PARETI DIVISORIE

Pareti divisorie: tipologie e prezzi

In ufficio come a casa, le pareti divisorie sono un elemento d’arredo bello e funzionale. Tipicamente realizzate in vetro o in cartongesso, vengono largamente impiegate nell’ambito delle ristrutturazioni e possono essere fisse (più spesso) oppure mobili (più raramente).

Grazie alle pareti divisorie è possibile sfruttare gli spazi al meglio in modo poco invasivo e rapido. Rispetto ad un vero e proprio muro, la parete divisoria (in qualsiasi materiale) può infatti essere rimossa o abbattuta qualora se ne dovesse presentare l’esigenza. Inoltre, è possibile sfruttarne le funzioni scegliendo il modello che più fa al caso proprio: ci sono pareti che isolano dal rumore, altre antiumidità, altre ancora che fanno da contenitore.

• Quali sono i prezzi delle pareti divisorie?
• Le alternative
• Come trovare le migliori aziende per le tue pareti divisorie

Quali sono i prezzi delle pareti divisorie?

Impossibile dare un prezzo standard, quando si parla di pareti divisorie. Tutto dipende infatti dal materiale, dalla grandezza che devono avere, e dagli eventuali optional richiesti.

Le pareti divisorie in cartongesso

Tra le scelte più gettonate, vi sono le pareti divisorie in cartongesso. I loro vantaggi? Si realizzano velocemente, sono leggere, sono versatili e hanno proprietà ignifughe e isolanti. Al loro interno possono contenere impianti elettrici ed idraulici, e possono essere realizzate a mo’ di libreria con vani aperti e altri chiusi. Inoltre, hanno costi contenuti e possono poi essere dipinte in un’infinita varietà di modi, così da integrarsi perfettamente nell’ambiente in cui vengono collocate.

 

 

La parete divisoria in cartongesso ha un prezzo al metro quadrato molto contenuto. Tuttavia, è possibile spendere qualche soldo in più se si vuole che la parete abbia un effetto isolante (grazie all’impiego di polietilene o di lana di roccia) oppure un effetto antiumidità. In questo secondo caso, per la verità, un’alternativa alle pareti in cartongesso idrorepellente con schiuma poliuretanica (perfette in ambienti umidi come i bagni e le cucine) è rappresentata dai pannelli anti-umido che proteggono – ad esempio – dal vapore della doccia o dell’acqua che bolle sui fornelli (il cui costo è di 7-9 €/mq).

Le pareti divisorie in cartongesso più costose sono le pareti REI: queste si compongono di lastre incombustibili di diverso spessore e il loro prezzo sale tante più lastre vengono impiegate e tanto più queste lastre sono spesse.

Le pareti divisorie in vetro

Un’alternativa alle pareti divisorie in cartongesso, molto apprezzata soprattutto per la sua capacità di filtrare la luce, è rappresentata dalle pareti divisorie in vetro. Spesso utilizzate per separare l’angolo cottura dal soggiorno (evitando così la dispersione degli odori della cucina negli altri ambienti della casa), oppure per dividere un bagno molto grande, talvolta vengono impiegate anche per ricavare un ufficio all’interno della propria casa.

Una delle caratteristiche principali delle pareti divisorie in vetro è che lasciano passare la luce ed evitano la dispersione del calore. Una soluzione così può essere sia fissa, sia con porte scorrevoli che consentano il passaggio da un ambiente all’altro.

 

 

Il prezzo di una parete divisoria in vetro dipende, in primis, dalla sua grandezza. A contare sono però anche altri aspetti, a cominciare dal vetro impiegato e fino al modus operandi della ditta: sopralluogo, costo della manodopera, costi di trasporto. Se si desidera poi una parete in vetro decorato, oppure una parete scorrevole o magari realizzata su misura, i prezzi salgono.

Le alternative

Oltre alle pareti divisorie in cartongesso e in vetro, è possibile ricorrere ad alternative mobili:

• scaffali e librerie sono le soluzioni più facili, pratiche ed eleganti che puoi adottare per dividere gli spazi della tua abitazione (ad esempio, per separare la zona pranzo dalla zona relax);
• pannelli divisori in legno, perfetti per dividere un’area adibita a studio da una zona relax, ma anche per separare una parte della cucina dalla sala;
• pareti divisorie in carta o bambù: pratiche, economiche e belle da vedere, sono un’ottima idea per creare uno spazio ben definito in una parte della casa senza adottare soluzioni troppo definitive e onerose;
• pareti mobili a soffietto o richiudibili in plastica o in legno, vanno bene per creare delle divisioni temporanee;
• pannelli richiudibili e separé: dal gusto un po’ retrò, sono degli ottimi alleati per creare degli spazi chiusi non definitivi in qualsiasi zona della casa (anche in bagno e in camera da letto);
• pareti divisorie mobili in corda, un metodo decisamente inusuale, ma di sicuro effetto, per suddividere in maniera creativa gli spazi di un’abitazione;
• tendoni, splendidi in camera da letto.

Come trovare le migliori aziende per le tue pareti divisorie

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