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GUIDA UTILE
A cura di:Ugo Sollazzo

Certificazione impianto idraulico: normativa, modello e costi

Si definisce certificazione di conformità di un impianto idraulico quel documento tramite cui si attesta l’adeguatezza e la rispondenza dell’impianto stesso rispetto alle norme vigenti e rispetto alle specifiche tecniche richieste. Deve essere cura dell’artigiano stesso (o della ditta specializzata) che esegue il lavoro consegnare una certificazione di impianto idraulico a norma, sia che si tratta di una nuova installazione, sia che il lavoro riguardi un ammodernamento di un impianto già presente.

Certificazione impianto idraulico: cosa dice la normativa

Questo documento compare per la prima volta nel 1990, in particolare con la legge n. 46. Questa è stata poi sostituita dal decreto ministeriale n. 37 del 22 gennaio 2008, emanato con l’obiettivo di armonizzare il tema delle norme sulla sicurezza. Procurarsi una dichiarazione di conformità dell’impianto è obbligatorio, pena il rischio di sanzioni amministrative salatissime, che vanno da un minimo di 1.000 ad un massimo di 10.000 €.

 

Il discorso non cambia molto per gli impianti realizzati precedentemente all’entrata in vigore di questa legge. In tal caso l’obbligo consiste nell’acquisizione di un documento differente: la dichiarazione di Rispondenza (DIRI). È importante non confondere le due cose: un impianto realizzato dopo il 2008 non può risultare “dichiarato” tramite la DIRI. Nel caso succedesse, va redatta una nuova certificazione impianto idraulico esistente.

 

Bisogna sapere, inoltre, che la certificazione per impianto idraulico – così come la DIRI – è obbligatoria quanto necessaria: senza di essa, tra le altre cose, non si può ottenere il certificato di agibilità per poter vendere casa.

Come si certifica un impianto idraulico: modello e allegati

La dichiarazione di conformità dell’impianto idraulico è obbligatoria in ogni caso, per tutti i tipi di immobili. Esistono degli specifici moduli per la certificazione degli impianti idraulici. Nella fattispecie, per questa bisogna considerare un modello pubblicato in allegato allo stesso decreto ministeriale n. 37 del 2008, poi modificato con la pubblicazione di un successivo decreto del 19 maggio 2010. Questa dichiarazione deve contenere una serie di informazioni obbligatorie, quali:

  • La tipologia di impianto installato: che nel caso considerato è un impianto idraulico, ma la stessa norma vale per impianti elettrici, gas, radiotelevisivi, antincendio, etc.
  • I dati del responsabile tecnico dell’impresa: che deve essere regolarmente iscritta nel Registro delle Imprese.
  • I dati del proprietario dell’immobile: e del committente del lavoro, visto che non sempre si tratta della stessa persona.
  • I dati relativi all’ubicazione dell’impianto: con tanto di materiali impiegati e rispondenza delle norme.

 

Ma non è tutto. Il certificato dell’impianto idraulico deve presentare anche degli allegati. In mancanza di questi, viene considerato nullo. In particolare, si tratta di:

  • Progetto dell’impianto: che risulta obbligatorio soltanto per immobili con determinate caratteristiche dimensionali.
  • Schema d’impianto: necessario solo come sostitutivo del progetto, nei casi in cui quest’ultimo manca.
  • Relazione tipologica: o, in alternativa, l’elenco dei materiali utilizzati per il lavoro.
  • Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio: per quanto riguarda la ditta chiamata ad effettuare il lavoro.

 

La certificazione impianto idraulico va redatta in più copie. Queste vengono consegnate ad utilizzatore e committente. In particolare, due copie vengono firmate dal committente per ricevuta ed almeno una di queste viene presentata dalla ditta o professionista che ha eseguito il lavoro allo Sportello Unico dell’Edilizia, presso il Comune di ubicazione dell’immobile.

Certificato di conformità degli impianti idraulici: quando viene richiesto

Come in parte anticipato, la certificazione dell’impianto idraulico è necessaria al fine di richiedere il certificato di agibilità di una casa. Non solo: questa va allegata agli atti di rogito, proprio nel caso di compravendita o in genere per qualsiasi trasferimento del bene. La sua assenza non annulla l’atto, ma costringe l’acquirente ad impegnarsi nell’adeguamento a sue spese.

 

Allo stesso modo, per quanto riguarda le attività commerciali, la dichiarazione di conformità dell’impianto idraulico è necessaria in caso di richiesta del nulla osta sanitario, così come per poter ottenere un certificato di Prevenzione Incendi di un immobile.

Costo certificazione impianto idraulico: dipende dall’immobile

È difficile fare una panoramica dei costi per quanto riguarda una normale dichiarazione di conformità dell’impianto idraulico. Questa, infatti, dovrebbe essere compresa nel prezzo pagato per l’installazione o ammodernamento dell’impianto stesso. Se si hanno dubbi, il consiglio è di consultare direttamente delle ditte specializzate su PG Casa, in modo tale da poter richiedere diversi preventivi e farne un confronto. Nella tabella che segue, intanto, sono riportati i costi medi – basati perlopiù sulle dimensioni dell’immobile considerato – per ottenere una dichiarazione di rispondenza (DIRI).

 

Tipologia di certificato Costi
Certificato impianto idraulico per immobile di piccole dimensioni Da 100 a 180 €
Certificato impianto idraulico per immobile di medie dimensioni Da 150 a 350 €
Certificato impianto idraulico per immobile di grandi dimensioni Da 200 a 550 €

Domande frequenti:

  • Che cos'è la dichiarazione di conformità dell'impianto?

    La dichiarazione di conformità (Di.Co.) è un documento obbligatorio che certifica che l'installazione di un impianto (elettrico, idraulico, gas, ecc.) è stata eseguita in conformità alle normative di sicurezza vigenti. Tale documento viene rilasciato dall’installatore o dalla ditta specializzata al termine dei lavori, sia per nuove installazioni sia per interventi di modifica o ammodernamento dell’impianto. Include dettagli sui materiali utilizzati, lo schema dell’impianto e le informazioni tecniche richieste dalle norme, nonché eventuali progetti o allegati necessari per impianti di dimensioni specifiche.

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  • Quanto dura la dichiarazione di conformità impianto?

    La dichiarazione di conformità non ha una scadenza predefinita e resta valida finché l’impianto non subisce modifiche che richiedano una nuova certificazione. Nel caso di interventi o modifiche all’impianto, è necessario che venga rilasciata una nuova Di.Co. per attestare l’adeguamento alle normative vigenti.


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Ugo Sollazzo

Idraulico termotecnico

Sono un esperto idraulico con più di qualche decennio di esperienza nel settore. Come tutti, ho iniziato la mia carriera come apprendista, questo mi ha permesso di acquisire ampie conoscenze a bilità pratiche che, messe al servizio della mia professione, mi hanno portato ad aprire un’attività in proprio. I miei compiti mi impegnavano principalmente nella risoluzione di problemi idraulici complessi, dalla semplice riparazione di perdite alla progettazione e installazione di sistemi idraulici avanzati per nuove costruzioni.