Domenico Ielo
Ingegnere Civile
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Il biogas è tra le fonti alternative più utilizzate per la produzione di energia elettrica e calorica rinnovabile. Ma cos’è esattamente il biogas? Con questo termine si intende una miscela di vari tipi di gas, per la maggior parte metano, prodotto dalla naturale fermentazione batterica in assenza di ossigeno dei residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrefazione o letame.
Il biogas possiede naturalmente un alto potere calorifico e può dunque essere convertito in elettricità e calore. Il residuo della fermentazione è il digestato, un materiale liquido, completamente inodore e ad altissimo valore agronomico, con caratteristiche migliorative rispetto al materiale di partenza.
Il motivo per cui si tratta di una fonte da sfruttare è semplice: il biogas è indicato dall’U.E. tra le fonti energetiche rinnovabili non fossili che possono garantire, oltre che autonomia energetica, anche la riduzione dell’inquinamento atmosferico e dell’effetto serra.
Per poter essere trasformato in energia, il biogas deve essere captato e accumulato in strutture appositamente costruite per bruciarlo in sicurezza. Esistono tecnologie che utilizzano batteri in “fermentatori” per produrre biogas, calore e digestato. Il biogas viene quindi convertito in energia elettrica tramite un cogeneratore, che, con motori e turbine a vapore, trasforma energia meccanica in energia termica.
Questo metodo di creazione energetica si chiama cogenerazione: un sistema che permette di ottenere sia energia elettrica che termica nello stesso impianto e contemporaneamente. Entrambe possono essere utilizzate in ambiente domestico o industriale.
L’utilizzo del biogas ha una serie di vantaggi e svantaggi.
Tra i principali vantaggi:
Tra gli svantaggi principali:
I costi di un impianto a biogas sono piuttosto elevati. La tabella sottostante mostra i costi medi per un impianto di riscaldamento a biogas:
Potenza dell’impianto in kW | Costo per 1 kW | Costo complessivo dell’impianto |
100 kW | circa 8.500 €/kW | circa 850.000 € |
200 kW | circa 7.000 €/kW | circa 1,4 mln di € |
300 kW | circa 6.000 €/kW | circa 1,8 mln di € |
400 kW | circa 5.500 €/kW | circa 2.2 mln di € |
500 kW | circa 5.000 €/kW | circa 2.5 mln di € |
600 kW | circa 4.500 €/kW | circa 2.7 mln di € |
700 kW | 4.250 €/kW | circa 2.97 mln di € |
800 kW | 4.100 €/kW | circa 3.3 mln di € |
900 kW | 4.000 €/kw | circa 3.6 mln di € |
Un impianto da 1.000 kW può arrivare a costare fino a 4 milioni di euro. Riducendo le dimensioni si può contenere il costo, ma il fabbisogno energetico resta elevato. Un impianto di piccole dimensioni, circa 50 kW, comporta un investimento di circa 250.000 €.
Questi costi non includono la gestione e il trasporto della biomassa.
L’Italia è terza al mondo per produzione di biogas dopo Germania e Cina. Circa l’80% degli impianti sono situati in pianura padana. Nel tempo, incidenti in alcuni impianti hanno causato inquinamento delle falde, morie di pesci e fuoriuscita di liquami, ma grazie agli impianti moderni questi casi sono sempre più rari.
La produzione di biogas è nata per valorizzare i rifiuti reflui, deiezioni animali e scarti industriali in un’ottica di economia circolare. Gli incentivi statali per la produzione di biogas hanno incrementato l’interesse verso questa soluzione.
Se sei un allevatore e stai pensando di sfruttare le biomasse di scarto per il riscaldamento a biogas, richiedi un preventivo e PG Casa sarà in grado di metterti in contatto con professionisti specializzati!
I biogas sono una miscela di vari gas, principalmente metano e anidride carbonica, generati dalla fermentazione batterica in assenza di ossigeno (anaerobiosi) di materiali organici come residui vegetali e animali. Questa fermentazione produce una fonte di energia rinnovabile impiegabile per la cogenerazione di energia elettrica e termica, con un impatto ambientale ridotto rispetto ai combustibili fossili.
Richiedi un Preventivo su PG CasaIl guadagno di un impianto a biogas dipende da fattori quali la capacità dell’impianto, l’efficienza del cogeneratore e il tipo di biomassa utilizzata. Un impianto con capacità di 700 metri cubi di biogas all'ora può alimentare un cogeneratore con una potenza nominale di 1.416 kW elettrici e 849 kW termici. Questo tipo di impianto può generare un profitto significativo, sia attraverso la vendita di energia prodotta sia tramite gli incentivi statali per le fonti rinnovabili.
Attualmente, l'Italia conta circa 1.600 impianti di biogas, il che la rende il secondo produttore europeo e il terzo a livello mondiale. La maggior parte degli impianti si trova nelle regioni settentrionali, dove le strutture agricole e zootecniche offrono una fonte costante di biomassa da trattare.
Ingegnere Civile
Domenico Ielo si è laureato con lode in Ingegneria Civile presso l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Ha ottenuto il Dottorato in Ingegneria Geotecnica ed un Master di II livello In Ingegneria Ambientale Esperto in Difesa del Territorio. Ha maturato la propria esperienza professionale in importanti studi di ingegneria civile occupandosi della progettazione esecutiva di strutture e infrastrutture. Ha lavorato nella pubblica amministrazione nel settore ambientale ed in campo universitario quale assegnista di ricerca. Ha ricoperto incarichi di progettazione di opere pubbliche di Enti locali e di consulente tecnico d’ufficio in campo civile presso il Tribunale. Autore di quindici pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste internazionali nel settore Ambientale. Dal 1999 è iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria e presso l’albo dei consulenti tecnici di ufficio del Tribunale di Reggio Calabria.