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GUIDA UTILE
A cura di:Vittorio Francesco Pangallo

Montaggio grondaie: come e dove si montano, materiali e costi medi

Grazie al montaggio delle grondaie è possibile canalizzare il deflusso delle acque piovane accumulate sul tetto o nella gronda al fine di proteggere le pareti perimetrali e le fondamenta degli edifici. Il lavoro si basa sulla costruzione di una serie di elementi che concorrono a raccogliere le acque meteoriche e convogliare in precisi punti della copertura. Nello specifico, l’acqua che cade sul tetto viene raccolta in canali a sezione quadrata o semicircolare costruiti lungo la linea di gronda; quest’ultima è la parte della copertura che sporge all’esterno rispetto al filo del muro.

 

Da questi canali, detti propriamente grondaie, l’acqua piovana passa attraverso tubi discendenti o pluviali e viene scaricata nel pozzetto della fognatura. Il numero e le dimensioni dei pluviali variano in base alla piovosità della zona, ma in genere lungo la grondaia viene montato un pluviale dal diametro di 80 mm ogni 50 mq di superficie del tetto. Oggi la costruzione del pluviale può essere sostituita dal montaggio di catene per grondaia, ma soltanto in presenza di tetti di modeste dimensioni, come la copertura dell’ingresso principale o la tettoia di un giardino.

Grondaia: come si monta

Il montaggio delle grondaie va eseguito lungo la linea di gronda, indipendentemente dal tipo di tetto (continuo o discontinuo, a una o più falde). A cambiare in base alla forma del tetto sono la tipologia di grondaia e le dimensioni dei pluviali, che variano anche in relazione alla piovosità della zona. In particolare, il montaggio di grondaie in lamiera si complica in presenza di un tetto a più falde e disposto a quote variabili. In tutti i casi, ogni tratto della grondaia deve essere installato secondo una pendenza dell’1% rispetto al pluviale corrispondente, affinché l’acqua possa scorrere senza intoppi.

 

Grazie al montaggio di staffe per grondaia è possibile regolare la pendenza di ogni tratto del canale di gronda. Le staffe sono specifici attacchi del canale alla falda del tetto, mentre il collegamento tra pluviale e grondaia è assicurato dalla presenza di bocchelli montati ad incastro o saldati. Per fare in modo che il pluviale resti a contatto con la parete perimetrale, basta montare un paio di gomiti di raccordo; dopodiché sarà possibile fissare saldamente il pluviale al muro mediante staffe con tasselli. Di solito si installa una staffa ogni due metri di tubo discendente.

Grondaia: dove si installano scossaline e converse

Oltre al raccordo dei vari elementi che compongono i canali di gronda e i pluviali, il montaggio di grondaie può prevedere l’installazione di converse. Queste ultime sono utilizzate a protezione del comignolo o del compluvio, cioè dove si incontrano le due falde di un tetto. L’acqua piovana raccolta dalle converse viene incanalata fino alla grondaia.

 

La stessa funzione è svolta dalla scossalina, un elemento di copertura che di solito sporge dalle pareti di un fabbricato e viene applicato sui tetti, sui balconi e sulle pensiline, ma viene impiegato anche per coprire i pannelli termoisolanti e il perimetro di un lucernario. In tutti i casi la scossalina è realizzata con materiali resistenti al sole e alle intemperie, come il rame, l’alluminio e il PVC. In prossimità di alberi ad alto fusto che superino il tetto in altezza, il montaggio di un parafoglie universale evita che il fogliame intasi il pluviale. Opzionale è l’installazione lungo il pluviale di travasatori con griglia filtrante che deviano e raccolgono l’acqua piovana.

Montaggio grondaia in rame: cosa sapere

La grondaia può essere realizzata in svariati materiali, dalla lamiera zincata al rame, passando per l’acciaio inox, l’alluminio e il PVC. La lamiera zincata si corrode sul lungo periodo per effetto delle piogge, mentre il rame è molto resistente alle intemperie ed è oltretutto un materiale che si lascia lavorare facilmente. Dopo aver tagliato a terra tutti i pezzi e aver preparato i collettori di discesa, il montaggio di grondaie in rame prevede il fissaggio delle staffe.

 

Nel caso in cui la sezione dei canali di gronda in rame sia semicircolare, si applicano le staffe sotto le tegole; se invece la sezione delle grondaie è quadrangolare, si impiegano piattine metalliche. Successivamente si dà la giusta pendenza verso i pluviali (10 mm ogni metro) e infine si posano gli elementi assemblati a terra, sigillando le giunture con la saldatura a stagno o con un silicone specifico per lattoneria.

Montaggio grondaia in PVC: cosa cambia

Estremamente agevole è il montaggio di grondaie in PVC, materiale che si presta a ogni tipo di lavorazione e vanta una notevole facilità di incollaggio. Per tagliare e forare i canali di gronda, infatti, basta un seghetto da ferro, mentre per la rifinitura dei bordi è sufficiente la carta vetrata. Il collegamento dei canali è garantito da colle studiate specificamente per il montaggio di grondaie in plastica. In alternativa, è possibile ricorrere a canali di gronda in PVC con raccordo ad incastro.

 

Grazie ai moderni trattamenti, le grondaie in plastica possono assumere una colorazione metallica e impreziosire anche contesti signorili. Per abitazioni in stile rustico è indicata la posa di grondaie in rame o in PVC a sezione quadrangolare, mentre il montaggio della grondaia su un tetto in legno può prevedere anche il ricorso a raffinati canali di gronda lignei, il cui ancoraggio è affidato a reggigronda in acciaio.

Montaggio grondaia in alluminio: pregi e difetti

Le grondaie in acciaio inox vantano una notevole resistenza agli agenti atmosferici, ma lo scintillio che emana questo materiale mal si combina con le facciate di dimore storiche, per cui l’utilizzo di questo tipo di grondaie viene scartato in caso di ristrutturazione di centri storici. Diverso il discorso dei sistemi di gronda in alluminio, materiale che può essere preverniciato per inserirsi in qualsiasi contesto abitativo.

 

L’unico inconveniente che si riscontra nel montaggio di grondaie in alluminio è legato all’impossibilità di saldare i tubi discendenti, siccome questa operazione rovinerebbe la verniciatura. I lattonieri sono in grado di adattare i profili delle grondaie in alluminio a qualsiasi tipo di tetto, ivi comprese le coperture termoisolanti dalle dimensioni ragguardevoli. Il montaggio di grondaie su pannelli coibentati, infine, prevede l’impiego di canali dal fronte alto e di solito non richiede l’uso delle staffe esterne, mentre per i bordi si ricorre a scossaline specifiche.

Montaggio grondaia: manodopera e costi medi

La manodopera è il fattore che più incide sul prezzo finale del montaggio di grondaie. Ciò in ragione del fatto che si tratta di un’operazione complicata, dato che bisogna intervenire ad alta quota. Sul costo possono influire anche la tipologia di grondaia e la complessità della copertura, perché per esempio in zone interessate da precipitazioni abbondanti è necessario installare canali di gronda di ampio diametro. In particolare, il costo è più contenuto nel caso in cui non siano previsti pluviali e l’acqua venga scaricata a terra.

 

Il costo varia, inoltre, in base al tipo di materiale impiegato per la realizzazione delle grondaie, anche se in questo caso i prezzi oscillano meno rispetto al valore della manodopera. Le grondaie più convenienti sono quelle in PVC, che però durano meno; le più costose sono senz’altro quelle realizzate in rame, che uniscono pregevolezza e resistenza. Segue una panoramica generale dei costi medi.

 

Intervento Costi
Manodopera per montaggio grondaia Da 10 a 45 €
Montaggio grondaia senza pluviale Da 5 a 30 €
Montaggio grondaia con pluviale Da 8 a 40 €
Montaggio grondaie in PVC Da 15 a 25 €
Montaggio grondaie in alluminio Da 18 a 35 €
Montaggio grondaia in lamiera zincata Da 25 a 35 €
Montaggio grondaia in rame Da 35 a 50 €

 

Quelle riportate in tabella sono delle stime generali. Per avere un’idea più precisa dei costi il consiglio è quello di richiedere dei preventivi direttamente su PG Casa, così da avere la possibilità di confrontare le proposte di due o più professionisti del settore.

Domande frequenti:


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Vittorio Francesco Pangallo

Esperto in costruzioni e ristrutturazioni

Sono un esperto di ristrutturazioni edili, nato in una famiglia con una lunga tradizione nel settore. Fin da giovane ho sviluppato una passione per la costruzione e la ristrutturazione, ispirato dal lavoro di mio padre e di mio nonno. Dopo aver acquisito competenze pratiche, ho approfondito la mia formazione nelle aree dell'architettura, ingegneria e gestione del cantiere. Attualmente lavoro per Polistena Costruzioni srls, dove sono coinvolto in ogni fase dei progetti, dalla pianificazione alla supervisione dei lavori, puntando su qualità, innovazione e attenzione al cliente. Credo che la ristrutturazione debba essere personalizzata e che il rapporto con i clienti sia fondamentale. Partecipo attivamente a corsi e seminari per rimanere aggiornato sulle ultime novità del settore, convinto che ogni progetto rappresenti un'opportunità per migliorarsi.

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