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Impianto fotovoltaico: consigli per scegliere il modello migliore

L'impianto fotovoltaico può dare un taglio netto ai consumi, ma come scegliere quello più adatto ai nostri fabbisogni? Scopriamolo con l'esperto!

Ultimo aggiornamento 12-03-2024
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Ascoltare il luogo, interpretarne l’essenza, senza dimenticare storia e contesto. Questa la cifra di Pasquale Piroso, architetto e interior designer che opera a Roma, nel suo Studio Loft Canova, antico laboratorio dell’omonimo scultore. Ogni progetto viene curato nel dettaglio per offrire il per...
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Negli ultimi anni, l’interesse per l’installazione di impianti fotovoltaici è cresciuto considerevolmente, spinto sia dalle preoccupazioni ambientali che dall’opportunità di ridurre i costi energetici a lungo termine. 

Scopriamo come scegliere il migliore impianto fotovoltaico in base alle proprie necessità, esaminando fattori cruciali come la potenza, la tipologia dei pannelli, la presenza di sistemi di accumulo e l’integrazione con la rete elettrica nazionale.

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3kW o 6kW: come scegliere l’impianto fotovoltaico

Shutterstock

Per scegliere l’impianto fotovoltaico più adatto alle proprie esigenze, è importante considerare attentamente le specifiche necessità e le condizioni ambientali locali. Una volta delineati chiaramente la situazione e gli obiettivi, si può procedere con la selezione dell’impianto più idoneo. Esistono diversi tipi di impianti fotovoltaici, che possono essere classificati principalmente in base alle seguenti caratteristiche:

  • Potenza dell’impianto. La potenza di un impianto fotovoltaico indica la quantità di energia che può essere prodotta. Le diverse potenze degli impianti fotovoltaici, espresse in kilowatt (kW), dipendono dal fabbisogno energetico e dal consumo specifico. Un’accurata valutazione del consumo energetico aiuta a determinare la potenza più adeguata all’impianto in questione. In genere, una famiglia può soddisfare il proprio fabbisogno energetico con un impianto da 3 kW, ma in presenza di apparecchiature ad alta potenza, come piani cottura a induzione o stazioni di ricarica per auto elettriche, potrebbe essere necessario optare per un impianto più potente, fino a 6 kW.
  • Presenza (o assenza) di sistemi di accumulo. Il sistema di accumulo consente all’impianto di immagazzinare l’energia prodotta dai pannelli solari per utilizzarla quando il sole non è disponibile o durante interruzioni di corrente. Questo sistema aumenta l’autosufficienza energetica e consente l’utilizzo dell’energia solare anche di notte. Gli impianti dotati di sistema di accumulo sono consigliati per coloro che desiderano massimizzare l’utilizzo dell’energia solare e ridurre al minimo la dipendenza dalla rete elettrica.
  • Attacco alla rete elettrica nazionale. Gli impianti possono essere collegati direttamente alla rete elettrica nazionale (grid-connected) o essere autonomi e non collegati alla rete elettrica (stand alone). Gli impianti grid-connected permettono l’utilizzo locale dell’energia prodotta dai pannelli solari e l’eventuale surplus viene immesso nella rete. Questo tipo di impianto è il più diffuso e offre i vantaggi della rete elettrica tradizionale oltre all’utilizzo dell’energia solare. Gli impianti stand alone, invece, sono autosufficienti e non sono collegati alla rete elettrica. L’energia prodotta viene immagazzinata in batterie e utilizzata localmente, rendendoli adatti ad aree remote o senza accesso alla rete elettrica. Tuttavia, è necessario un sistema di accumulo per garantire l’energia durante i periodi di scarsa insolazione.

Come scegliere i pannelli solari

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Nell’attuale contesto del fotovoltaico, la distinzione tradizionale tra pannelli fotovoltaici policristallini e monocristallini è considerata superata. Il silicio policristallino, infatti, è oggi prevalentemente impiegato per applicazioni speciali come i pannelli flessibili.

I pannelli più diffusi sono quelli con celle in silicio monocristallino, grazie alla loro maggiore efficienza, potenza e dimensioni delle celle. Sebbene i pannelli fotovoltaici monocristallini siano attualmente più costosi dei policristallini, offrono prestazioni superiori, con efficienza compresa tra il 20 e il 24%.  

Nella scelta dei pannelli fotovoltaici, è fondamentale considerare la potenza in relazione al proprio fabbisogno energetico. Ad esempio, se il consumo medio della casa è di 500W, sarà necessario optare per un impianto con pannelli da almeno 800W, in modo da compensare eventuali perdite di efficienza e altre variabili che possono influenzare la produzione di energia.

Per coloro che desiderano accumulare energia in batteria, è essenziale controllare il voltaggio dei pannelli in rapporto a quello delle batterie, disponibili in varie tensioni come 12V, 24V, 48V. È cruciale bilanciare i due sistemi per evitare danni agli accumulatori per sovraccarico. Inoltre, è importante utilizzare connettori compatibili per collegare i pannelli al sistema di accumulo.

Come scegliere la batteria per l’impianto fotovoltaico

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Il consumo medio di elettricità di una famiglia ammonta a circa 3.000 kWh all’anno, il che equivale a circa 8,2 kWh al giorno (calcolato come 3.000 diviso per 365 giorni).

Considerando che almeno il 50% dei consumi domestici avviene durante la serata o la notte, periodi in cui l’impianto fotovoltaico non produce energia, è necessario accumulare circa 4 kWh al giorno per garantire un margine adeguato di autonomia dalla rete. Da notare che se si riducono i prelievi dalla rete del 50%, le bollette si ridurranno di pari percentuale: riducendo i prelievi del 90%, il risparmio sarà del 90%, e così via.

Durante una tipica giornata, l’impianto fotovoltaico potrà generare energia per il consumo diurno immediato e anche per il consumo notturno, caricando le batterie di accumulo disponibili per l’uso durante la notte. Con una capacità di stoccaggio di 4 kWh, è possibile ottenere un risparmio significativo sulle bollette, anche se in estate l’impatto delle batterie sui consumi domestici sarà minore a causa della maggiore disponibilità di luce solare naturale.

Domande frequenti:

  • Quali sono gli svantaggi dei pannelli fotovoltaici?

    Nonostante i considerevoli miglioramenti degli impianti fotovoltaici rispetto a qualche anno fa, essi continuano ad avere alcuni svantaggi. Tra questi si possono elencare i costi iniziali elevati, le complesse procedure burocratiche da affrontare e l'incostanza nella produzione di energia.

  • Quanti kW di fotovoltaico conviene installare?

    Il fotovoltaico con una capacità di 20 kWp è spesso consigliato e scelto anche per utenze con consumi annui non molto superiori a 25.000 kWh. Questo perché la procedura di realizzazione per un kit fotovoltaico di questa dimensione è sostanzialmente simile a quella dei piccoli impianti residenziali, rendendola vantaggiosa dal punto di vista pratico ed economico.

  • Che potenza bisogna avere sul contatore per installare i pannelli fotovoltaici?

    Per installare un impianto fotovoltaico, è necessario che vi sia già un'utenza elettrica attiva in bassa tensione. Questo implica che l'impianto dovrà essere collegato a un contatore già installato. È inoltre fondamentale che la potenza dell'impianto fotovoltaico sia inferiore o uguale alla potenza massima già disponibile per il prelievo dell'utenza esistente.

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