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GUIDA UTILE
A cura di:Giuseppe Sorrenti

Cucine: tipologie, costi e caratteristiche

La cucina è una parte fondamentale dell’abitazione, non solo perché è il luogo dove si prepara il pasto quotidiano, ma anche perché è l’ambiente nel quale si trascorre gran parte delle giornate. Occorre fare in modo che sia confortevole e che, al tempo stesso, soddisfi le esigenze in quanto a estetica. Fortunatamente, le cucine oggi sono personalizzabili in tanti aspetti, partendo dalle dimensioni fino ad arrivare alle finiture e materiali utilizzati.

Come configurare una cucina

Per poter scegliere al meglio la cucina, è necessario partire dalla configurazione. È possibile optare per soluzioni più tradizionali come le cucine lineari oppure ad angolo e, in alternativa, prendere in considerazione le cucine moderne che arrivano da una concezione anglosassone come la cucina con isola o penisola.

La cucina lineare è semplice da arredare perché prevede una parte di parete oppure più pareti dove posizionare le varie mensole, gli elettrodomestici e non solo. Differente è il caso delle cucine ad angolo e quelle realizzate con isola e penisola. A prescindere dallo stile e dalla scelta dei materiali, c’è una valutazione da fare per quanto concerne gli spazi a disposizione.

 

La cucina a isola che prevede una parte posizionata su una parete e l’altra parte con un’isola centrale sulla quale possono essere posizionati il lavello e il piano cottura, richiede almeno 110 cm liberi per garantire il passaggio, per l’apertura degli sportelli e dei cassetti e per poter cucinare senza vincoli. L’isola può essere di qualsiasi dimensione, ma chiaramente se la si sceglie troppo piccola potrebbe risultare fine a se stessa.

Il consiglio, in questo caso, è di optare per un’isola che sia lunga a sufficienza almeno per inserire il lavello oppure il piano cottura, e avere spazio libero per poter effettuare delle elaborazioni gastronomiche. Si potrebbe anche scegliere l’isola senza il lavello e piano cottura, magari esclusivamente per poter avere un piano di appoggio aggiuntivo sul quale effettuare gli impasti, stendere la pasta o fare colazione.

La penisola è più semplice invece da inserire in qualsiasi contesto perché ci sono meno vincoli e può essere posizionata in qualsiasi zona. Per non incappare in errori è bene sviluppare una progettazione cucina da parte di un interior design e creare un progetto che possa essere funzionale.

Cucina moderna o classica?

Negli ultimi anni, la tendenza è di preferire cucine moderne con una concezione basata sulla semplicità delle linee e su finiture molto sobrie. La differenza sostanziale tra la cucina moderna e quella classica risiede non solo in due finiture, ma anche nella scelta dei materiali.

In passato si faceva largo utilizzo del legno, oggi ci sono molte più opzioni a disposizione della clientela che può optare per tante soluzioni. Per realizzare le ante è possibile scegliere i laminati, optare per melaminici che sono dei materiali sintetici che garantiscono un ottimo rapporto qualità-prezzo e, soprattutto, una certa durata nel tempo.
Tra l’altro i melaminici che spesso vengono utilizzati anche per altri mobili della casa, prevedono opportunità per il cliente di scegliere gli effetti visivi esclusivi come l’effetto legno.

 

Molto utilizzati sono anche i placcati che sono più delicati e costosi rispetto a un laminato. Se invece si vuole andare verso il classico legno, si può scegliere l’impiallacciatura che è un legno di bassa qualità rivestito con dei pannelli di legno pregiato, il che garantisce un impatto estetico davvero notevole e si risparmia tantissimo. Oppure si può optare per i vetri temperati che non presentano problematiche in caso di umidità o eccesso di calore. A differenza del legno non possono gonfiarsi, garantendo eleganza e perfetta luminosità che molto spesso si ricerca in cucina.

 

Naturalmente ci sono tanti altri materiali come quelli acrilici, che garantiscono sempre grande resistenza anche ai raggi ultravioletti o il fenix, un materiale composto da cellulosa e resine di ultima generazione che per il 70% è formato da strati di carta trattati. Per quanto riguarda gli esterni, invece, gettonatissime sono le cucine in muratura, in legno e le cucine componibili da giardino, pratiche e allo stesso tempo molto eleganti.

La scelta del top e della cappa

La cappa cucina deve essere scelta in funzione della configurazione e dei materiali che sono stati utilizzati. Se una cucina è lineare bisogna minimizzare l’ingombro della cappa, mentre se si dispone di una cucina con una bella isola centrale ci si può sbizzarrire scegliendo le cappe a forma di T oppure di L.

Se si preferisce lasciare libero lo spazio sopra il piano cottura, ci sono delle cappe di ultima generazione che sono integrate nello stesso piano con un apposito filtro con capacità di aspirare verso il basso il vapore e i vari odori prodotti durante la preparazione e la cottura del cibo.

 

È altrettanto importante scegliere il materiale del top cucina. Anche per questo aspetto negli ultimi anni sono stati fatti importanti passi avanti con materiali che garantiscono praticità, resistenza e bellezza estetica. Il gres porcellanato permette di realizzare un top che può essere anche una continuazione del lavello. Il gres è adatto a chi vuole garantire igiene e facilità nella pulizia e nella manutenzione, ma è delicato per quanto riguarda gli eventuali urti nei punti sensibili come gli spigoli e bordi.

 

In alternativa, si può scegliere il corian, un materiale molto bello e confortevole da toccare che garantisce impermeabilità in tutti gli spazi. Tra i vari punti a favore del corian c’è la bellezza estetica e un costo che può essere basso, se lo si utilizza per una cucina lineare e abbastanza elevato nel caso dell’isola e della penisola, inoltre bisogna sapere che è molto sensibile al calore per cui bisogna sempre utilizzare sotto pentole e una vaschetta per l’acqua bollente.

Tra i prodotti più costosi figurano l’okite oppure il silestone, realizzati con un’altissima percentuale di quarzo. Rispetto al marmo che molte volte viene scelto per il top, l’okite ha il pregio di essere almeno 5 volte più durevole nel tempo.

Quanto costa una cucina?

I prezzi delle cucine dipendono tantissimo dal rivestimento cucina scelto. Inoltre c’è da considerare che va a incidere sul costo finale anche la scelta del numero degli elettrodomestici da inserire, perché si può optare per un frigorifero più ampio, per il forno che offre la cottura tradizionale e quella a vapore oppure scegliere un forno a microonde in aggiunta a quello già presente.

 

Ci sono le cappe che possono avere dei costi che vanno da un minimo di 400 a un massimo di 2.000 €, il piano cottura con tutte le varie opzioni come quella a induzione oppure a metano. Dunque è difficile indicare una fascia di prezzi, perché ci sono tante varianti da tenere in considerazione. Di seguito una panoramica generale:

 

Tipologia Costi
Cucina lineare Da 4.500 a 10.000 €
Cucina con penisola Da 6.000 a 15.000 €
Cucina con isola Da 8.000 a 25.000 €

Domande frequenti:

  • Come arredare una cucina piccola?

    Bisogna sfruttare al meglio le altezze e gli angoli, magari inserendo le porte scorrevoli per non togliere spazio utile. Il consiglio è anche quello di installare una cappa telescopica che garantisce funzionalità, ma minimo ingombro con l'utilizzo di tavoli ribaltabili o pieghevoli. Altro aspetto da prendere in considerazione è scegliere gli elettrodomestici combinati. Con un minimo di creatività e sfruttando le proposte di ultima generazione, si può ottenere una cucina ben arredata e funzionale alle esigenze quotidiane.

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  • Come abbinare cucina e pavimento?

    L'abbinamento tra le tonalità della cucina e del pavimento può apparire difficile, ma in realtà l'unica regola da seguire è quella di creare un certo distacco. Se è già presente una pavimentazione scura, meglio optare per una cucina dai colori chiari per creare sensazione di spazio e ottenere un effetto estetico gradevole. Viceversa, se le pavimentazioni sono chiare si può avere una cucina leggermente più scura.


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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo aver conseguito la laurea magistrale ottiene l'abilitazione per l'esercizio della professione ed inizia a lavorare presso vari studi di progettazione in provincia di Reggio Calabria. Dal 2017 svolge la propria attività professionale presso il suo studio in provincia di Como dove si occupa principalmente di ristrutturazione e nuove costruzioni di edifici residenziali. Collabora, inoltre, con numerose imprese svolgendo attività di consulenza nei cantieri. Attualmente, oltre alla libera professione, è docente di progettazione, costruzioni e impianti in un istituto in provincia di Varese.