Domenico Ielo
Ingegnere Civile
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Le sopraelevazioni richiedono una particolare procedura burocratica per poter ampliare i propri spazi abitativi in base alle caratteristiche strutturali e di pertinenza urbanistica. Quando si pensa alle dimensioni della propria casa spesso la si immagina più generosa in quanto a spazio, aggiungere superficie infatti, in alcuni casi anche recuperando spazi morti come tetti, permette di progettare nuovi angoli e di vivere in modo più confortevole. Grazie alla sopraelevazione, è possibile ampliare lo spazio abitativo ed aggiungere allo stesso tempo più valore all’immobile.
Sono stati effettuati degli interventi sia dal Governo che dalle Regioni per lottare contro il consumo di nuovo suolo. Grazie ai piani di casa regionali, è possibile sfruttare un ampiamento fino al 20% del volume originale. Tramite la sopraelevazione, infatti, i proprietari dell’abitazione non saranno costretti a costruire una casa ex novo o a cambiarla, ma si limiteranno alla sola modifica strutturale. In tal modo, diminuiscono le costruzioni di rete idrica, fognaria, elettrica e tutto ciò che occorrerebbe ad una nuova abitazione.
Gli interventi sull’immobile devono essere svolti sopra l’ultimo piano o sopra il lastrico solare, per sfruttare il potenziale abitativo in verticale. Proprio per la loro destinazione, è necessario che le strutture vengano preventivamente controllate per verificarne la solidità e la capacità di peso. Se il controllo non dovesse portare ad un buon esito, si è obbligati ad abbandonare il progetto.
Il controllo che decreta l’adeguatezza o meno della struttura ad accogliere un altro piano superiore si chiama valutazione della sicurezza, ed è un requisito obbligatorio per legge per tutti coloro che vogliano sopraelevare o ampliare la propria casa. Devono essere per forza garantite alcune caratteristiche, tra cui la duttilità, la resistenza e la deformabilità.
Al di là della valutazione di sicurezza, bisogna prendere in esame anche il contesto urbanistico: sia come privato che come condomino, bisogna adeguarsi a precise norme urbanistiche che possano essere validate da un esperto. Se sei un condomino, hai il diritto di sopraelevare solo se sei all’ultimo piano (o se sei proprietario del lastrico solare). In cambio, dovrai effettuare un versamento agli altri condomini.
Il limite nella realizzazione si presenta quando il progetto può creare incompatibilità con gli altri condomini: ad esempio se comporta una riduzione di luce o di aria, o in generale se si inficia la loro abitabilità (anche a livello puramente architettonico). Se si rispettano le norme e si procede con il buon senso, generalmente i condomini non si oppongono e non c’è quindi il bisogno di richiedere la loro approvazione. Se però si teme non ci possa essere unanimità, è sempre meglio giocare d’anticipo e chiedere loro un parere prima di costruire in condominio.
In materia di legge interviene l’art. 1127 del Codice Civile che sancisce che “Il proprietario dell’ultimo piano dell’edificio può elevare nuovi piani o nuove fabbriche, salvo che risulti altrimenti dal titolo. La stessa facoltà spetta a chi è proprietario esclusivo del lastrico solare. La sopraelevazione non è ammessa se le condizioni statiche dell’edificio non lo consentono. I condomini possono altresì opporsi alla sopraelevazione, se questa pregiudica l’aspetto architettonico dell’edificio ovvero diminuisce notevolmente l’aria o la luce dei piani sottostanti”.
È necessario avvalersi di una serie di autorizzazioni, a partire dal Permesso di costruire – o la SCIA – per accertare l’idoneità della struttura alla nuova destinazione d’uso. È inoltre necessaria la valutazione della sicurezza e, in alcuni casi, l’adeguamento sismico dell’edificio, al di là del tipo di costruzione che si intende realizzare.
Come comportarsi nel caso in cui la costruzione sia già stata realizzata senza rispettare la legge? In alcuni casi si è obbligati a demolire, in altri si può pagare un indennizzo e in altri ancora si può ottenere il permesso in sanatoria. Nel caso in cui si costruisce senza le adeguate condizioni, soprattutto in casi in cui i condomini hanno lamentato danni, si procede risarcendo l’eventuale danno oppure si passa direttamente alla demolizione. A tal proposito, tuttavia, i condomini possono opporsi fino ad un massimo di 20 anni, tempo oltre il quale il diritto di opposizione non ha più validità. Il caso più felice è quello che consente di sanare la nuova costruzione. Ciò può avvenire nel caso in cui si tratti di un abuso formale e non sostanziale e si effettui l’accertamento di conformità. La sanatoria richiede in cambio il dovuto pagamento del contributo di costruzione in misura doppia.
I costi per la sopraelevazione dipendono anzitutto dal tipo di materiale con cui si vuole realizzare la nuova costruzione, spesso tramite strutture in legno o in metallo. Dai uno sguardo alla tabella di seguito per conoscere da più vicino i prezzi, i costi sono indicativi e possono oscillare in base alla costruzione di partenza e al progetto che si intende richiedere assieme alle peculiarità della struttura. Tramite la piattaforma di Pg Casa puoi chiedere dei preventivi gratuiti e scegliere l’offerta che meglio rispecchia le tue esigenze.
Tipo di lavoro | Costo medio al mq |
Costruzione muri | 60 – 120 € |
Fondamenta esistenti | 110 – 190 € |
Fondamenta nuove da realizzare | 170 – 220 € |
Nei condomini il diritto di sopraelevazione è del proprietario dell’ultimo piano, ma in tutti i casi, anche per le case singole private, si ha bisogno di un parere di un tecnico che approvi l’autorizzazione tramite una serie di accertamenti a partire dalla valutazione della sicurezza per decretare il rispetto delle norme per gli abitanti e per il piano urbanistico.
Richiedi un Preventivo su PG CasaTrattandosi di una costruzione ex novo, i costi non differiscono dai preventivi per le nuove costruzioni. In linea generale, il prezzo oscilla dai 1.200 ai 1.800 € al mq commerciale, ma può variare secondo il progetto e le caratteristiche di base.
Tutti coloro che abbiano le caratteristiche strutturali e urbanistiche per farlo. Sarà un perito, tramite sopralluogo ed accertamento delle pratiche a stabilire o meno l’idoneità, sia sulla base delle peculiarità della struttura che sul rispetto dei condominii come nel rispetto di eventuali vincoli ambientali.
Ingegnere Civile
Domenico Ielo si è laureato con lode in Ingegneria Civile presso l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Ha ottenuto il Dottorato in Ingegneria Geotecnica ed un Master di II livello In Ingegneria Ambientale Esperto in Difesa del Territorio. Ha maturato la propria esperienza professionale in importanti studi di ingegneria civile occupandosi della progettazione esecutiva di strutture e infrastrutture. Ha lavorato nella pubblica amministrazione nel settore ambientale ed in campo universitario quale assegnista di ricerca. Ha ricoperto incarichi di progettazione di opere pubbliche di Enti locali e di consulente tecnico d’ufficio in campo civile presso il Tribunale. Autore di quindici pubblicazioni scientifiche su prestigiose riviste internazionali nel settore Ambientale. Dal 1999 è iscritto all’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria e presso l’albo dei consulenti tecnici di ufficio del Tribunale di Reggio Calabria.