Reddito Energetico Nazionale: al via le domande per chiedere l'incentivo nel 2024
Vuoi passare al fotovoltaico ma non hai il budget necessario? Scopri la procedura e i requisiti per richiedere il Reddito Energetico Nazionale
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Cos'è e come funziona il Fondo Reddito Energetico?
- Chi ha diritto al reddito energetico?
- Come richiedere Bonus reddito energetico?
Con l’obiettivo di promuovere l’adozione di energie rinnovabili e sostenere i cittadini nella transizione ecologica, il Reddito Energetico Nazionale riapre le porte per le domande di incentivo. A partire dal 5 luglio 2024, sarà possibile presentare le richieste per accedere all’agevolazione, che consentirà a molte famiglie e imprese di installare impianti fotovoltaici e contribuire alla produzione di energia pulita. Questo bonus, finanziato dal GSE, offre un’opportunità concreta per ridurre i costi energetici e sostenere l’ambiente, grazie anche alla nuova vetrina dei realizzatori che facilita la ricerca di installatori qualificati. Scopri come presentare la domanda e i requisiti necessari per usufruire di questo importante incentivo.
Cos’è e come funziona il Fondo Reddito Energetico?
Il Reddito Energetico Nazionale è un finanziamento in conto capitale destinato alla realizzazione di impianti fotovoltaici ad uso domestico, con potenze comprese tra 2 kW e 6 kW. Questi impianti sono progettati per servire unità immobiliari residenziali di nuclei familiari in condizioni di disagio economico, con l’obiettivo di promuovere l’autoconsumo energetico e la diffusione delle energie rinnovabili.
Per gli anni 2024 e 2025, sono stati stanziati complessivamente 200 milioni di euro, così distribuiti per ciascun anno:
- 80 milioni di euro destinati alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
20 milioni di euro destinati alle altre regioni o province autonome.
Il “Fondo Nazionale Reddito Energetico” permette ai beneficiari di installare impianti fotovoltaici e utilizzare l’energia prodotta per l’autoconsumo. L’eventuale energia eccedente, non autoconsumata, sarà resa disponibile al GSE per un periodo di 20 anni. Questa energia in surplus verrà utilizzata dal GSE per finanziare ulteriormente il “Fondo Nazionale Reddito Energetico”.
Chi ha diritto al reddito energetico?
Possono accedere al Reddito Energetico le persone fisiche che soddisfano i seguenti requisiti:
- Appartenenza a un nucleo familiare con un ISEE inferiore a 15.000 euro, oppure inferiore a 30.000 euro per i nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.
- Titolarità di un valido diritto reale (proprietà, superficie, enfiteusi, usufrutto, uso, abitazione) su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, o su aree e spazi pertinenziali dove sarà realizzato l’impianto fotovoltaico per cui si richiede l’agevolazione.
- Essere intestatari del contratto di fornitura di energia elettrica delle utenze di consumo delle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare. Questo requisito può essere posseduto anche da un altro membro del nucleo familiare ai fini ISEE.
Le domande per ottenere l’agevolazione devono essere inviate al GSE dal soggetto beneficiario, eventualmente con il supporto del soggetto realizzatore, ovvero l’impresa che realizza l’impianto e riceve il contributo in conto capitale. Naturalmente, le imprese installatrici di impianti fotovoltaici devono essere in regola con i requisiti di formazione e aggiornamento obbligatori richiesti per l’installazione e la manutenzione di tali impianti.
Per ottenere il contributo, è necessario che le unità immobiliari su cui saranno installati gli impianti fotovoltaici siano la residenza anagrafica del nucleo familiare ai fini ISEE al momento della presentazione della domanda. Sono ammesse solo le unità immobiliari accatastate nel gruppo A delle categorie catastali, escluse le categorie A1, A8, A9 e A10.
La richiesta di agevolazione può essere presentata una sola volta per ogni richiedente e nucleo familiare, escludendo ogni possibilità di doppia agevolazione. In caso di respingimento della richiesta da parte del GSE, sarà possibile ripresentare la domanda una volta sanate le incongruenze riscontrate. Se il contingente disponibile per l’anno in corso è esaurito, il soggetto beneficiario potrà presentare una nuova richiesta per il bando successivo.