Mattia Valentina Caracciolo
Ferramentista e Bricoleur
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Un tempo, si parla dell’inizio degli anni ‘70, l’utilizzo della stufa a kerosene era abituale. Si trattava infatti di una soluzione di riscaldamento tradizionale, data anche dalla scarsa presenza di alternative offerte dal mercato. Successivamente, con l’affacciarsi di nuove tecnologie, le stufe a kerosene sono state progressivamente abbandonate, fino a che non se ne è più riscontrato l’utilizzo. Ma le tecnologie si evolvono e fanno passi da gigante, anche nel caso delle stufe a kerosene che, attualmente, si propongono ai consumatori come un valido sostituto ad altri tipi di riscaldamento – come, ad esempio, le stufe a biomassa – per il riscaldamento di locali piccoli e grandi.
Il kerosene – o cherosene – è una miscela liquida di idrocarburi con la caratteristica di essere infiammabile e incolore. È usato principalmente come combustibile o come solvente. Il kerosene viene raffinato per la prima volta nel 1846 dal carbone e, una decina d’anni dopo, si scoprì come distillare il kerosene dal meno costoso petrolio. Inizialmente il kerosene fu utilizzato per l’illuminazione, andando a soppiantare completamente il più raro e costoso olio di balena per le lampade ad olio. Venne poi abbandonato con l’avvento delle lampadine elettriche. Il suo uso continuò invece nell’ambito del riscaldamento, dove venne ancora per lungo tempo utilizzato per alimentare stufe portatili e stufe di emergenza.
Le stufe a kerosene – sia quelle un po’ più datate che quelle moderne – sono dotate di un serbatoio atto a contenere il liquido combustibile, di un bruciatore a doppia camera di combustione, di una candeletta ad incandescenza con sistemi di sicurezza comandabili tramite una manopola atta a regolare l’intensità della fiamma che può raggiungere i 1.200°C. Ciò che invece caratterizza le moderne stufe a kerosene è la presenza di un sensore di combustione, di comandi digitali, di un sensore per l’anidride carbonica e di un sistema di ventilazione composto da una o più ventole per accelerare la diffusione dell’aria calda nell’ambiente.
La presenza del sensore di combustione è fondamentale, in quanto la sua funzione è quella – in collaborazione col sensore per l’anidride carbonica – di verificare i livelli di ossigeno e di CO2, garantendo in questo modo la sicurezza della stufa a kerosene. Le stufe a kerosene presentano un’accensione a corrente elettrica, il che rende questo tipo di stufa adatta ad essere installata in ogni abitazione, anche quelle che non dispongono della possibilità di installazione di una canna fumaria. Le stufe a kerosene non ne hanno infatti bisogno, in quanto dalla combustione non viene generato alcun tipo di scarto, cosa che non accade con le stufe a biomassa. Inoltre, alcuni modelli di stufe a kerosene, sono dotate di inverter, grazie al quale sono messi in risalto le prestazioni sul riscaldamento, le potenzialità dei consumi e del risparmio energetico.
Dopo aver attentamente analizzato il suo funzionamento, è il momento di parlare di prezzi. Quanto costa una moderna stufa a kerosene? Nella tabella sottostante, una stima dei prezzi che potrete trovare attualmente sul mercato, sia per l’acquisto della stufa a kerosene che per l’acquisto del suo specifico combustibile.
Oggetto | Costo |
Moderna stufa a kerosene | Da 120 € a 550 € |
Kerosene | 1,8 € al litro |
Si stima inoltre che – per riscaldare un ambiente di circa 40 mq per il lasso di tempo di una settimana – siano necessari circa 20 litri di kerosene. Quindi, considerato che un litro di kerosene costa circa 1,8 € al litro, il costo totale – per una settimana di riscaldamento – si aggirerà attorno ai 36 € (con un incremento medio di circa 20%).
Si tratta dunque di un sistema economico ed efficiente, considerato che il livello di efficienza delle moderne stufe a kerosene si aggira attorno al 99%, contro l’85% di una comune caldaia a gas domestica.
Nonostante non producono residui “fisici” – come la cenere – in seguito alla combustione, non significa che le stufe a kerosene non producano alcun tipo di scarto. Il residuo della combustione del kerosene è infatti l’anidride carbonica, la quale viene – anche se in minima quantità nei modelli di nuova generazione – immessa nella stanza o nell’ambiente nel quale è sita la stufa accesa.
Per evitare problemi di salute degli abitanti, si consiglia sempre di tenere ben arieggiato e ossigenato l’ambiente, o comunque di effettuare un ricambio d’aria ogni 2-3 ore circa, specialmente con i modelli a combustione diretta.
Se il tuo vecchio sistema di riscaldamento non è più efficiente e stai pensando di sostituirlo con una stufa a kerosene, tramite PG Casa potrai richiedere un preventivo ai migliori rivenditori sul tuo territorio.
La maggior parte delle stufe a kerosene moderne ha una potenza compresa tra 3,3 e 6,8 kW termici. Il consumo di una stufa con potenza di 6,8 kW è di circa 0,7-0,8 litri di kerosene all'ora, variando leggermente a seconda dell'efficienza del modello e delle impostazioni di temperatura. Questo consumo rende la stufa a kerosene una scelta relativamente economica per ambienti medio-piccoli.
Richiedi un Preventivo su PG CasaIl kerosene è acquistabile presso negozi specializzati in combustibili, presso i rivenditori di stufe a kerosene o facilmente online, dove è spesso possibile confrontare prezzi e acquistare in quantitativi variabili. Nei negozi fisici o online, è consigliabile scegliere un kerosene raffinato per ridurre le emissioni e migliorare la combustione.
Le stufe a kerosene di ultima generazione sono dotate di un sistema di accensione elettrica che le rende facili e sicure da utilizzare. Basta premere il pulsante di accensione, e una candeletta si riscalderà rapidamente per avviare la combustione. Alcuni modelli offrono anche funzioni di controllo digitale che permettono di regolare temperatura e intensità della fiamma per una maggiore praticità e sicurezza.
Ferramentista e Bricoleur
Sono Valentina, una ferramentista e bricoleur con oltre vent'anni di esperienza nel settore della ferramenta e del fai da te. La mia passione per questo mondo è nata fin da giovane, quando ho iniziato a lavorare con attrezzi e materiali per piccoli lavori domestici. Negli anni, ho perfezionato le mie competenze nella duplicazione di chiavi, nella vendita di utensili e materiali, e nella consulenza tecnica per progetti di bricolage. Ho lavorato per lungo tempo nella grande distribuzione, dove ho avuto la possibilità di gestire reparti dedicati alla ferramenta e al fai da te, fornendo supporto tecnico ai clienti e aiutandoli a scegliere i prodotti giusti per le loro esigenze. Dai progetti di restauro e manutenzione domestica, alle soluzioni su misura per piccoli lavori di riparazione, ho sempre messo al primo posto la soddisfazione del cliente, offrendo consigli pratici e competenti. Che si tratti di aiutare a scegliere il giusto trapano per un progetto di carpenteria o di consigliare la serratura più sicura per la casa, sono sempre pronta a condividere la mia esperienza e passione per il bricolage, per rendere ogni progetto un successo.