Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
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La concimazione è un processo attraverso il quale è possibile rendere più fertili sia il terreno sia le piante, preparandoli affinché i raccolti attesi siano più fruttuosi e rendano al meglio. Inoltre, questo intervento serve a rendere più forte la pianta stessa andando a proteggerla, di conseguenza, dall’attacco di eventuali parassiti in modo del tutto naturale.
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Migliori performance dalla propria vegetazione possono essere ottenute grazie all’aiuto dei tanto conosciuti concimi somministrati a più riprese direttamente sulla terra.
Ovviamente, in commercio ne esistono di diverse tipologie, ognuno dei quali è ideale per un certo terreno o per una famiglia di piante. Numerosi studi in materia di botanica hanno dimostrato come i concimi che molte aziende agroalimentari utilizzano abbiano effetti tutt’altro che benefici e, proprio per questo motivo, sono stati progressivamente allontanati dal mercato. Infatti, a seguito di nuove scoperte sono preferiti di gran lunga tutti quei concimi naturalmente prodotti e che, di sicuro, non possono che far bene al terreno e alle piante.
Sul mercato è possibile trovare numerose tipologie di concimi e orientarsi nella scelta può non essere così facile come sembra. Infatti, se non si ha l’opinione di un esperto del campo si rischia di scegliere un prodotto che potrebbe avere l’effetto esattamente opposto, bruciando di fatto la pianta trattata con la sostanza.
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Innanzitutto è necessario sapere che i concimi possono essere scelti in base al tipo di piante a cui si intende somministrarli oppure sulla base dell’origine del concime stesso.
Ovviamente, l’obiettivo è quello di dare alla pianta o al terreno esattamente ciò di cui ha bisogno. In questo caso, si potrà distinguere tra:
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Se invece si vuole somministrare il concime alla pianta, allora, la cosa migliore da fare è proprio quella di individuare la famiglia a cui il vegetale appartiene, facendo le opportune ricerche del caso. Ad esempio, ci sono alcune piante che necessitano di più acidità , altre che preferiscono un terreno più argilloso e altre ancora che richiedono un terreno misto a vitamine e potassio: due sostanze molto spesso presenti nei concimi.
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Distinguiamo, inoltre, tra concime naturale, concime minerale e concime studiato in laboratorio tramite determinate formule.
Quello che va per la maggiore al giorno d’oggi è proprio il concime organico, ossia ottenuto partendo da organismi viventi. Il concime stallatico e la pollina non possono avere alcun effetto negativo sulle piante anche qualora si sbagliasse tipologia.
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Ultima tipologia da prendere in considerazione è il concime fogliare, ottenuto mediante la lavorazione delle parti verdi della pianta stessa.
Talvolta, c’è da dire che per determinati tipi di piante può essere sufficiente utilizzare la cenere concime, contribuendo quindi ad un doppio risparmio in termini economici perché viene impiegato qualcosa che si ha già a disposizione qualora si avesse un classico camino a legna in casa.
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Sicuramente, uno dei metodi più utilizzati per la concimazione delle proprie piante è anche quello di somministrare loro direttamente del terreno misto al concime. Si tratta sempre di preparazioni che vengono studiate dapprima all’interno di laboratori, grazie alle quali non solo è possibile fornire alla vegetazione la tipologia di terreno di cui ha bisogno, ma si può conferire anche un apporto nutritivo e vitaminico, grazie all’azione del concime.
A seconda dei vari tipi di concime è possibile trovare sul mercato svariati prezzi che vanno da un minimo di 4 euro ad un massimo di 50 o 60 euro.
Ecco allora un breve elenco di tutti i concimi più noti e i relativi prezzi:
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Tipologia di concime | Costi |
Concime per prato | Da 15 a 25 € |
Concime per orto | Da 3 a 30 € |
Concime fogliare | Da 10 a 55 € |
Concime stallatico | Da 4 a 25 € |
Concime liquido | Da 1,5 a 10 € |
Concime per piante grasse | Da 5 a 25 € |
Concime organico | Da 8 a 10 € |
Concime organico pellettato | Da 9 a 30 € |
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Gli agrumi vanno concimati più volte durante l'anno e in periodi ben precisi. Il concime che richiedono è sia quello di natura organica sia quello minerale. È possibile concimare agrumi anche con il semplice stallatico mischiato a sufficienza con del terreno fertile, composto da stendere con cura intorno alla pianta. A questo, però, andranno anche alternati sporadicamente concimi minerali come l'azoto. Si ricorda che la concimazione degli agrumi deve avvenire in tre momenti ben definiti durante tutto l'arco dell'anno: in primavera, in estate e in autunno.
Richiedi un Preventivo su PG CasaSarà sufficiente prelevarne un po' con le mani (accuratamente coperte prima da appositi guanti per evitare spiacevoli bruciature o profumazioni poco gradite) e versarlo intorno alla pianta, proprio sul terreno. L'importante sarà avere cura di non gettarlo sullo stelo delle piante e fare attenzione che non rimanga qualche granulo nascosto tra le foglie, perché potrebbe provocare una bruciatura soprattutto nei mesi estivi. Dopo averlo posizionato, sarà necessario smuovere un po' la terra con l'apposita attrezzatura e quindi annaffiare regolarmente con abbondante acqua.
In generale, è possibile definire un periodo preciso dell'anno in cui concimare le piante in vaso, ossia la primavera. Allo sbocciare delle prime gemme e delle prime foglie, infatti, è necessario dare un rinforzo in più alla pianta in modo da darle un aiuto per ottenere boccioli migliori in estate.
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.