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Costo kWh: come si calcola il costo dell'energia elettrica

Per risparmiare sui consumi è importante comprendere a quanto ammonta la spesa al kWh: con l'esperto scopriamo come leggere la bolletta e calcolarla

30-07-2024
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image Pietro Pasquarelli

Pietro Pasquarelli

Bio Architetto/Esperto in diagnostica e impiantistica

Si laurea presso la Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza e matura esperienze di natura tecnologica ed energetica. Per Pentastudio segue il settore tecnico del General Contractor Tecnoappalti
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Il costo dell’energia elettrica è una componente significativa del bilancio domestico di molte famiglie. Tuttavia, comprendere come questo costo viene calcolato può risultare complesso per molti consumatori. L’unità di misura fondamentale in questo contesto è il kilowattora (kWh), che rappresenta la quantità di energia consumata in un’ora. Ma come si determina effettivamente il costo di un kWh? E quali fattori influenzano questo prezzo? Scopriamolo in questo approfondimento.

Che cos’è il kilowattora?

Quanti kwh consuma una casa e come diminuire i consumi

Shutterstock

Il kilowattora (kWh) rappresenta l’unità di misura fondamentale per quantificare il consumo di energia elettrica in un determinato periodo, solitamente un’ora. Questa misurazione è essenziale per comprendere e gestire l’utilizzo dell’elettricità nelle nostre abitazioni.

La potenza del contatore elettrico di casa è espressa in kilowatt (kW). Quando scegliamo una fornitura elettrica, selezioniamo la potenza in base alle nostre esigenze: si va da 1,5 kW per piccoli appartamenti fino a 6 kW per residenze più grandi o dotate di numerosi elettrodomestici ad alto consumo.

Per avere una chiara visione dei propri consumi energetici, è cruciale saper calcolare i kWh utilizzati in casa. Prendiamo alcuni esempi pratici: un frigorifero di classe A consuma circa 100 kWh annuali, mentre un forno A+ di medie dimensioni utilizza all’incirca 1 kWh per ogni ciclo di cottura.

I contatori elettronici moderni consentono di visualizzare il dato dei kW in tempo reale, aggiornandosi ogni due minuti circa. Questa informazione è accessibile premendo un pulsante sul display del contatore.

Comprendere e calcolare il costo dell’energia elettrica è importante per due ragioni principali:

  • Monitorare i consumi: ci permette di analizzare le nostre abitudini domestiche, identificando quali e quanti elettrodomestici utilizziamo e quanto incidono sulla bolletta.
  • Confrontare le offerte: ci aiuta a valutare e scegliere la tariffa più vantaggiosa tra quelle disponibili nel mercato libero dell’energia.

Come calcolare il costo kWh?

ridurre i consumi dei condizionatori

Shutterstock

Per determinare il costo orario dei consumi elettrici, è necessario analizzare attentamente la bolletta della luce. Un elemento chiave da individuare è il “costo medio unitario“, un valore inserito per garantire trasparenza e facilitare la comprensione dei costi energetici.

Tuttavia, è importante notare che l’importo totale in bolletta non riflette solo i consumi netti di energia, ma include anche varie spese aggiuntive come trasporto, oneri di sistema, servizi extra e imposte. Per calcolare il puro costo di vendita del kWh, occorre isolare questa voce dalle altre componenti della bolletta.

Il costo di vendita comprende anche le spese di commercializzazione e vendita (PCV) e di dispacciamento (PD). Se si desidera ottenere il prezzo della materia energia al netto di questi costi, ad esempio per confrontare offerte di diversi fornitori, è necessario sottrarli. Questi dati possono essere reperiti nella bolletta, nel contratto di fornitura o contattando direttamente il gestore. Il PCV è generalmente espresso come un costo fisso mensile in euro, mentre il PD è indicato in euro per kWh.

Per calcolare il costo medio effettivo del kWh, si divide l’importo della vendita di energia per il consumo totale del periodo di riferimento. Ad esempio, se la spesa per l’energia è di 90 euro e il consumo totale è di 400 kWh, il costo unitario sarà circa 0,225 euro/kWh.

La bolletta fornisce anche costi e consumi per fascia oraria. Il metodo di calcolo rimane lo stesso, ma è fondamentale rapportare correttamente prezzi e consumi per ciascuna fascia.

Questo processo di calcolo permette di avere una visione più chiara e dettagliata dei propri costi energetici, facilitando la gestione dei consumi e il confronto tra diverse offerte nel mercato dell’energia.  

Le fasce orarie del costo dell’energia

bolletta energia elettrica

Shutterstock

Comprendere il meccanismo di tariffazione dell’energia elettrica è fondamentale per gestire in modo efficiente i propri consumi. Un aspetto cruciale di questo sistema è la suddivisione del costo dell’energia in fasce orarie, che riflette la variazione dei prezzi durante la giornata e la settimana.

Le quattro fasce orarie principali sono:

  • F1: periodo di punta, dalle 8 alle 19 nei giorni feriali.
  • F2: fascia intermedia, che copre le prime ore del mattino e la sera nei giorni feriali, oltre al sabato diurno.
  • F3: fascia di minor consumo, che include le ore notturne, la domenica e i giorni festivi.
  • F0: tariffa monoraria, che applica un prezzo uniforme indipendentemente dall’orario e dal giorno.

Per semplificare, molti fornitori di energia combinano le fasce F2 e F3 in una singola fascia F23, creando così una tariffa bioraria. Questa divisione permette ai consumatori di adattare i propri consumi alle fasce più convenienti, potenzialmente riducendo i costi energetici.

Le bollette elettriche non solo riportano i consumi totali, ma forniscono anche un dettaglio dei consumi per ciascuna fascia oraria. Questa informazione è preziosa per analizzare le proprie abitudini di consumo e identificare potenziali aree di risparmio.

È importante notare che mentre il metodo di calcolo del costo per kWh è generalmente uniforme tra i diversi fornitori, i prezzi effettivi possono variare significativamente. Queste differenze diventano particolarmente evidenti quando si considerano i costi totali, che includono non solo la vendita di energia ma anche i servizi aggiuntivi.

Domande frequenti:

  • Come faccio a sapere quanto pago a kWh?

    Per determinare il costo effettivo di un kWh, è necessario dividere la spesa totale indicata in bolletta per il numero di kWh consumati. Questo metodo fornisce una visione più accurata dei costi, includendo anche le spese accessorie.

  • Quanti kW si consumano al giorno in una casa?

    Per fare una stima approssimativa, si può affermare che una famiglia media di quattro persone, utilizzando gli elettrodomestici comuni, consuma tra 8 kWh e 10 kWh al giorno. Questo corrisponde a un consumo annuo compreso tra 3.000 kWh e 4.000 kWh.

  • Quali sono gli elettrodomestici che consumano anche da spenti?

    Anche elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici consumano energia elettrica in standby. Pertanto, è importante ricordarsi di spegnerli completamente e chiudere lo sportello per evitare sprechi energetici.

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