Il Fotovoltaico condiviso spopola: ecco come dividere i costi e risparmiare sull'energia
Le comunità energetiche sfruttano tutte le opportunità del fotovoltaico condiviso, una soluzione che in futuro sarà sempre più diffusa: ecco perchè e i vantaggi
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Aumentano le comunità che decidono di condividere un impianto fotovoltaico per risparmiare sui costi iniziali ma ottenere, così, un importante ritorno di investimento. Vengono chiamate “comunità energetiche rinnovabili” CER e secondo diversi studi si diffonderanno sempre di più.
I motivi sono tanti: l’aumento del prezzo di gas ed energia e la crescente esigenza di tutelare il pianeta adottando comportamenti e soluzioni sostenibili. Quindi, da una parte è una scelta ecologica, dall’altra permette di avere bollette meno pesanti.
Perché scegliere il fotovoltaico condiviso
Gli utenti scelgono di entrare a far parte di una comunità energetica rinnovabile per tanti motivi. Innanzitutto, l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici non viene pagata. Inoltre, per ogni kilowattora prodotta si rivedono degli incentivi fiscali. Ma c’è un ultimo aspetto che convince anche i più insicuri, ovvero che l’energia in eccesso – quindi non usata dai membri della comunità – che viene prodotta dall’impianto diventa una fonte di guadagno perchè è venduta sulla rete nazionale.
Alla luce di questi vantaggi, molti comuni italiani si stanno muovendo per adottare questi impianti e coinvolgere tutta la comunità.
Secondo un’analisi di Elemens per Legambiente, entro il 2030 la nascita delle comunità energetiche porterà alla produzione di circa 17 GW di energia rinnovabile. Ciò comporterà una riduzione delle bollette di circa il 30%.
Fotovoltaico condiviso e CER
Una CER è costituita da insieme di cittadini, PMI, e altri enti territoriali locali, incluse le amministrazioni comunali, ecc che condividono l’energia elettrica prodotta da impianti che sfruttano fonti rinnovabili nella disponibilità di uno o più soggetti appartenenti alla stessa comunità. Con l’autoconsumo di energia rinnovabile i membri traggono benefici ambientali, economici e sociali. Una volta individuata l’area dove realizzare gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e gli utenti con cui associarsi è necessario costituire legalmente la CER e per accedere agli incentivi previsti dal Decreto del MASE di gennaio 2024 gli impianti di produzione da fonte rinnovabile devono avere potenza non superiore a 1 MW. Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia auto consumata.
Il futuro delle rinnovabili
Già da ora i diversi territori si stanno muovendo per incentivare l’uso delle rinnovabili e i cittadini sono molto più attenti al tema, anche perchè il caro bollette ha messo a dura prova cittadini e imprese. Inoltre, nei prossimi mesi i prezzi dovrebbero anche aumentare. Bisogna, quindi, correre subito ai ripari e trovare soluzioni per avere energia green.
D’altronde tutti possono creare una comunità energetica, sia soggetti privati che pubblici.
L’uso delle rinnovabili nel futuro sarà sempre più diffuso e cruciale per risparmiare.
Vuoi capire meglio quanto ti potrebbe costare un impianto fotovoltaico?
Con Pagine Gialle Casa puoi chiedere subito diversi preventivi ai professionisti della tua zona: loro ti invieranno le loro offerte sulla base delle tue richieste. A questo punto, non sei obbligato a rispondere o scegliere, anzi avrai tutta la comodità di valutare i preventivi online e senza impegno. Potrai, a questo punto, approfondire l’argomento e capire qual è l’offerta più adatta alle tue esigenze.