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La stufa non è di certo un’invenzione odierna! La sua prima comparsa, infatti, è attestata nel medioevo quando – nei gelidi castelli di pietra – si inventava ogni sistema possibile per riuscire a riscaldarne le ampie stanze. Nacquero così le stufe, il cui aspetto era profondamente diverso rispetto alle stufe che siamo oggi abituati a vedere: una grande costruzione in muratura di forma squadrata con volta a botte, il cui interno era pensato come un “labirinto” per rallentare la fuoriuscita dell’aria calda attraverso il camino.
I tempi e le tecnologie sono profondamente variati da allora. Ad essere immutata, però, è la necessità dell’uomo di proteggersi dal freddo. Così le stufe rimangono in auge, dando ora la possibilità di scegliere tra i molteplici combustibili a disposizione. Tra i tanti, anche se poco utilizzato per il riscaldamento casalingo, ci sono le stufe a carbone.
Come anticipato, le stufe a carbone per uso civile sono davvero poco diffuse, specie se paragonate alla diffusione di stufe a legna o di stufe a biomassa.
A differenza di queste ultime, le stufe a carbone devono essere costruite con accorgimenti diversi. Il carbone, in fase di combustione, sprigiona un potere calorifico molto superiore a quello della legna e dei suoi derivati, motivo per cui le stufe a carbone devono sopportare temperature molto più alte ed essere, di conseguenza, molto più resistenti.
Inoltre, i fumi prodotti dalla combustione del carbone sono più corrosivi di quelli prodotti dalla combustione del legno, quindi anche la canna fumaria deve essere sostanzialmente più resistente per evitare il deterioramento precoce.
Il carbone e la legna sono entrambi due combustibili di origine naturale, nonostante il primo sia di origine fossile. Rispetto alla legna, però, il carbone ha bisogno di una maggior quantità di ossigeno per poter effettuare la combustione e sprigionare tutto il suo elevato potere calorifico. Per questo motivo, all’interno della stufa, deve essere disposta un’ampia griglia orizzontale in cui posizionare il carbone per permettergli una buona ossigenazione.
Se da un lato, il carbone, rispetto alla legna, ha capacità calorifiche molto più elevate. Di contro, durante la fase di combustione, tende a produrre quantità di cenere molto più elevate, motivo per cui si presenterà come necessaria una pulizia più frequente della stufa.
Alla fine della stagione fredda, quando l’uso della stufa non si fa più necessario, o anche tra un utilizzo e l’altro, dovrete sempre ricordarvi di pulire bene la stufa a carbone, liberandola da tutti i residui di cenere generati dal carbone durante la combustione.
Per farlo, potrete o asportare la cenere manualmente, col rischio di sporcare ovunque, oppure ricorrere ad un aspiracenere.
Purtroppo, le stufe a carbone sono un sistema di riscaldamento piuttosto antiquato, motivo per cui – viste con gli occhi del presente – sono dotate più di svantaggi che di vantaggi.
In particolare, è da evidenziare che la combustione del carbone produce effetti particolarmente nocivi all’aria che circola nell’ambiente che, se respirata a lungo, può nuocere alla salute delle persone. Di contro, il carbone – come evidenziato a più riprese – ha vari vantaggi, tra i quali la capacità di sprigionare grandi quantità di calore e di essere meno costoso della legna. Il costo inferiore deriva principalmente dalle minori spese di trasporto in quanto, a parità di peso, il carbone occupa molto meno spazio della legna ed è possibile trasportarne una maggior quantità alla volta.
Ora che sono stati evidenziati il funzionamento e le motivazioni per cui dovreste – o non dovreste – acquistare una stufa a carbone, è il momento di mettere a confronto alcune diverse tipologie di stufe, così da poter capire quale delle tante può fare al caso vostro.
Nella tabella sottostante, verranno messe a confronto alcune diverse stufe, le loro principali caratteristiche e i relativi costi per l’acquisto e il riscaldamento annuale dell’ambiente.
Eco-friendly | Costo per l’acquisto | Costo per il combustibile | |
Stufa a carbone | No | Da 700 € a 5.000 € | 0,40 € al kg |
Stufa a legna | Sì | Da 200 € a 4.000 € | 1,50 € al kg |
Stufa a biomassa | Sì | Da 400 € a 5.000 € | 0,50 € al kg |
Stufa a gas | No | Da 70 € a 900 € | 1,20 € al mq |
Se, dopo aver fatto attente valutazioni, riterrete che quella che fa proprio al caso vostro è una stufa a carbone, non esitate a chiedere un preventivo ai migliori rivenditori tramite PG Casa!
Funziona tramite il processo di combustione del carbone, che sprigiona un altissimo potere calorifico.
Richiedi un Preventivo su PG CasaIl segreto di un fuoco senza fumo è di accenderlo in alto e lasciarlo bruciare verso il basso, come se fosse una candela.
La ghisa ha una ottima capacità termica e di conseguenza le stufe costruite con tale materiale accumulano calore durante la combustione e poi lo cedono all'ambiente per irraggiamento.