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GUIDA UTILE
A cura di:Pietro Marra

Manutenzione di impianti antifurto: costi e interventi più comuni

Per chi vive in un’abitazione singola, in una villa isolata oppure ai primi piani, l’impianto d’allarme è, ormai da anni, una tecnologia imprescindibile. Uno strumento per la sicurezza, propria e dei propri beni, e un’efficace arma di difesa contro le effrazioni.

 

In commercio esistono impianti antifurto di ogni tipo e di ogni prezzo, tanto più sono costosi quanto più è evoluta la loro tecnologia. Non solo scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze è fondamentale. Fondamentale è anche occuparsi della sua manutenzione, assicurarsi che resti sempre efficiente così da assolvere alla sua funzione, e intervenire immediatamente in caso di guasto o di rottura. Perché, avere un impianto d’allarme che non funziona, equivale a non averlo affatto.

Quanto costa la manutenzione di impianti antifurto

Quando si parla di manutenzione di impianti antifurto, bisogna considerare le varie tipologie presenti sul mercato. La manutenzione può infatti riguardare il cambio batterie, una delle operazioni di minor costo, ma anche consistere nella programmazione della centrale.

 

In linea di massima, il prezzo medio per una manutenzione di impianti antifurto è di 150-200 euro, ma la forbice varia dai 50 euro per un cambio delle batterie ai 400 euro per le operazioni più complesse.

 

Tipologia di manutenzione Prezzi medi
Cambio batterie 50 – 100 €
Sostituzione alimentatore 100 – 200 €
Sostituzione sirena esterna 200 – 300 €
Sostituzione sensori su finestre e porte 200 – 350 €
Programmazione centrale antifurto 300 – 400 €

 

Il costo della manutenzione degli impianti antifurto varia anche a seconda delle caratteristiche degli immobili e della tipologia di impianto installato. Inoltre, l’intervento può essere ordinario, straordinario o dovuto alla manomissione da parte di esterni.

Gli interventi di manutenzione di routine

L’intervento più “banale” è la sostituzione delle batterie delle sirene e dei gruppi di continuità, qualora fossero presenti.

 

Affinché l’impianto sia funzionante, a prova di blackout e manomissioni della rete elettrica, è infatti necessario affiancare all’alimentazione via cavo anche quella ausiliaria delle batterie. Come tutte le pile, tuttavia, anche le batterie dell’antifurto hanno una durata limitata nel tempo e vanno sostituite a intervalli regolari, che possono variare a seconda di fattori come le condizioni ambientali, l’uso o l’inutilizzo prolungato e – ovviamente – la qualità del prodotto. Ogni volta che si sta per partire, ad esempio per una vacanza anche breve, è dunque necessario testare le batterie (basta inserire l’allarme e staccare il contatore generale per verificare che funzionino). Se tutti gli allarmi funzionano e le sirene iniziano a suonare, vuol dire che il sistema ha riconosciuto il pericolo di manomissione, ed è entrato in modalità protezione. Qualora si notasse che qualcosa non funziona come dovrebbe, è invece consigliabile rivolgersi al proprio installatore di fiducia per richiedere assistenza ed eventualmente un intervento di manutenzione.

Controlli e manutenzione del combinatore telefonico

Un altro fattore determinante per la funzionalità di un impianto è rappresentato dalla scheda SIM del combinatore telefonico dell’allarme. All’interno dell’antifurto viene inserita la normale scheda di un telefono cellulare, affinché l’allarme – quando scatta – chiami una serie di numeri preimpostati. Sebbene non tutti lo sappiano, ogni SIM card scade e smette di funzionare se non viene ricaricata per oltre un anno.

 

Trattandosi di combinatori telefonici, che difficilmente esauriscono il credito entro 12 mesi, spesso ci si dimentica di ricaricare la scheda. Ed ecco che questa smette “all’improvviso” di funzionare. Per evitare l’inconveniente, è consigliabile appuntare vicino alla centralina la data di scadenza della scheda.

 

La manutenzione è comunque semplicissima: basta recarsi presso un qualsiasi rivenditore di telefonia mobile, sottoscrivere un contratto con un operatore e scegliere una scheda per le chiamate vocali senza la connessione ad Internet. Infine, va sostituita la scheda all’interno del combinatore, e si ripete il test di chiamata per essere sicuri che tutto funzioni al meglio.

Manutenzione degli impianti d’allarme dopo le manomissioni

La manutenzione degli impianti d’allarme è un’operazione necessaria dopo ogni tentativo di manomissione, per evitare ulteriori inconvenienti e per rimettere la casa in sicurezza.

 

Ci sono diverse operazioni di sabotaggio che i ladri possono tentare per mettere fuori uso un antifurto. Ad esempio, quando i sensori anti intrusione non funzionano correttamente, è possibile che il circuito che li collega alla centralina sia stato reciso.

 

Solitamente i sistemi di sicurezza moderni reagiscono all’interruzione del collegamento, ma i ladri più attrezzati possono ingannare la centralina con delle resistenze elettriche, che imitano la resistenza normalmente esercitata dal sensore. Ciò può rendere complicato individuare il problema ma, ad un tecnico esperto, basterà verificare i collegamenti in modo inequivocabile, se necessario eseguendo un cablaggio sostitutivo.

 

Un’altra tecnica purtroppo molto diffusa fra i ladri è il cosiddetto jammer, che consiste nel disturbo delle frequenze radio, un intervento che può rendere impossibile comunicare con la centralina inibendo anche il funzionamento dei telecomandi.

 

Si tratta di operazioni che preparano l’intromissione, perciò è importante riconoscerne per tempo le tracce perché indicano quasi sempre che si sta per subire un furto. Alla minima avvisaglia è fondamentale rivolgersi immediatamente a un tecnico specializzato, per effettuare una manutenzione completa dell’impianto di videosorveglianza e antintrusione.

Come trovare le migliori aziende per la manutenzione di impianti antifurto

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Domande frequenti:


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Pietro Marra

Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione

Tecnico informatico con oltre 20 anni di esperienza, specializzato in impianti informatici e sistemi di videosorveglianza e antintrusione. Ha dedicato la sua carriera a garantire la sicurezza e l'efficienza dei sistemi informatici per una vasta gamma di clienti.