Giuseppe Sorrenti
Architetto
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I titoli abilitativi in sanatoria sono gli unici strumenti attualmente disponibili per regolarizzare opere edilizie realizzate in assenza o in difformità dal titolo abilitativo, al fine di sanare situazioni di abuso edilizio. Questi strumenti consentono di ottenere l’autorizzazione per interventi che sono stati eseguiti senza i dovuti permessi, purché rispettino le norme urbanistiche e paesaggistiche vigenti.
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È importante sottolineare che il condono edilizio, inteso come strumento straordinario per sanare abusi edilizi con deroghe alle normative, non è più attivo né previsto dalla legge italiana. Attualmente, le uniche possibilità di sanare abusi edilizi passano attraverso il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria o altre forme di regolarizzazione previste dal Testo Unico dell’Edilizia.
L’abusivismo edilizio si riferisce alla realizzazione di opere edilizie in violazione delle norme urbanistiche ed edilizie. Si configura come abuso edilizio qualsiasi costruzione, ampliamento o ristrutturazione eseguita senza il necessario titolo abilitativo, oppure in difformità rispetto a quanto autorizzato.
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Le responsabilità dell’abuso edilizio sono condivise tra il proprietario, il costruttore e il committente, i quali rispondono della conformità delle opere alle normative vigenti. In caso di accertamento di un abuso edilizio, le autorità competenti possono disporre la demolizione delle opere abusive, oltre all’applicazione di sanzioni amministrative e pecuniarie.
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Il permesso di costruire in sanatoria e altri titoli abilitativi in sanatoria sono strumenti che consentono di regolarizzare opere edilizie già realizzate, purché queste rispettino le norme urbanistiche e paesaggistiche vigenti. La sanatoria viene concessa solo se le opere realizzate sono conformi alla disciplina urbanistica ed edilizia in vigore sia al momento della realizzazione che al momento della presentazione della richiesta.
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Per ottenere un titolo abilitativo in sanatoria, è necessario presentare una domanda presso il Comune competente, allegando tutta la documentazione tecnica richiesta, tra cui relazioni tecniche, documentazione fotografica, e l’attestazione del pagamento degli oneri concessori e delle sanzioni previste. È importante affidarsi a un tecnico qualificato, come un geometra o un architetto, per la corretta gestione della pratica.
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Attualmente, in Italia, non è in vigore alcuna normativa che consenta la presentazione di condoni edilizi straordinari. Le uniche possibilità di sanare situazioni di abuso edilizio passano attraverso la presentazione di una richiesta di sanatoria, che viene valutata dalle autorità competenti in base alla conformità delle opere alle norme urbanistiche ed edilizie.
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In passato, in Italia, sono stati emanati tre condoni edilizi straordinari, nel 1985, 1994 e 2003, che hanno permesso la regolarizzazione di numerose opere abusive. Tuttavia, tali leggi non sono più in vigore e non è possibile richiedere nuovi condoni.
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Oggi, il rispetto delle normative urbanistiche ed edilizie è essenziale per evitare sanzioni e interventi di demolizione. Per questo motivo, è fondamentale assicurarsi di operare sempre con i dovuti titoli abilitativi, e di regolarizzare tempestivamente eventuali situazioni di difformità mediante la richiesta di sanatoria.
Architetto
Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo aver conseguito la laurea magistrale ottiene l'abilitazione per l'esercizio della professione ed inizia a lavorare presso vari studi di progettazione in provincia di Reggio Calabria. Dal 2017 svolge la propria attività professionale presso il suo studio in provincia di Como dove si occupa principalmente di ristrutturazione e nuove costruzioni di edifici residenziali. Collabora, inoltre, con numerose imprese svolgendo attività di consulenza nei cantieri. Attualmente, oltre alla libera professione, è docente di progettazione, costruzioni e impianti in un istituto in provincia di Varese.