Hai completato il 00% della tua richiesta
di preventivo

CONTINUA CON LA RICHIESTA CANCELLA RICHIESTA
Chiedi preventivi per

CIPPATO

San Marino Inserisci il CAP dove vuoi il servizio
Localizzami Trova CAP
CHIEDI PREVENTIVO
  • Invia la tua richiesta gratis
    Rispondi ad alcune brevi domande sul servizio che ti serve e lascia i dati per essere contattato
  • Ricevi fino a 5 preventivi
    I nostri professionisti ti invieranno preventivi personalizzati nel più breve tempo possibile
  • Scegli il preventivo migliore
    Confronta preventivi, profili e recensioni, quindi assumi il professionista adatto a te

GUIDA UTILE
A cura di:Mattia Valentina Caracciolo

Cippato di legno: di cosa si tratta e come utilizzarlo

Con il termine cippato si fa riferimento alle varie forme in cui il legno può essere trasformato a seguito di un’apposita procedura meccanica conosciuta con il nome di cippatura.

Generalmente il cippato non è altro che legno sminuzzato di varia grandezza, impiegato principalmente come biocombustibile per alimentare caldaie a biomassa.

 

Non si tratta propriamente di una fonte rinnovabile come il sole e il vento, ma è appunto una biomassa vegetale – come il pellet o la legna da ardere – e rappresenta un biocombustibile green totalmente ecologico.

 

La sua produzione è strettamente legata alle filiere locali della lavorazione del legno, e consente di trasformare un materiale di scarto destinato ad essere smaltito come rifiuto, in un prezioso combustibile di origine vegetale.

 

Le fonti di provenienza del cippato sono principalmente:

  • Scarti dalle segherie nella lavorazione del legno;
  • Interventi di produzione legname e manutenzione del patrimonio boschivo;
  • Potature e sfalci del verde urbano.

 

Tipologia di cippato Prezzi medi
Cippato di legno umido  Circa 3,50 euro al quintale
Cippato di legno secco  Circa 4 euro al quintale

Quali sono i vantaggi dell’utilizzo del cippato?

Utilizzare il cippato di legno come combustibile, presenta numerosi vantaggi fra i quali:

  • Consente di risparmiare una cifra considerevole sul costo del combustibile dato che è un materiale economico. Mediamente si stima un risparmio del 60% rispetto all’impiego di combustibili fossili;
  • È facile da reperire sul mercato e lo si può produrre in autonomia;
  • Le moderne caldaie a biomassa prevedono un sistema di caricamento automatico del cippato che evita di dover riempire continuamente il serbatoio;
  • Nel caso in cui si impieghi materiale di qualità, produce un basso volume di cenere;
  • La combustione parte velocemente e brucia molto lentamente fornendo ottima resa qualitativa;
  • Ha un impatto prossimo alla zero in tema di emissioni ambientali;
  • Ha potere calorifico che varia dai 2.5 ai 4.5 Kwh/kg in base all’essenza del legno ed al grado di umidità;

 

Come scegliere il cippato?

Trattandosi di un materiale di riciclo proveniente da varie fonti, il cippato presenta caratteristiche alquanto variegate. La sua classificazione avviene in base a fattori come la pezzatura, il contenuto idrico e il materiale legnoso di origine.

 

Esiste una norma tecnica di riferimento, la UNI EN ISO 17225-4:2014, che definisce 4 classi di qualità del biocombustibile: A1-A2-B1-B2, ognuna delle quali è individuata da una serie di informazioni sulla materia prima legnosa, tra cui l’origine e i limiti dei parametri qualitativi da rispettare.

 

Le misure di questi parametri sono effettuate da appositi laboratori su campioni di biomassa rappresentativi del lotto da analizzare.

 

Le classi A1 e A2 presentano fonti di provenienza quali alberi interi senza radice, tronchi di legno, legno residuo in pezzi, legno residuale non trattato chimicamente.

 

La classe B1 indica piante forestali, legni vergini e residui legnosi non trattati chimicamente.

 

La classe B2, infine, si riferisce a piante forestali e legni vergini, sottoprodotti e residui della lavorazione del legno, residui legnosi non trattati chimicamente.

 

Sulle proprietà finali del cippato incidono maggiormente due indicatori:

  • Umidità: di norma il valore ottimale è compreso fra il 40% e il 60%. Si tratta di un aspetto molto importante da tenere in considerazione in quanto incide tanto sull’aspetto energetico del combustibile quanto sul comportamento termico dell’impianto all’interno del quale viene utilizzato. Un cippato troppo umido determina un abbassamento della temperatura in caldaia con riduzione del rendimento energetico e aumento delle emissioni inquinanti. Lo stoccaggio di cippato umido inoltre favorisce processi di fermentazione e degradazione della biomassa;
  • Ceneri: non contribuiscono in alcun modo alla produzione di energia e rappresentano la frazione inorganica residua del biocombustibile dopo la combustione. La qualità della biomassa è parecchio influenzata da questo parametro per una serie di problematiche, tra cui la produzione di aggregati solidi che incidono sull’efficienza energetica della caldaia, l’avvio di processi di corrosione delle parti interne dell’impianto di combustione, l’emissione di polveri sottili e la necessità di smaltimento.

 

Tipologia di cippato di legno Prezzi medi
Cippato di faggio/quercia (25% di umidità)  Circa 7 euro al quintale
Cippato di pioppo (25% di umidità)  Circa 5 euro al quintale
Cippato di abete rosso (15% di umidità)  Circa 4 euro al quintale

Come può essere utilizzato il cippato?

Il cippato è utilizzato principalmente come combustibile per l’alimentazione di generatori di acqua calda e di corrente, in grado di fornire riscaldamento, acqua sanitaria ed elettricità. Trova largo impiego tanto nell’ambito residenziale-domestico quanto nella gestione e conduzione di grandi spazi pubblici e privati quali strutture alberghiere, serre, palestre e piscine.

 

L’impiego del cippato come combustibile ha un impatto zero in termini di emissioni nell’ambiente poiché la percentuale di anidride carbonica rilasciata nell’aria al momento della combustione è sostanzialmente la stessa di quella che le piante hanno assorbito durante il processo di fotosintesi clorofilliana.

 

Il cippato grezzo può essere impiegato anche in agricoltura e giardinaggio per le operazioni di pacciamatura, cioè quel complesso di attività che prevedono la copertura del suolo con uno strato di materiale per prevenire la crescita di erbacce, compattare il terreno oppure prevenire l’erosione.

 

Come reperire il cippato?

Alla luce del crescente impiego di cippato di legno, reperirlo sul mercato è un’operazione alquanto semplice. Vi sono numerosi produttori italiani di cippato disponibili su tutto il territorio nazionale, ma il consiglio è quello di trovarne uno che assicuri l’approvvigionamento entro un raggio di 100 km vista la necessità di stoccarne di volta in volta una quantità importante (in termini di quintali o tonnellate).

Nonostante sia possibile produrre in autonomia il cippato, è consigliabile sempre rivolgersi ai professionisti del settore per avere la garanzia di un prodotto finale che sia di alta qualità e con elevate prestazioni calorifiche.

Domande frequenti:

  • Cos'è il cippato?

    Con il termine cippato di legno si fa riferimento alle varie forme in cui il legno può essere trasformato a seguito di un’apposita procedura meccanica conosciuta con il nome di cippatura.

    Richiedi un Preventivo su PG Casa

  • Come produrre cippato in casa?

    Il cippato in casa si può produrre con appositi strumenti atti a sminuzzare il legno con la possibilità di ottenere varie pezzature. Ad ogni modo, è consigliabile sempre rivolgersi ai professionisti del settore per avere la garanzia di un prodotto finale che sia di alta qualità e con elevate prestazioni calorifiche.


Expert Avatar

Mattia Valentina Caracciolo

Ferramentista e Bricoleur

Sono Valentina, una ferramentista e bricoleur con oltre vent'anni di esperienza nel settore della ferramenta e del fai da te. La mia passione per questo mondo è nata fin da giovane, quando ho iniziato a lavorare con attrezzi e materiali per piccoli lavori domestici. Negli anni, ho perfezionato le mie competenze nella duplicazione di chiavi, nella vendita di utensili e materiali, e nella consulenza tecnica per progetti di bricolage. Ho lavorato per lungo tempo nella grande distribuzione, dove ho avuto la possibilità di gestire reparti dedicati alla ferramenta e al fai da te, fornendo supporto tecnico ai clienti e aiutandoli a scegliere i prodotti giusti per le loro esigenze. Dai progetti di restauro e manutenzione domestica, alle soluzioni su misura per piccoli lavori di riparazione, ho sempre messo al primo posto la soddisfazione del cliente, offrendo consigli pratici e competenti. Che si tratti di aiutare a scegliere il giusto trapano per un progetto di carpenteria o di consigliare la serratura più sicura per la casa, sono sempre pronta a condividere la mia esperienza e passione per il bricolage, per rendere ogni progetto un successo.