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VETROCERAMICA

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GUIDA UTILE
A cura di:Giuseppe Sorrenti

Vetroceramica: che cos'è e quanto costa

Se state pensando di cambiare il vostro piano cottura con un più moderno e tecnologico, sicuramente le vostre ricerche vi avranno portato ad imbattervi nel piano in vetroceramica.

 

Infrangibile, impossibile da corrodere e non si dilata ad alte temperature: il piano cottura in vetroceramica sembra davvero essere la soluzione migliore per qualsiasi tipo di esigenza.

Vetroceramica: che cos’è?

Quando si parla di “vetroceramica” ci si riferisce ad un materiale molto particolare, fatto di cristalli di piccole dimensioni immessi in una massa di materiale vetroso solidificato. Si tratta dunque di un materiale composto: una parte è vetrosa, l’altra cristallina.

 

La vetroceramica si ottiene tramite un processo definito “cristallizzazione controllata”, il quale consente di ottenere un materiale dotato di caratteristiche superiori a quelle di qualsiasi altro materiale vetroso o ceramico in circolazione. La vetroceramica è infatti incredibilmente resistente alla flessione, alle tenacità e alla frattura; è altamente resistente al calore e a qualsiasi entità di escursione termica.

 

In breve: con l’invenzione di questo materiale, si è cercato di preservare tutti gli aspetti positivi dei materiali vetrosi, conferendo però la resistenza meccanica, tipica invece dei materiali ceramici.

Caratteristiche tecniche della vetroceramica

Come abbiamo visto, la vetroceramica si presenta come un materiale dalle molteplici caratteristiche positive:

 

  • Resistenza meccanica tipica dei materiali ceramici
  • Resistenza al calore e alle escursioni termiche
  • Resistenza a urti e graffi
  • Resistenza alle sostanze corrosive
  • Non si deforma fino alla temperatura di 700°C
  • Coefficiente di dilatazione termica vicino allo 0
  • Assenza di porosità tipica dei materiali ceramici, il che lo rende semplice da pulire
  • Maggiore resistenza dei materiali vetrosi
  • Eco-compatibilità del materiale: è completamente riciclabile

I pregi e i difetti del piano cottura in vetroceramica

Il piano cottura in vetroceramica è sempre più richiesto grazie alle caratteristiche sopra elencate: sono particolarmente resistenti, facili da pulire, ecocompatibili e – alla vista – appaiono incredibilmente raffinati ed eleganti.

 

Il funzionamento del piano cottura in vetroceramica è piuttosto semplice: sotto il piano realizzato in vetroceramica vengono posizionate delle piastre radianti o delle resistenze di forma circolare, collegate alla corrente elettrica. Il calore generato dalle piastre o dalle serpentine scalda il piano in vetroceramica; calore che poi – per trasmissione – passa alle pentole.

 

Tra i vari vantaggi del piano cottura in vetroceramica – oltre ai pregi tecnici di resistenza meccanica e termica già elencati – c’è la possibilità di usare delle normalissime pentole, senza doverne comprare di dedicate e magari molto costose.

 

Di contro, il piano in vetroceramica presenta anche dei difetti. I tempi di cottura sono dilatati, in quanto il calore generato deve prima infondersi nel piano in vetroceramica e poi nelle pentole, compiendo due passaggi e allungando i tempi di cottura. Inoltre, il piano in vetroceramica tende a scaldarsi parecchio, non proteggendo chi ne fa uso dal pericolo di eventuali ustioni.

Vetroceramica VS induzione

Abbiamo visto tutte le caratteristiche tecniche, i pregi e i difetti del piano cottura in vetroceramica; ora è il momento di confrontarlo con un altro tipo di piano cottura attualmente molto diffuso: il piano cottura ad induzione.

 

Il piano cottura ad induzione non presenta alcun tipo di top (al contrario del piano in vetroceramica che ha, appunto, un top in vetroceramica) ma le bobine presenti generano un campo magnetico che, per induzione, trasferisce l’energia direttamente al fondo della pentola. Sarà il fondo della pentola che, realizzato in materiali ferrosi, produrrà calore per cucinare. Per questo motivo, le pentole per piano ad induzione non sono pentole normali, ma studiate appositamente per questo tipo di tecnologia.

 

Il piano cottura ad induzione ha molti vantaggi, tra i quali – il più rilevante – è l’abbattimento della dispersione energetica. Si calcola infatti che grazie alla sua tecnologia è possibile abbattere la dispersione energetica fino ad ottenere un rendimento pari o superiore al 90%. I tempi di cottura si dimezzano e i cibi cuociono in maniera più uniforme. Anche l’induzione ha però i suoi svantaggi, tra i quali la necessità di pentole apposite e i costi elevati sia per l’acquisto che per il funzionamento.

I costi del piano in vetroceramica

I piani in vetroceramica non sono tra i più economici sul mercato. Ma tra tutte le offerte possibili, sarà facile trovare quella più adatta a voi. Sotto, una tabella esplicativa dei prezzi dei piani in vetroceramica.

 

Piani in vetroceramica Costo
Piano in vetroceramica da 30 cm A partire da 90 €
Piano in vetroceramica da 50 cm A partire da 260 €
Piano in vetroceramica da 60 cm A partire da 350 €
Piano in vetroceramica da 70 cm A partire da 480 €

 

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Domande frequenti:

  • Come viene prodotta la vetroceramica?

    Il metodo tradizionale per ottenere la vetroceramica consiste nel sottoporre il vetro ad un particolare trattamento termico che genera un aumento del numero dei cristalli presenti nella massa vetrosa.

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  • Come togliere i graffi dalla vetroceramica?

    Diluite un paio di cucchiaini di bicarbonato in acqua tiepida e non appena i fornelli in vetroceramica saranno freddi e spenti, con un panno morbido e con il vostro composto di bicarbonato strofinate la parte graffiata e otterrete ottimi risultati.

  • Come pulire la vetroceramica?

    Versa qualche goccia di aceto in acqua, mettilo sopra le macchie e lascia che agisca per alcuni secondi. Sfrega il tutto con uno straccio biologico umido o con un panno pulito.

     


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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo aver conseguito la laurea magistrale ottiene l'abilitazione per l'esercizio della professione ed inizia a lavorare presso vari studi di progettazione in provincia di Reggio Calabria. Dal 2017 svolge la propria attività professionale presso il suo studio in provincia di Como dove si occupa principalmente di ristrutturazione e nuove costruzioni di edifici residenziali. Collabora, inoltre, con numerose imprese svolgendo attività di consulenza nei cantieri. Attualmente, oltre alla libera professione, è docente di progettazione, costruzioni e impianti in un istituto in provincia di Varese.