Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
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Per far sì che le piante del nostro giardino crescano sane e rigogliose anno dopo anno, uno step fondamentale della loro cura è la potatura.
Per occuparsi in maniera autonoma della potatura delle piante serve essere “pollice verde”: potare una pianta – nel periodo corretto e nella maniera corretta – potrebbe non essere un affare da poco. I rischi che si corrono nel potare le piante autonomamente e senza esperienza non sono pochi, in primis la morte della pianta stessa.
Quindi, per far sì che questa operazione tanto importante vada a buon fine senza danni irreparabili per la pianta, la cosa migliore è sempre quella di rivolgersi a chi per mestiere si occupa della potatura delle piante, ovvero ad un giardiniere specializzato.
L’errore che più comunemente si commette nel momento in cui ci si approccia alla potatura delle piante in maniera autonoma, è quella di sbagliare il periodo della potatura. Le piante, a seconda della loro specie, non possono essere potate in un periodo casuale del loro ciclo biologico: il periodo della potatura è specifico e deve essere necessariamente rispettato.
La potatura, inoltre, non deve sempre e per forza avvenire durante il periodo “di riposo” della pianta – quindi durante i mesi invernali in cui essa si ritrova senza foglie – ma può avvenire anche durante la fase attiva della pianta, quando quindi presenta già il fogliame sui rami. Se la potatura avviene quando la pianta è in vegetazione, si parla di “potatura verde”.
Per quanto riguarda gli alberi da frutto, nel periodo invernale – quindi tra gennaio e febbraio – dovranno subire la potatura gli agrumi (pompelmo, mandarino e arancio) e il pero. In primavera – quindi tra marzo e aprile – dovranno subire la potatura l’ulivo, l’albicocco, il pero, il kiwi, il susino, i frutti di bosco (lamponi, more e fragoline) e il pesco. Nel periodo estivo – tra maggio e agosto – ad essere potati saranno la vite, il kiwi, il pesco, il limone, l’albicocco e il pero. Nel periodo autunnale – tra settembre e ottobre – i frutti di bosco, il pero, il nocciolo, la vite e il limone.
Per quel che invece riguarda le piante e i fiori, in primavera – quindi tra marzo e aprile – dovranno subire la potatura l’aronia, il celastro, l’eucalipto e l’ippocastano. Nel periodo estivo, in particolare ad agosto, ad essere potati saranno il celastro, l’ortensia e la rosa. Nel periodo autunnale – tra settembre e dicembre – il biancospino, l’edera, il ginepro, l’ortensia, il ribes nero, la rosa, la betulla, il faggio e il sambuco.
Come anticipato, effettuare una corretta potatura delle piante non è per nulla un affare semplice. Innanzitutto, bisogna possedere parecchia dimestichezza con gli attrezzi del mestiere per evitare di ferirsi durante le operazioni.
Per poter potare correttamente una pianta, sarà necessario innanzitutto munirsi di seghetto, tronchesina o forbici da potatura se si tratta di una pianta con rami di piccole dimensioni, di una motosega elettrica se l’entità della pianta è piuttosto considerevole. Oltre a questo, saranno necessarie le dovute protezioni come guanti, casco e occhiali protettivi, e una scala dall’altezza adeguata a raggiungere con facilità la sommità della pianta.
Per potare correttamente non basta “tagliare via” la parte secca, il taglio deve essere fatto con una particolare metodologia così da non rischiare di arrecare danni permanenti alla pianta.
Per effettuare l’operazione di potatura, bisognerà innanzitutto tagliare tutti i rami secchi, quelli che non sono più in grado di produrre gemme. Eliminare i rami che si trovano alle biforcazioni, assecondando la naturale inclinazione della pianta; tagliare i rami che crescono verso la zona centrale della pianta; ed infine eliminare i rami che si incrociano con gli altri o quelli che crescono troppo vicini.
Un aspetto importante della potatura, più che riguardare quali rami eliminare al fine di agevolare la crescita e la produzione, è il taglio. Durante le operazioni di potatura dei rami più grossi, si dovrà procedere ad un taglio ad angolo retto, senza provocare lacerazioni della corteccia nella parte inferiore. Si inizia con l’eliminazione della parte iniziale del ramo, dopodiché si procede con l’eliminazione del moncherino. La potatura dei rami più piccoli – utile per concentrare la forza della pianta nel rinnovo della chioma – deve essere fatto poco sopra ad una gemma e inclinato in senso parallelo alla sua direzione.
Si ricorda che il taglio deve essere netto, così che lasci la superficie del ramo liscia e non seghettata; questo per agevolare in ogni modo la ricrescita di nuovi germogli.
Nella tabella qui sotto, si riassumono i prezzi medi per la potatura di piante di differenti dimensioni.
Altezza degli alberi | Costo |
Fino a 6 m | Da 50 a 200 € |
Tra i 6 e i 12 m | Da 200 a 400 € |
Tra i 12 e i 30 m | Da 400 a 500 € |
Sopra i 30 m | Da 600 a 1.200 € |
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Il costo medio di potatura di alberi di grandi dimensioni è stimato tra €600 e €1.200.
Richiedi un Preventivo su PG CasaTrattandosi di una pianta di piccole dimensioni, il costo per la potatura di un limone non può superare i 200 €.
L’ulivo è una pianta particolare perché, a differenza delle altre, prevede la potatura a cavallo tra due stagioni: tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.