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GUIDA UTILE
A cura di:Pietro Marra

Videosorveglianza: privacy, requisiti richiesti e costi

Quante volte hai pensato di installare nella tua casa o nel condominio in cui vivi un impianto di videosorveglianza? Mantenere al sicuro te e la tua famiglia è una priorità, ma prima di compiere questa scelta devi fare i conti con le normative previste dalla legge.

 

Uno dei maggiori problemi è infatti rappresentato dalla questione della privacy: non è solo importante scegliere l’apparecchio giusto e trovare un professionista esperto nell’installazione dell’impianto. Serve anche prestare molta attenzione ai regolamenti vigenti per non incorrere in sanzioni pesanti.

Videosorveglianza e privacy, il regolamento

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) regolamenta tutto ciò che riguarda la privacy, compreso l’utilizzo della videosorveglianza. Il testo, originariamente concentrato sulla tutela dei dati sensibili, è stato adattato per includere indicazioni dettagliate sull’impiego delle telecamere.

 

Ad esempio, è specificato che non è possibile riprendere luoghi pubblici senza permesso, poiché nelle riprese potrebbe essere presente una persona inconsapevole, la cui privacy deve essere tutelata. La responsabilità dell’installazione è a carico del proprietario o, in caso di condominio, dell’amministratore, che risponde personalmente di eventuali infrazioni.

Videosorveglianza privata, i requisiti richiesti

Per rispettare il GDPR, un sistema di videosorveglianza deve soddisfare vari requisiti. Il primo riguarda l’esposizione di cartelli informativi che segnalino la presenza di telecamere, così che chi si trovi nello spazio sappia di essere ripreso. In secondo luogo, è obbligatorio conservare le immagini in un luogo sicuro, accessibile solo a persone autorizzate, in particolare al responsabile del trattamento dei dati.

 

I dati possono essere raccolti, conservati e utilizzati esclusivamente a scopi di videosorveglianza, e resi disponibili solo per forze dell’ordine e giudici per proteggere il luogo sorvegliato e prevenire crimini. L’uso improprio, come monitorare il comportamento di una persona, è punito dalla legge.

 

Nel caso in cui vengano identificate persone fisiche, sarà necessario il permesso del garante autorizzato. Qualora non si rispettino questi regolamenti, si configurerebbe una violazione della privacy, punibile ai sensi dell’articolo 167 del codice penale.

I vantaggi di un impianto di videosorveglianza smart

La crescente diffusione degli impianti di videosorveglianza smart offre nuove opportunità in termini di sicurezza domestica e controllo remoto. Questi sistemi non solo permettono di monitorare la casa in tempo reale tramite smartphone, tablet o computer, ma consentono anche di ricevere notifiche immediate in caso di movimenti sospetti. I dispositivi smart spesso includono sistemi di rilevamento avanzato, come il riconoscimento facciale e la differenziazione tra persone e oggetti in movimento, riducendo i falsi allarmi e migliorando l’affidabilità complessiva del sistema.

 

Un ulteriore vantaggio riguarda la possibilità di archiviazione in cloud, che elimina la necessità di dispositivi di memoria fisici. Con un abbonamento ai servizi cloud, è possibile salvare e rivedere le registrazioni da qualsiasi luogo, garantendo una protezione extra anche in caso di danni alle apparecchiature locali. Inoltre, i sistemi smart supportano la connessione con altri dispositivi domotici come luci e serrature intelligenti, creando un ecosistema integrato che può essere automatizzato e personalizzato secondo le esigenze dell’utente.

 

Grazie a queste innovazioni, un impianto di videosorveglianza smart rappresenta una soluzione completa e flessibile, ideale sia per abitazioni private sia per condomini, offrendo sicurezza avanzata e facilità d’uso.

Quanto costa un sistema di videosorveglianza?

L’installazione di un impianto di videosorveglianza dovrebbe sempre essere affidata a un professionista, e prevede i seguenti passaggi:

  • Estensione dell’impianto: è importante definire l’area da coprire, essenziale per un preventivo accurato.
  • Tipologia di telecamere: in base alle esigenze, il cliente può optare per telecamere fisse, motorizzate, analogiche, digitali o LAN, che permettono di registrare in formato digitale.
  • Sistema di controllo centralizzato: include un’unità centrale da cui gestire l’intero circuito di videosorveglianza.
  • Impianto smart e connessione: gli impianti moderni consentono di gestire la videosorveglianza da remoto tramite dispositivi come smartphone o PC.

Una volta stabiliti questi dettagli, si potrà ottenere un preventivo dettagliato. Ecco una tabella con i prezzi indicativi per farsi un’idea dei costi:

 

Sistema di videosorveglianza Prezzi medi
Circuito singolo (una telecamera) 210 – 290 €
Set semi-professionale (multi-telecamera) 650 – 900 €
Set professionale (multi-telecamera) 1.400 – 1.600 €

 

I prezzi di un sistema di videosorveglianza variano in base alle esigenze: un circuito singolo, con una centralina e una telecamera fissa, parte da 210 €, mentre i set semi-professionali e professionali, più completi e adatti a coprire spazi più ampi, costano rispettivamente tra 650 € e 900 € e tra 1.400 € e 1.600 €.

A chi rivolgersi per il proprio impianto di videosorveglianza

Tramite PG Casa puoi trovare rapidamente i migliori professionisti nella tua zona per un impianto di videosorveglianza professionale. Inserisci la tua città per ottenere i loro contatti. Il sistema di preventivazione gratuita ti permette inoltre di ricevere diverse offerte e confrontarle comodamente.

Domande frequenti:

  • Cosa possono inquadrare le telecamere?

    Le telecamere di videosorveglianza possono inquadrare solo aree di proprietà privata, come la propria abitazione o giardino. Non è consentito riprendere aree pubbliche (come strade o parchi) senza autorizzazione, poiché questo potrebbe violare la privacy delle persone. In un condominio, le riprese devono limitarsi alle aree comuni se approvate dall’assemblea condominiale e installate secondo le normative GDPR.

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  • Quanto tempo devono restare le registrazioni delle telecamere?

    In base alle normative sulla privacy, le registrazioni delle telecamere devono essere conservate per un massimo di 24 ore. Questo periodo può essere esteso a sette giorni solo in situazioni particolari e se giustificato da esigenze specifiche. Dopo tale periodo, i dati devono essere cancellati per garantire il rispetto della privacy.

  • Chi può visionare le registrazioni?

    Le registrazioni possono essere visionate solo dalle persone autorizzate, come il proprietario o l’amministratore del sistema di videosorveglianza. In caso di indagini, le forze dell’ordine possono richiedere l’accesso ai video. È fondamentale che le registrazioni siano protette in un luogo sicuro, accessibile solo a persone autorizzate, per evitare violazioni della privacy.


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Pietro Marra

Esperto in Sistemi di Videosorveglianza e Antintrusione

Tecnico informatico con oltre 20 anni di esperienza, specializzato in impianti informatici e sistemi di videosorveglianza e antintrusione. Ha dedicato la sua carriera a garantire la sicurezza e l'efficienza dei sistemi informatici per una vasta gamma di clienti.