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GUIDA UTILE
A cura di:Giorgio Santacroce

Messa a terra dell’impianto elettrico

La messa a terra dell’impianto elettrico è una parte essenziale del sistema elettrico che protegge le persone e gli edifici in caso di guasti, convogliando la corrente dispersa verso il terreno. In assenza di un sistema di messa a terra adeguato, il rischio di folgorazione o incendio può aumentare notevolmente, rendendo obbligatoria la sua installazione in tutti gli edifici civili e industriali.

Come è fatto un impianto di messa a terra

Un impianto di messa a terra è composto da più elementi collegati tra loro: i picchetti (o dispersori), i conduttori di protezione (cavi giallo-verdi presenti nelle prese elettriche e lungo tutto l’impianto) e il differenziale, meglio conosciuto come salvavita. Questo dispositivo è progettato per interrompere immediatamente il flusso di corrente elettrica quando rileva una dispersione verso terra, prevenendo incidenti gravi come le folgorazioni.

L’impianto disperdente: come funziona

L’impianto disperdente è l’insieme dei dispositivi che ha la funzione di convogliare le correnti di guasto verso il terreno. Questo sistema, composto da picchetti in acciaio zincato, corde in rame o armature in acciaio, si trova in contatto diretto con il terreno, garantendo la dispersione sicura della corrente elettrica. In caso di guasto, il sistema permette alla corrente di seguire un percorso sicuro verso il terreno, proteggendo così le persone e gli edifici da potenziali incidenti elettrici.

Il salvavita e il suo ruolo

Il differenziale, o salvavita, è un dispositivo fondamentale in ogni impianto elettrico. Funziona rilevando eventuali dispersioni di corrente che, se non intercettate, potrebbero rappresentare un pericolo per chiunque venga a contatto con parti metalliche collegate all’impianto. Quando una parte della corrente si disperde verso il terreno, il salvavita interrompe immediatamente il flusso, limitando i danni e proteggendo gli occupanti dell’edificio.

 

È importante sottolineare che, anche se il salvavita entra in azione in pochi millisecondi, la persona potrebbe ancora percepire uno shock elettrico, seppur di lieve entità. La velocità di intervento del differenziale è cruciale per evitare conseguenze gravi.

I conduttori di protezione: perché sono essenziali

I conduttori di protezione, riconoscibili dal colore giallo-verde, sono progettati per convogliare eventuali correnti disperse verso il sistema disperdente. Questi cavi sono collegati a tutte le prese e ai dispositivi dell’impianto elettrico, assicurando che, in caso di guasto, la corrente non raggiunga parti metalliche accessibili, evitando pericoli di folgorazione. Per mantenere il sistema sempre sicuro ed efficiente, è fondamentale eseguire controlli periodici, verificando lo stato di usura dei cavi e dei conduttori.

La verifica della messa a terra

La verifica della messa a terra di un impianto elettrico è suddivisa in tre fasi principali:

 

  • Verifica documentale: consiste nel controllare che tutti i documenti necessari siano presenti e aggiornati, tra cui il progetto, la dichiarazione di conformità dell’impianto e la denuncia dell’impianto di terra all’INAIL e all’ASL. È necessario anche verificare che il manuale di manutenzione dell’impianto sia disponibile.
  • Verifica strumentale: questa fase comprende la misurazione della resistenza di terra e la continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali, nonché il controllo dei dispositivi di interruzione automatica, come il salvavita.
  • Rilascio del certificato di verifica: una volta eseguiti i controlli, viene rilasciato il Certificato di Verifica, che attesta la conformità dell’impianto, accompagnato dal Verbale di Verifica.

Messa a norma dell’impianto: obblighi di legge

Secondo il DPR 462/2001, è obbligatorio per tutti i datori di lavoro garantire la verifica periodica degli impianti di messa a terra. Questi controlli devono essere eseguiti da enti abilitati dal Ministero dello Sviluppo Economico, come le ASL o l’ARPA. Il Decreto stabilisce che ogni attività con almeno un lavoratore è tenuta a rispettare queste normative, al fine di garantire la sicurezza dell’ambiente lavorativo e la salute dei dipendenti. Il datore di lavoro è il responsabile dell’esecuzione dei controlli.

Sanzioni per mancata verifica dell’impianto

Il mancato controllo della messa a terra comporta sanzioni amministrative e penali. Secondo il D.Lgs 106/09, i datori di lavoro che non eseguono i controlli obbligatori possono essere multati con cifre che variano da 1.000 a 4.800 €, oltre a rischiare l’arresto da 2 a 4 mesi. Le multe possono essere emesse dagli organi di controllo competenti, come ASL, ARPA o INAIL.

Documentazione richiesta per la verifica

La documentazione richiesta per la verifica dell’impianto include la Dichiarazione di Conformità, il progetto e la denuncia dell’impianto di terra. Questi documenti devono essere conservati in azienda e resi disponibili per le ispezioni periodiche. In caso di modifiche all’impianto, è necessario aggiornare la documentazione per garantire la conformità alle normative vigenti.

Verifica degli impianti elettrici: come avviene

Un verificatore abilitato, appartenente a un Organismo Ispettivo riconosciuto, esegue i controlli richiesti. La verifica comprende un controllo visivo delle condizioni generali dell’impianto, seguito da prove strumentali per misurare la resistenza di terra e verificare il corretto funzionamento del differenziale e dei conduttori di protezione. La normativa prevede che gli impianti di messa a terra vengano verificati ogni 5 anni, mentre per i cantieri, i locali medici o gli ambienti a rischio di incendio, la verifica è richiesta ogni 2 anni.

Costi per la verifica della messa a terra

I costi per la verifica della messa a terra variano in base alla potenza dell’impianto elettrico. La tabella sottostante riporta i costi medi per la verifica:

 

Potenza Costo
Da 3 a 10 Kw 150 €
Da 11 a 15 Kw 200 €
Da 16 a 25 Kw 250 €
Da 26 a 50 Kw 300 €
Da 51 a 100 Kw 500 €
Da 101 a 150 Kw 600 €
Da 151 a 200 Kw 700 €

 

Domande frequenti:

  • A cosa serve l'impianto di messa a terra?

    L'impianto di messa a terra ha lo scopo di garantire la sicurezza delle persone e degli impianti, proteggendo da scariche elettriche accidentali e riducendo il rischio di folgorazione o incendi. In caso di guasto, convoglia la corrente dispersa verso il terreno, prevenendo situazioni pericolose.

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  • Come realizzare la messa a terra dell'impianto elettrico?

    Per realizzare correttamente la messa a terra dell'impianto elettrico, è necessario rivolgersi a tecnici specializzati e certificati. Secondo la normativa vigente, solo gli Organismi Abilitati dal Ministero dello Sviluppo Economico, come le ASL o ARPA, possono eseguire i controlli e le verifiche obbligatorie.

  • Come verificare la messa a terra di un impianto elettrico?

    La verifica della messa a terra di un impianto elettrico avviene in tre fasi:

    1. Verifica documentale, dove si controllano il progetto e la dichiarazione di conformità.
    2. Verifica strumentale, che consiste nella misurazione della resistenza di terra e nel controllo della continuità dei conduttori di protezione.
    3. Infine, se tutto è conforme, viene rilasciato il Certificato di Verifica e il Verbale di Verifica.

  • Quanto costa la messa a terra dell'impianto elettrico?

    Il costo per la verifica della messa a terra varia in base alla potenza dell'impianto (espressa in kW) e alla complessità del sistema. I costi possono variare tra 50 € e 700 €, in funzione delle caratteristiche specifiche dell'impianto.


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Giorgio Santacroce

Tecnico riparazioni elettroniche

Mi chiamo Giorgio Santacroce e sono un tecnico riparazioni elettroniche con una grande passione per la tecnologia. Fin da piccolo ho sempre avuto una forte predisposizione per l'informatica e l'elettronica. Nel corso degli anni ho acquisito una vasta esperienza nel settore, diventando un esperto nella riparazione di smartphone, tablet, PC e dispositivi elettronici in generale. Oltre a questo, mi occupo anche di impianti elettrici civili, installazione di antenne, saldatura, tinteggiatura e manutenzione generale. La mia indole versatile e la mia capacità di risolvere problemi di diversa natura mi permettono di essere un professionista completo e affidabile, in grado di soddisfare le esigenze di ogni cliente. Sono sempre pronto ad affrontare nuove sfide e ad apprendere nuove competenze, perché la mia mission è quella di offrire un servizio impeccabile e altamente personalizzato.