CITOFONO SENZA FILI

Citofono senza fili: come si installa e quali sono i migliori

Nell’epoca della domotica e dell’automazione, il citofono senza fili è diventato un must tanto nei contesti privati quanto in quelli lavorativi. Il costo contenuto e la semplicità d’installazione, ne hanno consentito una rapida diffusione sul mercato al punto che oggi si può scegliere all’interno di una vastissima gamma di modelli.

• Citofono senza fili: quali caratteristiche deve avere?
• Come collegare il citofono al campanello senza fili?
• Acquisto del citofono senza fili: incentivi, sgravi e detrazioni

Installare un citofono senza fili significa prima di tutto aumentare il grado di sicurezza e di privacy di un immobile, oltre ad offrire una serie di facilitazioni nella gestione di operazioni quotidiane.

 

Uno dei principali vantaggi dei citofoni senza fili di ultima generazione è senza dubbio la possibilità di essere collocati dovunque senza ricorrere ad opere murarie.

 

Grazie alla tecnologia wireless, è possibile installare un citofono in più ambienti oppure collegarlo a tablet, smartphone e smart TV per ottenere la massima flessibilità.

 

I citofoni senza fili offrono, inoltre, la possibilità di una perfetta integrazione con altre funzioni già presenti in casa e possono essere collegati anche ad impianti di antifurto e videosorveglianza.

Citofono senza fili: quali caratteristiche deve avere?

La scelta del citofono senza fili più adatto alle proprie esigenze è determinata da una serie di fattori. Il primo è senza dubbio la distanza di funzionamento fra l’unità trasmittente collocata all’esterno e quella ricevente collocata all’interno dell’abitazione. Le aziende produttrici di citofoni wireless dichiarano una portata che può variare da qualche decina fino a centinaia di metri. Tuttavia, ostacoli come alberi e mura possono ridurre significativamente la portata effettiva.

 

 

Tra gli elementi da tenere sotto osservazione in fase di acquisto, vi è anche il numero di pulsanti sulla pulsantiera. Nonostante si tratti di un dettaglio spesso considerato banale o trascurabile, determina più di altri la scelta di un apparecchio piuttosto che un altro. Nei citofoni condominiali, per esempio, ogni tasto corrisponde ad un appartamento e la scelta sarà strettamente influenzata dal numero complessivo di abitazioni. In un edificio bifamiliare, invece, si cercherà un videocitofono con pulsantiera a due tasti, uno per unità abitativa.

 

Un altro elemento da considerare è il numero di postazioni di risposta necessarie per ogni unità abitativa. Per alcuni basterà un solo monitor, altri avranno necessità di una postazione di risposta in più stanze della casa per gestire agevolmente le chiamate.

 

Ultimo fattore da valutare è il collegamento del citofono senza fili ad una serratura oppure ad un cancello. In questo caso bisognerà rivolgersi ad un esperto del settore per verificare la tipologia di serratura. Se il cancello o il portone ha già una serratura con apertura a comando elettrico, bisognerà sostituire il vecchio modello a filo con il nuovo dotato di tecnologia wireless. Se invece la serratura è manuale, sarà possibile gestire in maniera più flessibile la nuova installazione del citofono senza fili, senza tener conto di sistemi già esistenti.

Come collegare il citofono al campanello senza fili?

Collegare il citofono al campanello senza fili è un’operazione abbastanza semplice. Basterà fissare alla parete esterna il campanello utilizzando un apposito supporto oppure dei tasselli da muro. All’interno dell’abitazione andrà invece collocato il citofono per rispondere alle chiamate. La comunicazione tra i due apparecchi sarà garantita dalla tecnologia wireless. È importante seguire le istruzioni del produttore e fare un test di funzionamento per assicurare una comunicazione stabile.

Acquisto del citofono senza fili: incentivi, sgravi e detrazioni

Installare un citofono senza fili offre una serie di vantaggi non solo sotto il profilo della privacy, della sicurezza e della semplicità di utilizzo e installazione. Anche il profilo economico è particolarmente vantaggioso grazie ad una serie di sgravi, incentivi e detrazioni.

 

Chi sceglie di acquistare un citofono senza fili, può infatti beneficiare della detrazione fiscale riservata alle ristrutturazioni edilizie, confermata anche per il 2024. La sola sostituzione del vecchio citofono è del tutto equiparabile a una mini-ristrutturazione, godendo così di uno sgravio fiscale Irpef del 50% dei costi sostenuti, fino a un massimo di 96.000 euro. Lo sconto avviene sotto forma di agevolazione fiscale da suddividere in dieci anni.

 

Un ulteriore vantaggio economico è dato dall’aliquota IVA agevolata al 10%, applicata ai lavori di installazione e ristrutturazione, ma non al costo del prodotto. Nel caso di un citofono condominiale, le spese vanno ripartite fra i condomini in base alle quote millesimali, come stabilito dall’articolo 1123 del Codice Civile.

 

I condomini sono liberi di decidere per una ripartizione della spesa in parti uguali, purché la delibera venga assunta all’unanimità oppure, se assunta a maggioranza, nessuno la contesti.

 

È inoltre prevista la possibilità che un singolo condomino possa installare un proprio citofono senza fili su una parete condominiale a condizione che non impedisca agli altri condomini di poter fare altrettanto e che non danneggi le parti comuni causando un danno architettonico.