Riconfinamento di un terreno: ecco come definire e risolvere i confini della tua proprietà

• Riconfinamento del terreno: cosa dice la normativa
• Come stabilire i confini: le pratiche catastali
• A chi rivolgersi per il riconfinamento di un terreno 
• Quanto costa il riconfinamento di un terreno

La tua proprietà si trova attaccata a quella del tuo vicino ma i confini non sono mai stati chiariti formalmente? Esisteva un confine ma una tempesta ha trascinato via la rete divisiva? Hai appena acquistato un terreno e vuoi sapere qual è il suo confine preciso? Hai ricevuto un terreno in eredità e vuoi sapere quanto è grande?

Questi sono solo alcuni casi in cui si rende necessario un processo di riconfinamento di un terreno. In questo articolo vedremo come è possibile stabilire in modo esatto i confini di un terreno, quali sono i costi e a chi rivolgerti per avere finalmente le idee chiare sulla tua proprietà.

Riconfinamento del terreno: cosa dice la normativa

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Il riconfinamento del terreno viene chiesto principalmente per due motivi: le controversie tra vicini, dove uno dei proprietari contesta i termini di un confine e vuole accertarsi che siano veritieri, dubbi ed errori catastali, dove un proprietario contesta i confini presenti nella mappa catastale.

Di conseguenza, il riconfinamento di un terreno si rivela un’attività fondamentale per determinare i limiti di due proprietà, evitare il prolungarsi di liti e gestire le proprie attività in modo sereno. Questa pratica è regolata dal Codice Civile italiano, in particolare dagli articoli 950 e 951.

Si può ricorrere all’articolo 950 (Azione di regolamento di confini) quando il confine tra due terreni non è certo e i proprietari vogliono stabilirlo a livello giudiziale. In questo caso ogni proprietario porta davanti al giudice delle prove a sostegno delle proprie tesi, come rilievi topografici o altri documenti; l’autorità nomina il Consulente Tecnico di Parte (CTU) che si occupa di eseguire controlli e stabilire i confini; se ci sono delle difficoltà, il giudice ricorre ad altri elementi e in particolare alle informazioni presenti nelle mappe catastali.

Quando i confini esistono ma sono stati spostati o non sono più chiaramente visibili, si può ricorrere all’articolo 951 (Azione per apposizione di termini). Si avvierà una nuova procedura per ripristinare i confini originali oppure per posizionare nuovi termini.

Come stabilire i confini: le pratiche catastali

Quando si vogliono definire con esattezza dei confini di un terreno, il primo passo da fare è rivolgersi al catasto del Comune in cui è situata la proprietà e consultare specifici documenti messi a disposizione proprio da questo spazio.

I documenti utili in questo caso sono:

1. Le visure catastali riportano informazioni inerenti il proprietario del terreno o di un immobile.
2. Le visure storiche descrivono i proprietari che si sono succeduti negli anni, fino a quello attuale.
3. Le planimetrie catastali sono rappresentazioni grafiche, solitamente in scala 1:200, della distribuzione degli spazi interni di un immobile. Questo documento è essenziale per conoscere la disposizione degli spazi interni di appartamenti, uffici, negozi o garage.
4. Gli estratti mappa forniscono una rappresentazione della posizione del terreno e dei suoi confini così come descritti nelle mappe catastali; offrono una base di partenza per il rilievo topografico.

L’analisi di questi documenti permette di capire quali sono le esatte dimensioni di una proprietà e i relativi confini. Ci si può davvero rendere conto se determinati confini sono rispettati e si può risalire a quelli originali. La gestione delle pratiche catastali deve essere eseguita con l’aiuto di professionisti esperti: solo queste figure possono davvero avere accesso ai documenti, capirli e interpretarli per stabilire una volta per tutta i confini esatti di una proprietà.

A chi rivolgersi per il riconfinamento di un terreno 

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Questa pratica può essere eseguita con l’aiuto di professionisti specializzati, e in particolare ci si può rivolgere a geometri, ingegneri e avvocati.

Geometri e ingegneri si occupano di eseguire i rilievi topografici e le indagini catastali usando strumentazione adeguata come il GPS di alta precisione e preparano tutti i documenti necessari per stabilire il riconfinamento in base alla normativa.

L’avvocato si rende necessario nel caso in cui ci sia un conflitto tra vari proprietari in un processo giudiziario di regolamento dei confini. L’avvocato offre la sua consulenza raccogliendo prove necessarie a provare un preciso confine e dialoga con il CTU e il giudice.

Quanto costa il riconfinamento di un terreno

Il riconfinamento di un terreno comporta diversi costi, che variano in base alla complessità dell’operazione e ai professionisti coinvolti.

Il costo per i rilievi topografici può variare da 200 a 900 euro per ogni uscita della squadra che effettua l’operazione. C’è poi il costo da valutare per ripristinare i punti di confine originari che varia da 50 a 300 euro per ogni punto confine. In questa fase, si installano dei segni lapidei permanenti per rendere visibili i confini.

Le indagini catastali svolte dal tecnico specializzato possono costare circa 50 euro e sono necessarie per verificare la documentazione catastale e raccogliere prove sulla posizione dei confini. Il costo per un’azione di regolamento di confini, che richiede l’intervento di un avvocato, varia da 50 a 200 euro all’ora. L’avvocato fornisce consulenza legale e rappresentanza durante il processo giudiziario.

Per risparmiare sui costi del riconfinamento, è consigliabile richiedere preventivi a più professionisti e confrontarli tra loro, per scegliere finalmente il professionista e il preventivo più adatto alle proprie esigenze.