PROGETTAZIONE E CERTIFICAZIONE IMPIANTI

Progettazione e certificazione impianti: quanto costa?

Con il Decreto del 22 gennaio 2008, n. 37 è diventata obbligatoria la progettazione degli impianti elettrici insieme alla relativa certificazione di conformità. Se la Legge 46/90 aveva già introdotto il progetto e la dichiarazione di conformità, il DM 37/08 ha aggiunto la dichiarazione di rispondenza e ha reso il progetto obbligatorio in qualunque caso. Pertanto, quando si tratta di installazione di nuovi impianti è fondamentale affidarsi a professionisti certificati, capaci di garantire il rispetto delle norme e degli standard, oltre alla massima efficienza.

• Cosa cambia con l’attuale decreto vigente
• Cosa deve contenere il progetto?
• Sanzioni per mancata presentazione della certificazione dell’impianto elettrico
• Progettazione e certificazione impianto elettrico: quanto costa?

Cosa cambia con l’attuale decreto vigente

Come accennato, l’introduzione del DM 37/08 ha reso il progetto e la certificazione di conformità obbligatori in ogni caso. La dichiarazione di conformità deve essere rilasciata dall’impresa installatrice per tutti gli impianti, indipendentemente dalla destinazione d’uso, in edifici e relative pertinenze. In alcuni casi, il progetto può essere firmato dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice, mentre in altri, deve essere redatto da un professionista iscritto all’albo nei seguenti casi:

 

• Edifici ad uso civile: per utenze condominiali con potenza impegnata superiore a 6 kW e per unità abitative superiori a 400 mq o con potenza impegnata superiore a 6 kW;
• Edifici adibiti ad attività produttive, commerciali, terziarie: per utenze alimentate a tensione superiore a 1.000V, per superfici superiori a 200 mq e per utenze in bassa tensione con potenza impegnata superiore a 6 kW;
• Unità immobiliari generiche: quando l’immobile è parzialmente o totalmente provvisto di ambienti soggetti a normativa specifica, come locali medici, luoghi a rischio di esplosione o ambienti a maggior rischio incendio;
• Immobili adibiti ad attività produttive, commerciali e terziarie se superano i 200 mq o i 6 kW di potenza impegnata.

Cosa deve contenere il progetto?

La documentazione progettuale, eseguita in conformità con la Guida CEI-02, deve includere:

 

• Schemi unifilari dei quadri elettrici;
• Disegno planimetrico degli impianti di illuminazione, forza motrice, terra, allarmi e controllo accessi;
• Verifiche illuminotecniche e delle condutture;
• Relazione tecnico-descrittiva che definisce la tipologia e le caratteristiche degli impianti.

 

Molti esperti offrono, durante la fase di progettazione, una ricerca di mercato per individuare i prodotti più adatti alle esigenze del cliente e un’analisi dei costi-benefici. Inoltre, è possibile richiedere la redazione di una lista delle lavorazioni e forniture necessarie per la realizzazione dell’impianto, includendo il capitolato d’appalto, computo metrico e un elenco prezzi unitari. Questo permette di confrontare facilmente le offerte e scegliere la più conveniente.

Sanzioni per mancata presentazione della certificazione dell’impianto elettrico

Essendo un obbligo di legge, la mancata presentazione della certificazione comporta sanzioni e conseguenze legali. In caso di vendita o locazione di un immobile, l’assenza del documento può esporre alienante o locatore a responsabilità civili e al risarcimento danni. Le sanzioni amministrative previste variano da 100 a 1.000 €.

Progettazione e certificazione impianto elettrico: quanto costa?

Il costo della progettazione e certificazione dipende da diverse variabili. In caso di installazione ex novo, la certificazione è inclusa nei lavori e viene rilasciata direttamente dall’impresa che esegue i lavori. Il costo della progettazione varia da 300 a 500 €.

 

Se è necessario certificare un impianto esistente, il costo dipenderà dalla complessità dell’impianto e dall’eventuale adeguamento a norma. Generalmente, il costo per la certificazione oscilla tra i 200 e i 600 €. È sempre consigliato richiedere un preventivo preliminare per evitare spiacevoli sorprese.

 

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