrutturare casa e richiedere il Superbonus può fin da subito capire qual è la spesa e quali interventi effettuare. Come? Con l’aiuto degli esperti e le ditte di ristrutturazione presenti su Pagine Gialle Casa: si può effettuare la ricerca per ditta in base alla propria località e ricevere subito un preventivo online personalizzato.